MILANO – A Sant’Ambrogio la Scala aprirà la stagione lirica con Attila di Verdi.
Una scelta, quella del direttore musicale del teatro, che prosegue quanto iniziato tre anni fa con Giovanna d’Arco e che continuerà il prossimo 7 dicembre con Macbeth.
Questa volta la star – re degli Unni si chiama Ildar Abdrazakov e ha, oltre che la voce di basso più richiesta del momento, anche una presenza scenica dirompente. Con lui come Odabella il soprano madrileno Saioa Hernández, al debutto alla Scala e nella parte, il baritono rumeno George Petean (Ezio, il generale romano) e il tenore Fabio Sartori (Foresto).
Alla regia Davide Livermore con le scene di Giò Forma, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Antonio Castro e i video di D-Wok, in un’ambientazione distopica con riferimenti alle due grandi guerre mondiali in cui compaiono un esercito occupante e un gruppo di cittadini che oppongono resistenza agli oppressori.
Il Testo di riferimento per il maestro Chailly è la nuova edizione critica dell’opera che prevede indicazioni particolarmente dettagliate del compositore, tra cui i tempi del metronomo.
Ha inoltre deciso di inserire nel terzo atto una romanza del tenore, intitolata «Oh dolore!» appositamente composta da Verdi proprio per la prima di Attila alla Scala.