Intervista a Debora Scalzo, autrice e sceneggiatrice di “Io resto così”

L’intervista di ViVicentro a Debora Scalzo, autrice di “Io resto così” e sceneggiatrice dell’omonimo romanzo...

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L’intervista di ViVicentro a Debora Scalzo, autrice di “Io resto così” e sceneggiatrice dell’omonimo romanzo edito da Kimerik. Curiosità e sogni di una donna ricca di sorprese  

Intervista a Debora Scalzo, autrice di “Io resto così e sceneggiatrice dell’omonimo romanzo. Curiosità e sogni di una donna sorprendente

di Maria D’Auria

Madre, scrittrice, sceneggiatrice. Debora Scalzo è questo e molto di più. Determinata e solare, appagata e poliedrica, vive la sua vita “sogno dopo sogno”.  Si definisce “genuina, ironica e istintiva”. E lo è davvero. Attraverso questa intervista, scopriamo qualcosa in più su questa donna straordinaria che, dopo il successo del suo “Io resto così” (edito da Kimerik), è passata alla sceneggiatura per la realizzazione del film dell’omonimo romanzo di cui è anche co-produttrice… e non solo.

Il sogno di Debora.

Debora ha realizzato il suo sogno di bambina, quello di vivere di scrittura. “La scrittura fa parte di me da sempre, mi ha aiutato nelle gioie e nei dolori. Un sogno che si è avverato inaspettatamente e che mi ha portato a realizzare sempre di più altri sogni. L’unico sogno nel cassetto è quello di poter dare una sorellina al mio Samu. Per il resto sto benissimo così, non pretendo nulla di più”.

L’idea di portare al cinema “Io resto così”.

“L’idea è del regista Marco Pollini ed è nata tre anni fa. Ci siamo incontrati durante un evento dove entrambi ricevevamo un premio. Donai a lui il mio romanzo dedicato alle Forze dell’Ordine. Dopo due mesi mi contattò per propormi la trasposizione cinematografica ed io accettai super emozionata. Ricordo ancora la firma del contratto a Verona con gli occhi lucidi. Il libro era dedicato agli uomini e donne in divisa. Il film è sempre dedicato a tutti loro, ma sopratutto a chi non è più tra noi e alle loro famiglie, a tutte le vittime in servizio, del dovere e della criminalità. Ci tengo molto a dedicarlo anche a chi crede ancora nella parola “meritocrazia”. So che per molti è difficile credere a questa parola, ma posso dire con certezza che il tempo ripaga sempre le persone che hanno valori, che si dedicano con passione e devozione a ciò in cui credono e per cui lottano. E poi se mi permetti, vorrei dedicarlo a tutti i giovani, c’è bisogno di loro per un futuro migliore e con sani principi”.

Insieme al regista Marco Pollini (Ahora Film) come è avvenuta la scelta del cast?

Con Marco siamo molto in simbiosi e sin da subito mi ha dato carta bianca sulla scelta del cast, anche perché sono i personaggi del mio romanzo, quindi chi meglio di me può capirne la giusta scelta. Sin da subito sapevo chi potesse intepretare Stella, piuttosto che Fuoco Freddo. Ogni singola scelta è dovuta al fatto che ognuno di loro mi trasmette realmente l’emozione del personaggio del mio libro. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, attualmente non abbiamo ancora il cast definitivo, difatti prossimamente riapriremo i casting per alcuni ruoli importanti e comparse film. Già l’anno scorso avevamo ricevuto moltissime candidature via email, ovviamente terremo in considerazione solamente alcuni di loro appena riapriremo il casting ufficiale, che si terrà in una città italiana molto importante. Ma sveleremo tutto nei prossimi mesi”.

Da scrittrice a sceneggiatrice. Due ruoli difficili.

Sono due tipologie di scrittura completamente diverse, ma entrambe emozionanti.

I miei romanzi li ho scritti tutti di getto, istintivamente. Mentre le sceneggiature le definisco ancora più emozionanti, perché lì do vita ai miei personaggi, non racconto solo la loro storia, ma do a loro voce, movenza, carattere. La scrittura la definisco una sorte di terapia emozionale. E posso dirti con tutta onestà che se devo scegliere quale dei due ruoli sia più difficile, ti rispondo: la sceneggiatrice”.

