Fassino: “Un fondo speciale per chi denuncia il racket della ‘ndrangheta”. GABRIELE GUCCIONE*

Il sindaco: sarà un sostegno ai commercianti vittime delle estorsioni. E sabato andrò al sit-...

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Il sindaco: sarà un sostegno ai commercianti vittime delle estorsioni. E sabato andrò al sit- in davanti al bar scelto dai boss della mafia.

Un fondo comunale per il sostegno ai commercianti vittime dell’estorsione che decidono di denunciare. Una squadra “antiracket” della polizia munipale impegnata sul fronte dell’informazione e della sensibilizzazione al fianco dei negozianti torinesi. E l’invito ad una “mobilitazione generale della cittadinanza”, a cominciare dall’appuntamento di sabato prossimo con il sit-in indetto dal presidente della Circoscrizione 3, Francesco Daniele, davanti al bar di via Di Nanni scelto dai boss come loro quartiere generale. “Io ci sarò, e spero che accorreranno molti altri”, ha affermato ieri il sindaco Piero Fassino in Sala Rossa, intervenendo nel dibattito sull’operazione “Big Bang” che ha fatto riemergere il tema della presenza della ‘ndrangheta in città, portando all’arresto di 20 persone accusate di associazione mafiosa. “Occorre – ha aggiunto il primo cittadino – una mobilitazione della cittadinanza, per rafforzare l’azione delle istituzioni e fare della cultura della legalità un patrimonio comune”.


Manifestazioni di piazza a parte, la città non ha intenzione di “sottovalutare” il problema, come ha spiegato elencando tutte le azioni di “attenzione” nei confronti del problema della criminalità organizzata, l’assessore alla Sicurezza, Giuliana Tedesco, nella sua relazione al Consiglio comunale. “Manterremmo alta la vigilanza”, ha ribadito il sindaco Fassino, rispondendo alla richiesta di comunicazioni del consigliere della Lega Nord, Fabrizio Ricca. E aprendo (“ci sarà un capitolo dedicato nel bilancio 2016”) alla proposta lanciata dalla consigliera del Pd e presidente della commissione legalità, Fosca Nomis di costituire un fondo comunale “a sostegno delle spese legali per chi decida di denunciare. Non un incentivo – ha specificato la consigliera, che questa mattina ha invitato in commissione per un’audizione i procuratori aggiunti Ausiello e Perduca – ma un supporto della città che ha un ruolo importante nell’emersione nel racket e nell’usura”.
Dal sindaco Fassino è arrivata “la condanna unanime” e il ringraziamento “a magistratura e forze dell’ordine per le penetranti capacità d’inchiesta: a loro va il nostro sostegno, morale e materiale, anche con l’impegno quotidiano dei nostri agenti di polizia municipale”. Il primo cittadino ha anche annunciato “l’apertura di un confronto sul tema con le associazioni di categoria”. “Non mi scandalizza – ha detto Fassino – il fatto che la gente abbia paura a denunciare e trovo impropri gli atteggiamenti moralistici nei confronti delle vittime. È compito delle istituzioni non lasciare soli gli operatori economici che denunciano estorsioni, usura e racket”. A questo scopo l’amministrazione ha avviato un anno fa il progetto dei vigili urbani “antiracket”: 100 agenti sono già stati formati per operare a fianco dei commercianti vittime del ricatto della criminalità organizzata.

*larepubblica

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