Aggiornamento situazione incendio su Monte Serra nel pisano (VIDEO)

Il monte Serra, già tristemente salito al clamore della cronaca  il 3 marzo 1977, quando...

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Il monte Serra, già tristemente salito al clamore della cronaca  il 3 marzo 1977, quando vi si schiantò un Hercules C-130 dell’Aeronautica Militare provocando la morte di 44 persone, è la vetta più alta (917 m s.l.m.) della piccola catena montuosa subappenninica dei Monti Pisani raggiungibile partendo da Calci, da Buti e da Sant’Andrea di Compito ed è qui che – dopo vari tentativi andati a vuoto, stando almeno a quanto appare dalle prime notizie – , ieri sera,  lunedì 24 settembre , è stato appiccato un incendio che ad ora ha già distrutto 600 ettari di bosco come hanno segnalato il presidente della Toscana, Enrico Rossi e il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti che stanno incontrando gli sfollati che non potranno rientrare nelle abitazioni almeno fino a domani e che per ora sono accolte nella palestra e nel Comune di Calci.

Le fiamme dal Monte Serra, sospinte dal forte vento, durante la notte, si erano velocemente dirette verso la Certosa di Calci ma, per “fortuna” ed abilità professionale dei nostri Vigili del Fuoco, l’ex monastero certosino è stato posto in salvo.

Alle 13:30 di oggi, martedì 25 settembre, sono ancora in azione 109 vigili del fuoco che proseguono le operazioni di spegnimento coadiuvati dall’intervento di 5 Canadair e un elicottero Erickson S64 “Nuvolarossa”.

Attualmente, il vento soffia a 20 Km orari con raffiche di 30, 40 Km orari in direzione prevalente da nord-est, ma dovrebbe attenuarsi nel corso della giornata, per riprendere poi forza in serata e per tutta la mattinata di domani, mercoledì, come ha precisato Rossi. Una grossa incertezza deriva dal fatto che il luogo dell’incendio è situato sottovento al flusso per cui, anche per ragioni morfologiche del rilievo, direzione e velocità potrebbero essere molto variabili.

Infine c’è da annotare anche che il monte Serra ospita, alla sua cima, una delle postazioni radio-televisive più importanti d’Italia: infatti il segnale dei ripetitori copre gran parte della Toscana, parte della Liguria ed alcuni comuni dell’Umbria. I segnali di Radio Subasio e di Radio Fiesole emessi dalla sommità arrivano costantemente al passo del Turchino e su alcuni bricchi della provincia di Alessandria.

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