Debora ScalzoOltre ad essere autrice del libro, sceneggiatrice e co-produttrice del film, farai anche qualche cameo? Inizialmente si pensava che fossi tu ad interpretare Stella…

“Assolutamente no. Non sarò io ad interpretare Stella, ma un’attrice stupenda che stimo moltissimo. Io amo scrivere, vivo di scrittura e la scrittura è il mio lavoro principale. Posso solamente svelarvi e confermarvi che sarò anche Assistente alla Regia. E devo dire grazie a Marco (Pollini) per questo. Attualmente sto seguendo corsi di regia e mi sono messa a studiare tutto ciò che riguarda la regia. Quindi sul set avrò solo che da imparare e crescere sempre di più, amo stare dietro le quinte. Chissà, magari un giorno dirigerò un film tutto mio, nel cinema italiano sono poche le donne regista e quelle poche che ci sono, sono strepitose”.

 

Quali difficoltà avete incontrato per produrre il film?

Molte. E credo che tutto ciò sia dovuto al fatto che è più comodo raccontare la vita di poliziotti corrotti e criminali. Ma ovviamente noi non ci stiamo e come ti dicevo prima, con dedizione e impegno vogliamo realizzare un film per non dimenticare tutti gli appartenenti delle forze dell’ordine. Vogliamo ricordare chi è mancato in servizio per aver difeso la nostra patria e aggiungo che vogliamo ricordare anche tutti quelli morti in servizio e che ancora meritano giustizia. Perché sono tantissimi e purtroppo in Tv non ne parlano quasi mai. Ho come l’impressione che in Tv vogliano trasmettere sempre l’immagine del poliziotto o carabiniere cattivo e corrotto e tutto ciò -scusa il termine forte- mi fa incazzare, perché non è giusto che per colpa di uno che non  onora e rispetta la divisa che indossa, ci debbano andare di mezzo tutti gli altri. E la cosa vergognosa è che parlano sempre solo dei criminali e non dei tantissimi uomini e donne in divisa che ogni giorno fanno interventi pazzeschi e turni su turni, sempre con forza, coraggio e quel sorriso pieno di vera vita vissuta. Ecco, questo film racconta il lato vero, reale, bello delle Forze dell’Ordine, con tutti i pro e i contro”.

Per la realizzazione del film, è stata lanciata una Raccolta Fondi. Come sta procedendo?

“La Raccolta è partita ufficialmente lo scorso 5 febbraio su Produzioni dal Basso (la prima piattaforma di crowfunding nata in Italia, tra le più importanti d’Europa), ma dopo solo due settimane abbiamo dovuto sospenderla per dare come giusto che sia, la priorità alle donazioni per l’emergenza Covid-19. L’abbiamo ripresa da poco, ed è stata prolungata sino a fine settembre.

Oltretutto, accanto a noi abbiamo una collaborazione e patrocinio importante, quello del Sap Nazionale (Sindacato Autonomo di Polizia) e ne siamo felicissimi, poiché abbiamo gli stessi ideali, noi come film e loro come sindacato di polizia. Tra i loro obiettivi: le migliori condizioni di vita e di lavoro dei poliziotti, la tutela delle loro condizioni morali, professionali, giuridiche ed economiche, ma sopratutto loro come noi, ci tengono a ricordare, come giusto che sia, tutte le Vittime in Servizio.

Proprio con loro, a breve, partiranno delle belle sorprese, tra cui un format speciale. Ringrazio di cuore tutto il Sap Nazionale, Stefano Paoloni (Segretario Generale) e l’Onorevole Gianni Tonelli (Segretario Generale Aggiunto) per il loro supporto e sostegno. Ovviamente, oltre la Raccolta Fondi abbiamo anche aziende importanti che sosterranno il progetto film, ma al momento non possiamo dire nulla…

E’ bello sapere che anche importanti aziende sostengono il vostro progetto. Perché un’azienda dovrebbe investire nel film “Io Resto Così”?

“Perché questo è un momento storico importante per sostenere un film italiano, tratto da un libro italiano, che racconta la vita di un poliziotto italiano che ha onorato la sua divisa e la sua Patria sino alla fine. Molte aziende importanti investono nel cinema, ma sopratutto investono in progetti in cui loro per prime ci credono e io ci credo nel mio ‘Io Resto Così’.

Per le aziende che vogliono saperne di più sul progetto film, possono inviare direttamente una e-mail alla Casa di Produzione Cinematografica Ahora Film: ahorafilm@gmail.com

Quando pensate sia possibile vedere il film sul grande schermo?

“Per il momento posso solo dirti che noi contiamo di portarlo al cinema il prossimo anno”.

FOTO GALLERY DEBORA SCALZO

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