Carretta: “Perugia piazza più importante. Alvini, la nostra arma in più”

Mirko Carretta, attaccante del Perugia, è intervenuto in trasmissione Grifo Stadium del Direttore Giulio Nardi a Tef Channel

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Mirko Carretta, attaccante del Perugia, è intervenuto in trasmissione Grifo Stadium del Direttore Giulio Nardi a Tef Channel, preannunciando che entro un massimo di tre settimane sarà disponibile, probabilmente già nella gara con il Parma: 

Carretta: “Inizio anno avevo qualche richiesta perché ero svincolato, e potendo scegliere da solo quale strada prendere e c’è stata la chiamata del Perugia non ho esitato un attimo. Secondo me se chiami un centinaio di giocatori che stanno in B e gli dici che il Perugia li vuole, ci vengono tutti, perché al fascino della storia importante e blasonata ci tengono tutti. Fino adesso nella mia carriera Perugia è la piazza calcistica più importante nella quale ho giocato. Il calore della tifoseria si avverte già da quando ci giochi contro, nel derby che affrontai da avversario mi impressionarono i forse 15mila spettatori. Spero ora di far gran campionato e raggiungere l’obiettivo prefissato, prima possibile, poi vediamo quel che succederà. 

Sul Mister Alvini

E’ l’arma in più vera che abbiamo. E lui che ci ha fatto capire dove siamo, con tutta l’importanza della piazza. Se domandate dal primo all’ultimo giocatore, tutti lo rispettiamo per la persona competente che è, al di là che se ci dice di buttarci dal burrone, metto per iscritto che tutti e ventisei lo farebbero

– Spezza con la prima battuta

Due secondi dopo la vittoria già eravamo proiettati alla sfida con il Cittadella, che grazie a lui affrontiamo, come ogni partita, da Champions. La sua bravura è di ricaricarci mentalmente anche dopo batoste come quella di Como. Tatticamente poi è uno degli allenatori più preparati della categoria.

Il mio rendimento invece fino ad ora a Perugia è stato sulla sufficienza: le prime giornate sono partito da sette in pagella e poi dalla 4’/5′ giornata ci siamo alternati, ed il mio rendimento personale è sceso un pò. Al rientro curerò ogni minimo dettaglio per cercar di non rifarmi male, e mi impegnerò al massimo per riprendere il posto in squadra. Starà infatti a me riconquistarlo convincendo mister e compagni, e se non ci riuscirò, staremo alle scelte dell’allenatore. 

– Sul modulo –

Non è cambiato tanto, perché  non cambia il nostro principio di gioco. Dove è che cambia di più l’ultimo Perugia è solo semmai in fase di non possesso. Giochiamo molto in base a come giocano gli altri, essendo per noi precipui gli uno contro uno.

– Sul personale –

Ho sempre fatto l’esterno, nasco esterno, poi negli ultimi due anni ho trovato allenatori che giocavano a due davanti. Però per come gioca il mister potrei fare bene proprio perché gioca uomo su uomo. Per me, essendo veloce e rapido potrebbe esser un vantaggio. Sicuramente poi c’è da migliorare dove avrò sbagliato l’ultimo passaggio o il tiro in porta.

– Ancora battuta –

Se facevo d’altronde dieci assist e dieci gol capace fossi all’Inter. 

– Sui compagni –

Non vorrei mai avere alle calcagna Kouan per 90 minuti. In avanti potrei trovarmi bene con Murano ma anche con De Luca.

– Sulla salvezza –

Una di quelle che ha speso tanto potrebbe scottarsi tanto, quindi la salvezza è già tanto come obiettivo, non essendo per nulla facile.  Ed il progetto del Perugia passa dal mantenimento della categoria.

– Infine sulla Società –

Interessa avere un gruppo che sappia raggiungere l’obiettivo. Non il singolo attaccante che faccia trenta gol senza però far raggiungere lo step alla squadra e quindi a tutto l’ambiente”. 

 

Carmine D’Argenio, Autore a VIVICENTRO

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