Radiato primo medico anti-vaccini

L’ordine dei medici di Treviso ha radiato il primo medico per le sue posizioni critiche...

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L’ordine dei medici di Treviso ha radiato il primo medico per le sue posizioni critiche sui vaccini. Lo ha annunciato con un tweet il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Walter Ricciardi («Grazie a Ordine medici Treviso per aver radiato primo medico per il suo comportamento non etico e antiscientifico nei confronti dei vaccini»). 

Radiazione di Gava, il medico antivaccini: una sanzione condivisibile e attesa

L’ordine dei medici di Treviso ha deciso di radiare il noto medico antivaccinista Roberto Gava. Ha deciso cioè di comminare la sanzione più severa rispetto alle quattro possibili, ovvero l’avvertimento, che consiste nel diffidare il colpevole a non ricadere nella mancanza commessa; la censura, che è una dichiarazione di biasimo per la mancanza commessa; la sospensione dall’esercizio della professione per la durata da uno a sei mesi; e, appunto, la radiazione dall’Albo dei medici. Una sanzione condivisibile, lungamente attesa dalla comunità scientifica e del tutto coerente con un importante documento approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale della Fnomceo nello scorso Luglio, difeso con forza dal Presidente Roberta Chersevani e dal compianto Segretario Luigi Conte, in cui si avvertiva che “per i medici che sconsigliano i vaccini, si può arrivare anche alla radiazione”, poiché, proseguiva il documento, i medici possono sconsigliare la vaccinazione “solo in casi specifici, quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario” (circa 1500 in Italia).

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Le deboli controdeduzioni mosse dallo studio legale che assiste Gava hanno inutilmente tentato di dimostrare un fumoso conflitto di interesse delle case farmaceutiche verso le vaccinazioni (attraggono solo l’1,4% della spesa per i farmaci del SSN, poco più delle aspirine) e che Gava non fosse un antivaccinista ma che perseguisse questi intendimenti richiamandosi al principio di “individualità del paziente”, considerando “l’unicità e l’unitarietà di ogni persona”. Per chi si occupa di storia della medicina è invece piuttosto ovvio che i medici che si richiamano a questi principi, come pure a trattamenti “olistici” e/o “alternativi”, stanno deragliando verso la ciarlataneria, abbandonando la affidabile medicina basata sulle prove di efficacia in cerca di un sempre più vasto numero di pazienti confusi e indeboliti dalla malattia o dalla perniciosa moda, talvolta assimilabile a una religione, naturista.

La encomiabile decisione dell’ordine dei medici di Treviso servirà senz’altro ad arginare altri simili deragliamenti di altri medici antivaccinisti. Una decisione, va precisato, che la Fnomceo prende dopo anni di accuse di inattivismo verso questi casi limite e che è stata possibile anche grazie alle coraggiose prese di posizione del Ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, e del Presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, nonché delle recenti decisioni da parte di alcune Regioni (Emilia-Romagna e Lombardia) di vietare l’ingresso al nido per i non vaccinati.

Roberto Gava, classe 1965, è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica, e poi  – come emerge dal blog personale del Foglio Quotidiano dove Gava diffonde (continuerà?) le sue idee antivacciniste – ha deciso di dedicarsi a discipline prescientifiche come l’agopuntura cinese, l’ipnosi medica e naturalmente l’omeopatia classica, tipicamente contraria alle vaccinazioni. Molte sue pubblicazioni compaiono per una casa editrice che pubblica libri che negano che l’Hiv causi l’aids (un tema condiviso da Gava sul quale ha scritto alcuni articoli), che ritengono di curare il cancro e l’autismo con diete e omeopatia.

*Docente di Storia della medicina, Sapienza Università di Roma

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larepubblica/Radiazione di Gava, il medico antivaccini: una sanzione condivisibile e attesa di ANDREA GRIGNOLIO*

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