Con un pugno lo manda all’ospedale in prognosi riservata

Ancora un caso di lite con pugno al volto e conseguente coma, stavolta accaduto a...

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Ancora un caso di lite con pugno al volto e conseguente coma, stavolta accaduto a Ribera (AG). Il precedente del giovane Gianluca.

I Carabinieri di Ribera, grazie ad una indagine lampo, sono riusciti ad identificare il presunto responsabile dell’aggressione ai danni di un venditore ambulante al quale aveva sferrato un violento pugno al volto, provocandone la perdita di conoscenza ed il successivo ricovero in prognosi riservata in ospedale.

L’autore dell’aggressione è stato un quarantenne senegalese. L’uomo è stato sottoposto ad un fermo di indiziato di delitto per lesioni personali gravi.

I Carabinieri hanno subito acquisito consistenti indizi, anche mediante la visione di alcuni filmati delle telecamere presenti nella zona, e così i sono riusciti a identificare l’autore dell’aggressione per motivi ancora da chiarire e che era fuggito subito dopo facendo perdere le proprie tracce.

La vittima, priva di conoscenza, è stata trasportata presso il più vicino ospedale, ricoverata in prognosi riservata e sarebbe grave. Dopo avergli notificato il provvedimento di fermo, i carabinieri hanno subito trasferito il senegalese in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Le risse per strada negli ultimi tempi non si contano più e ovunque, spesso solo per motivi cosiddetti futili o abbietti. Alcune da un po’ di tempo sono analogamente drammatiche. E non è di tutta evidenza una questione di etnia, estrazione, ambiente sociali, ecc. tutti aspetti che spesso si affibbiano quasi per giustificare l’accaduto oppure per ossessionate appartenenze ideologiche, nostalgiche o di altra concezione. Di certo è che si dovrebbero inasprire le pene (parallelamente regolarizzando la notoria giungla normativa e giurisprudenziale italiana) affinché ritorni per tutti ( nessuno indenne su questa Terra) un sano timore delle norme, avviando contemporaneamente una martellante campagna su tutti i media di ri-civilizzazione, quanto meno dalle televisioni pubbliche e chiaramente su internet e social.

Una drammatica vicenda conseguente ad un pugno al volto di cui ci si è occupata da queste pagine, è stata quella in cui è stato vittima il giovane Gianluca Trimarchi in coma da oltre un mese, seppure negli ultimi tempi, pare, con qualche lieve miglioramento. Era stato colpito la notte del 23 luglio in un piazzale di Santa Teresa di Riva (ME) da un pugno sferrato da Francesco Saporito istruttore di arti marziali di Messina “Istruttore di arti marziali arrestato dopo avere dato un pugno ad un giovane mandandolo in coma”.

Saporito era stato arrestato dai Carabinieri a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Maria Vermiglio con l’accusa di lesioni personali gravissime con l’aggravante di aver agito per motivi abbietti e futili. Tuttavia dopo 12 giorni di carcere Il collegio del Tribunale del Riesame da Giuseppe Minutoli (a latere Monforte e Miraglia) ha accolto l’istanza del suo legale difensore, l’avvocato Salvatore Silvestro, ha disposto la scarcerazione dell’istruttore di arti marziali disponendo i domiciliari. Nell’attesa delle motivazioni l’avvocato Salvatore Silvestro legale del Saporito ha dichiarato che una volta che il Tribunale depositerà queste ultime, si riserverà di presentare ricorso per Cassazione per chiedere la revoca di ogni misura cautelare nei confronti del suo assistito. Uno degli aspetti della vicenda su cui sta puntando l’avvocato Silvestro è quello della legittima difesa putativa, causa di giustificazione basata sul fatto che la situazione di pericolo non esiste obiettivamente ma è supposta dal soggetto, dunque una situazione obiettiva che ha determinato l’errore.

L’opinione.

Il pugno, come pure un calcio, al volto, anche quando sferrato da una persona qualunque, notoriamente può essere devastante e pure letale. Difatti, in certi (molti) film (faciloni), fiction televisive e a anche dimostrazioni o esibizioni similari, dovrebbe essere posto in visibile mostra un sottotitolo o un cartello che specifichi di non emulare la pericolosità di questi colpi, specialmente alla testa e parti molli.

Adduso Sebastiano

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