Festival di Cannes 2017: donne forti e periferie nelle pellicole italiane (Debora VELLA)

Le donne forti che resistono e la periferia: questi i temi affrontati dai nostri registi...

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Le donne forti che resistono e la periferia: questi i temi affrontati dai nostri registi italiani per il Festival di Cannes (17-28 maggio). È un cinema quanto mai realistico e sempre più affine alla cronaca.

I FILM ITALIANI IN GARA

Sono sei in tutto i film presentati al Festival di Cannes 2017: Fortunata, L’intrusa, Sicilian ghost story, Cuori puri, A Ciambra e Dopo la guerra. Su sei film presentati, cinque sono storie vere di lotta e sopravvivenza con protagoniste le donne. L’unica eccezione è Dopo la guerra di Annarita Zambrano con Barbora Bobulova, Giuseppe Battiston, Charlotte Cetaire e Jean Marc Barr: dramma di una famiglia borghese ambientato durante i violenti anni ’70. Tuttavia nessuno di questi sei film è in gara per la Palma d’Oro.

IL RITORNO DI CASTELLITTO CON FORTUNATA

Il film di Castellitto, interpretato da una splendida Jasmine Trinca, gareggerà per la categoria Un Certain Regard. Fortunata è una donna di borgata che si affatica di lavoro dalla mattina alla sera. È troppo giovane e confusa per crescere la figlia e incapace di resistere ad un marito violento che non si rassegna al fallimento del loro matrimonio. Per trovare la propria indipendenza economica Fortunata apre un negozio di parrucchiera, ma non tutto filerà come lei sogna…

L’INTRUSA E CUORI PURI

L’intrusa di Leonardo Di Costanzo racconta di Giovanna (Raffaella Giordano), fondatrice di un’oasi per sottrarre i bambini al degrado. Nella sua oasi accoglierà anche Maria, moglie di un killer camorrista intenzionata a sfuggire al ‘sistema’ della famiglia.

Cuori Puri segna invece l’esordio del regista Roberto De Paolis. La trama ruota attorno ad Agnese (Selene Caramazza), diciottenne schiacciata da una madre che vorrebbe farle prendere il voto di castità. Una storia d’amore e di periferia tra integralismo religioso, campi Rom e coatti romani di Tor Sapienza.

SICILIAN GHOST STORY E A CIAMBRA

Sicilian Ghost Story di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia è ispirato alla tragica storia di Giuseppe Di Matteo, il bimbo sciolto nell’acido dai corleonesi di Brusca. Luna (Julia Jedlikowska) una compagna di classe innamorata di lui, non si rassegna alla sua misteriosa sparizione. Si ribella al clima di omertà e complicità che la circondano e pur di ritrovarlo è disposta a discendere nel mondo oscuro che lo ha inghiottito.

A Ciambra è l’opera seconda del regista di Mediterranea, Jonas Carpignano. Il progetto “‘A Ciambra” è nato sull’onda del successo dell’omonimo cortometraggio che ha incantato esperti e addetti ai lavori di tutto il mondo. I protagonisti del film sono attori non professionisti e sono gli attuali abitanti della Ciambra, comunità rom stanziale di Gioia Tauro in Calabria.

DOPO LA GUERRA DI ANNARITA ZAMBRANO

Unica eccezione a quest’Italia delle periferie è Dopo la guerra, racconto di un dramma nato all’interno di una  famiglia borghese lacerata dalla violenza degli anni ’70, tra fuoriusciti accolti dalla Francia e parenti in  Italia costretti a fare le spese della giustizia. Con Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Charlotte Cetaire e Jean Marc Barr nel cast.

Debora VELLA

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