Unioni civili, riappare Vendola Nichi con un video per #SvegliaItalia. Cirinnà a Roma: «Il Papa? Belle parole ma il ddl è costituzionale»

Il nodo che divide non solo i partiti ma lo stesso Pd è quello dello...

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Parroco pro gayIl nodo che divide non solo i partiti ma lo stesso Pd è quello dello «stepchild adotion», letteralmente «adozione del figliastro». È il meccanismo che permette a uno dei membri di una coppia di essere riconosciuto come genitore del figlio, biologico o adottivo, del compagno. Possibilità che il ddl Cirinnà estende anche alle coppie omosessuali. Proprio la senatrice del Pd è stata accolta da un’ovazione ieri a Roma quando è salita sul palco della manifestazione in piazza del Pantheon a Roma. In migliaia l’hanno applaudita quando ha assicurato che «questa legge dimostrerà che quando il Pd è unito non c’è nessuno che lo blocca».

A chi poi le chiedeva se le parole del Papa potessero cambiare qualcosa, Cirinnà ha risposto: «No, affatto. Quelle del Papa sono bellissime parole ma nella legge è chiaro che le unioni civili si fondano sull’articolo 2 e non sull’articolo 29 sul matrimonio, e quindi la legge è pienamente costituzionale».

I partiti, a pochi giorni dall’arrivo in aula del testo, si sono schierati. Nel centrodestra sono per il no Fratelli d’Italia e la Lega mentre Berlusconi, pur avendo dichiarato di essere a favore della regolamentazione delle unioni civili ha lasciato libertà di coscienza ai suoi parlamentari. Nel centrosinistra se il Pd è dilaniato tra la parte più cattolica e quella «renziana», il M5S e Sel sono invece compatti per il via libera la testo.

 

https://www.youtube.com/watch?v=gJjYctv5ix8

 

Sono 6 mila gli emendamenti che «gravano» sul testo – oltre 5 mila della Lega e 300 di Forza Italia – anche se i fascicoli non sono ancora disponibili. nel Pd invece si sta cercando di trovare un punto di incontro. Al momento sono due le strade che vengono ritenute percorribili. La prima ha come cardine l’emendamento a firma Lumia, Fedeli e altri: esplicitare il ruolo del Tribunale dei minorenni, ribadire che il percorso che porta all’adozione del figlio del partner non è automatico. La bussola è la sentenza della Consulta del 2010, i Dem hanno lavorato per superare ogni dubbio di incostituzionalità, togliendo i riferimenti all’istituto del matrimonio per far cadere le accuse di equiparazione con le unioni civili. Il piano A tiene insieme una gran parte del gruppo Pd, ma certamente non i cattolici che lo giudicano insufficiente. I cattolici del Pd – una trentina circa – chiedono però un’apertura vera, di non trovarsi di fronte ad un muro e nelle condizioni di dire no anche al voto finale sul provvedimento.

Luigi Frasca / iltempo

Cirinnà a Roma: «Il Papa? Belle parole ma il ddl è costituzionale»

Il “supercanguro”, per capirci: un emendamento che contiene precetti normativi che costituiscono di fatto già la legge sulle unioni civili (compresa la stepchild adoption ) e che serve per bypassare il dibattito su moltissimi altri emendamenti. Mi fanno pena. Noi andiamo avanti per la nostra strada, che è quella giusta: “riconoscere i diritti di tutti, certo, ma tutelare la famiglia naturale garantendole (come noi facciamo in Lombardia) tutti quei diritti che la nostra Costituzione repubblicana stabilisce all’articolo 29: “‘La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio'”.

A Ferrara la manifestazione – organizzata dalle associazioni Circomassimo Arcigay e Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno e Agedo – si terrà alle 16 in piazza del Municipio. Circa 200 le persone che sono scese in piazza nei giardini di corso Cavour dove si è svolta la manifestazione #svegliatitalia, quella a favore delle unione civili. 2 e non sull’art.

Paola Binetti, deputata Ncd-Udc: “Forte, chiara e netta si è levata ieri la voce del Papa a proposito di ciò che debba intendersi per famiglia e di ciò che costituisca una realtà decisamente diversa”.

Anche i presuli del Piemonte sono stati chiari: “Gli adulti non possono e non devono trasformare desideri in diritti e imporre al minore ciò che ritengono bello e giusto per se stessi”.

L’Italia infatti lo scorso 21 luglio è stata condannata dalla corte per i diritti dell’uomo che ha ritenuto che “la tutela legale attualmente disponibile” nel nostro Paese “per le coppie omosessuali non solo fallisce nel provvedere ai bisogni chiave di due persone impegnate in una relazione stabile, ma non è nemmeno sufficientemente affidabile“. E la senatrice non ci sta all’ipotesi di soluzioni rabberciate sulla stepchild adoption: se l’articolo 5 del ddl saltasse del tutto sotto i colpi del voto segreto, “avremmo almeno giocato la battaglia”.

“Per la Chiesa “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo diunione“, afferma il Pontefice spiegando, tuttavia, che chi vive altre forme di unioni è oggetto della “misericordia” della Chiesa”.

Corriere Della Sera titola “Unioni civili, richiamo del Papa” e nell’occhiello dà conto anche delle parole di Matteo Renzi, che ha sottolineato l’urgenza di questa legge.

Tra i movimenti in campo senza esitazioni i Neocatecumenali, Rinnovamento nello Spirito, la Comunità Giovanni XXIII, Mcl, ma sostegno, anche se più timido, pure da Azione Cattolica. Il ministro ha sostenuto di approvare il riconoscimento dei diritti alle coppie di fatto ma “non si deve stravolgere il fulcro della società, cioè la famiglia“. È la conseguenza giuridicamente inevitabile del DDL Cirinnà sulle Unioni Civili. “Questa è una legge che meriterebbe di essere fatta oggetto di uno sforzo maggiore di ponderatezza, precisione ed equilibrio.*Auspichiamo davvero con forza che il Parlamento si dia il tempo e le modalità necessarie per farlo, con il necessario sforzo di ascolto delle istanze del Paese”.

Evangelisti Maggiorino

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