Vaccini, continua la polemica: la posizione delle Regioni

Vaccini, continua la polemica: la posizione delle Regioni Continua la polemica sui vaccini. Dopo l’appello...

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Vaccini, continua la polemica: la posizione delle Regioni

Continua la polemica sui vaccini. Dopo l’appello dei medici al Parlamento e dopo le parole del ministro Grillo che, via Facebook, ha assicurato “nessun passo indietro sull’obbligo vaccinale”, arrivano le prese di posizione di Umbria e Campania.

UMBRIA – “Noi non arretreremo in questa conquista di civiltà e non scambieremo la salute delle persone per quattro miseri voti di movimenti minoritari, oscurantisti, antiscientifici… la Regione Umbria si doterà di una propria legge regionale mantenendo l’obbligo della certificazione vaccinale per l’iscrizione a tutte le scuole dell’Umbria”. E’ quanto scrive la governatrice Catiuscia Marini sul suo profilo Facebook dopo che, sabato, il Senato ha approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che fa slittare di un anno l’obbligo vaccinale come condizione per l’ingresso alle scuole dell’infanzia e ai nidi.

“I vaccini – scrive Marini – sono una conquista della ricerca scientifica, dell’avanzamento della scienza medica, avere le vaccinazioni pubbliche e gratuite garantite dal servizio sanitario è un risultato democratico di uguaglianza di diritti. Vaccinarsi significa proteggere se stessi e la comunità di appartenenza. L’Umbria da molti anni è in testa per coperture vaccinali sulla popolazione di riferimento. Tutelare la salute dei bambini e proteggere i bambini immunodepressi che non possono vaccinarsi è un obbligo delle istituzioni preposte alla salute”.

CAMPANIA – Sulla stessa linea il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha espresso “netta contrarietà al rinvio dell’obbligo sui vaccini, che rischia di determinare un danno enorme alla salute dei più fragili e soprattutto di far arretrare una battaglia che ci ha visti impegnati con determinazione per raggiungere obiettivi di sicurezza per i nostri bambini” si legge su Facebook.

“La Regione Campania verificherà la possibilità di norme legislative autonome in relazione alla necessità di mantenere gli obiettivi. Intanto partirà un’ulteriore verifica attenta dell’Anagrafe delle vaccinazioni. Le famiglie inadempienti saranno escluse da misure sociali di sostegno che rientrano nelle competenze della Regione, a cominciare dal contributo per gli asili nido. Per il resto non arretreremo di un millimetro per mantenere alti i livelli di vaccinazioni in Campania”.

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