Modus Vivendi alias: la tua libertà finisce alla mia (LoPianoSaintRed)

Vivere in uno Stato democratico, non vuol dire essere liberi di fare tutto ciò che...

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Vivere in uno Stato democratico, non vuol dire essere liberi di fare tutto ciò che si vuole; il modus vivendi di tante persone dovrebbe cambiare, quando le vite di tante persone dipendono dai comportamenti di ciascuno di noi.

Modus Vivendi alias: la tua libertà finisce alla mia (LoPianoSaintRed)

Il Governo, in queste settimane di emergenza nazionale causata dal Coronavirus, cerca come può, di dare concrete risposte ai mille problemi che stanno mettendo a dura prova il nostro presente e futuro.

I partiti politici sembrano aver trovato un accordo sul come gestire al meglio questa calamità che giornalmente uccide centinaia di nostri connazionali. In ogni caso è una corsa contro il tempo.

Da un lato bisogna pensare dove portare i morti, il cui numero è talmente elevato, da non poter essere sepolti nei cimiteri di appartenenza, dall’altro occorre dare il massimo sforzo, per cercare di mantenere in vita coloro che stanno lottando contro questo terribile virus.

I Corona virus negli anni passati, erano meno combattivi, anche se durante il periodo di maggiore virulenza hanno costretto milioni di italiani ad un riposo forzato. Mentre il Covid-19 è molto più’ aggressivo, colpisce le vie respiratorie, provocando gravi focolai infettivi, che spesso portano alla morte.

Sicuramente i più deboli con malattie pregresse, continuano a soccombere, ma non sono i soli, visto che hanno subito la stessa sorte persone in buona salute. Basti pensare che in Gran Bretagna una ragazza di soli 22 anni è deceduta a causa del Covid-19.

Bisogna tener presente che tante Nazioni (compresa la nostra), non hanno capito per tempo, a che cosa sarebbero andate incontro nel momento in cui questa pandemia si sarebbe manifestata in tutta la sua potenza.

Se avessero usato il giusto “tempismo”, l’epidemia non si sarebbe estesa a macchia d’olio, con ciò vogliamo significare che, le misure prese adesso sono certamente valide, ma purtroppo tardive.

Lombardia, Veneto, e Piemonte, tanto per fare un esempio, sembravano “corazzate sanitarie” invincibili: Purtroppo in un paio di settimane sono andate in tilt, non si possono curare malati, quando il loro numero supera di gran lunga i posti disponibili.

Uno sguardo sulla Sanità :

Se in tutti questi anni, la Sanità tra Nord e Sud ha girato a due velocità, lo si deve, non alla capacità dei sanitari, ma a quanto denaro è stato investito in questo settore.

Chi è stato in grado di essere sempre all’avanguardia, avendo a disposizione  nuovissime apparecchiature, è’ normale che sia avvantaggiato nei confronti di altri operatori altrettanto capaci e bravi. Bisogna anche affermare che una gran parte di finanziamenti pubblici sono arrivati anche al Sud, purtroppo non avranno preso la ”giusta direzione”.

Oggi siamo tutti nella stessa barca, se al Nord gli Ospedali non sanno più dove mettere i pazienti, al Sud i posti letto ancora ci sono, ma di fronte a questa pandemia, non sono sufficienti le attrezzature.

Per farla breve, al Sud si è  impreparati ad accogliere un gran numero di contagiati.

Siamo in una fase sanitaria “eruttiva” al pari dei vulcani, da un giorno all’altro ci si potrebbe ritrovare in una emergenza sanitaria da cui sarà difficile difendersi.

RedazioneLo Piano SaintRed

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