Antimafia: i 14 impresentabili alle elezioni comunali di domenica prossima, tutti candidati in liste civiche.

Quattordici candidati alle elezioni comunali di domenica prossima sono stati ritenuti “impresentabili”. Sette di loro si...

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Quattordici candidati alle elezioni comunali di domenica prossima sono stati ritenuti “impresentabili”. Sette di loro si sono candidati a Battipaglia, ma ci sono irregolarità anche a Roma, con un aspirante consigliere comunale “impresentabile” e illegittimità nelle liste di un municipio della periferia romana.

Nessun esponente di partito, sono tutti in corsa nelle liste civiche.

QUESTI  I NOMI DEGLI IMPRESENTABILI

A Battipaglia Carmine Fasano, Daniela Minniti, Lucio Carrara, Francesco Procida, Bartolomeo D’Apuzzo, Demetrio Landi (incandidabili per false comunicazioni). Sempre a Battipaglia, Giuseppe Del Percio è candidabile ma se eletto potrebbe essere sospeso ai sensi della legge Severino

A Roma, tra i candidati al VI municipio, sono incandidabili Antonio Carone, Domenico Schioppa, Antonio Giugliano, Fernando Vendetti. Si segnala inoltre la posizione di Mattia Marchetti, candidato al Consiglio comunale con la lista lista Lega Centro, nei confronti del quale è stato emesso decreto che dispone il giudizio immediato per tentata estorsione e dunque dichiarato impresentabile per la violazione del codice di autoregolamentazione

A Scalea l’incandidabilità riguarda Carmelo Bagnato

A San Sostene, in provincia di Catanzaro, Alessandro Codispoti se eletto rischia la sospensione in base alla legge Severino

Dopo lo screening la Bindi, nel corso di una conferenza stampa a San Macuto, ha voluto lanciare un appello a tutti i partiti affinché si decidano a “prendere sul serio” la lotta alla malavita:

“Le liste civiche sono un varco per le mafie”, scandisce la Bindi, conosciamo anche liste civiche con capacita’ di riscatto – ha detto – e non vogliamo certamente delegittimare questi tentativi. Ma il 100 per cento delle liste civiche in quasi tutti i comuni sciolti per mafia, 100 per cento a Morlupo, 100 a Sant’Oreste. Qualcosa vuol dire…”. E però, sempre la Bindi, “è  una situazione sicuramente incoraggiante rispetto allo scorso anno. Credo che sia grazie all’attenzione che si e’ creata intorno alla qualita’ della classe dirigente”. 

In Antimafia sono soddisfatti e parlano di “effetto deterrente” che il loro lavoro – travolto dalle polemiche solo un anno fa – ha prodotto. Nel 2015 in corsa per le regionali, c’era Vincenzo De Luca, poi eletto governatore della Campania, che Bindi inserì tra gli impresentabili e fu accusata di avere usato la commissione per regolare i conti nel Pd. Acqua passata.

 

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