I Carabinieri Forestali della Sezione Operativa Reati a danno degli Animali con i colleghi del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Nucleo Cites hanno svolto un mirato servizio di prevenzione e repressione del fenomeno dell’uccellagione, nell’ambito di una più ampia attività di antibracconaggio, arrestando in flagranza di reato un 28enne del luogo intento nella cattura illegale di volatili, in assoluta violazione delle norme che tutelano la fauna selvatica e regolano l’esercizio della pratica venatoria.
Infatti, sono stati trovati in suo possesso 9 esemplari di Cardellino (Carduelis Carduelis), che oltre a essere annoverato tra le specie protette, appartiene al patrimonio indisponibile dello Stato, motivo per cui l’uomo è stato incriminato per furto venatorio. L’attività di bracconaggio avveniva mediante un sistema di reti di circa 20m quadrati, comandate da un meccanismo a scatto azionato manualmente, al centro del quale erano posti altri esemplari vivi, catturati in precedenza ed utilizzati come veri e propri richiami, vincolati a dei paletti per il tramite di un’imbracatura, in modo da impedirne l’allontanamento. Per la crudeltà del sistema di prelievo dell’avifauna, all’uomo è stato anche contestato il maltrattamento di animali. La strumentazione rinvenuta è stata posta sotto sequestro, mentre i cardellini sono stati immediatamente restituiti alla natura. Il responsabile, sottoposto a giudizio abbreviato, è stato condannato a 6 mesi di reclusione e al pagamento di 600 euro di multa.
