martedì, Marzo 9, 2021
  • Chi Siamo
  • Il Giornale
  • Normativa
  • Collabora Con Noi
  • Privacy
    • Informativa Estesa
    • Disattivazione Notifiche
    • Cookie
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
13 °c
Castellammare di Stabia
10 ° Mar
10 ° Mer
12 ° Gio
13 ° Ven
VIVICENTRO
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Ultime Notizie
  • Cronaca
    • Cronaca Sicilia
    • Cronaca Campania
  • Politica
  • Juve Stabia
  • Calcio Napoli
  • SPORT
    • Basket
  • Spettacoli
  • Cucina
  • Webradio
  • Accadde oggi – Almanacco
  • Ultime Notizie
  • Cronaca
    • Cronaca Sicilia
    • Cronaca Campania
  • Politica
  • Juve Stabia
  • Calcio Napoli
  • SPORT
    • Basket
  • Spettacoli
  • Cucina
  • Webradio
  • Accadde oggi – