Fabbriche Di Veleni Quotidiani (Lo Piano Saint Red)

In Italia si contano 57 siti industriali, vere e proprie fabbriche di veleni quotidiani, in...

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In Italia si contano 57 siti industriali, vere e proprie fabbriche di veleni quotidiani, in grado di scatenare patologie cancerogene in migliaia di abitanti. Gli insediamenti industriali scaricano nell’aria e nel sottosuolo un’enorme quantita’ di veleni sotto forma di polveri fini, di prodotti di scarto industriale, rifiuti organici, sottoprodotti vegetali.
Quelli costruiti a ridosso delle grandi e piccole Citta’, rappresentano il pericolo maggiore, alcuni di questi insediamenti come Porto Marghera e Gela sono ancora in funzione, altri pur essendo chiusi da anni, come l’Eternit di Casale Monferrato, continuano ad inquinare passivamente il terreno e mietere vittime.
L’insediamento toponomastico della ditta si estendeva su un’area di 94.000 mq, di cui 50 mila erano coperti con lastre di fibrocemento.La fabbrica venne chiusa nel 1986, ma i casi di mesotelioma polmonare continuarono fino al 2008, i morti accertati per tale patologia furono circa 1200.
Questa stima e’ fatta per difetto e non per eccesso, anche in considerazione del fatto che i danni causati dall’amianto lavorato, non si sono limitati ad interessare la popolazione esposta professionalmente, ma hanno interessato anche l’ambiente circostante con migliaia di abitanti..
L’attivita’ produttiva inizio’ nel 1907, ebbe fine nel 1986: in quasi 80anni di attivita’ furono assunte quasi 5000 persone, ma guarda caso, solo verso la fine degli anni ’70, “qualcuno” si rese conto che l’attivita’ lavorativa della Eternit, era stata “costantemente” accompagnata da una drammatica sequenza di patologie professionali; iniziarono solo allora le prime indagini mirate alla conferma di tale convinzione
Tutti questi componenti altamente tossici e nocivi per la nostra salute, sono stati in grado di aver fatto aumentare in maniera esponenziale i casi di malattie tumorali in ogni fascia d’eta’, se prima erano colpiti solo gli anziani, oggi lo sono anche i giovani e i bambini.
Molto spesso si sono chiusi entrambi gli occhi in merito a certe vicende, si e’ registrato un assoluto silenzio, o l’imbarazzante complicita’ di chi poteva fare qualcosa e non l’ha fatta, di chi avrebbe avuto il compito di tutelare non solo l’ambiente ma salvaguardare la vita di tanti nostri concittadini.
Nel nostro territorio manca un serio controllo da parte delle Istituzioni, sono state date con troppa nonchalance autorizzazioni che mai e poi mai si sarebbero dovute dare, ma il dio denaro come sempre l’ha fatta da padrone.
A fronte di una pesantissima minaccia ambientale, ancora si e’ fatto poco o niente, anche in considerazione che in tali siti industriali vi lavorano centinaia di migliaia di nostri concittadini, e’ come se si dovesse dare un tributo di morte a fronte di un impegno lavorativo.

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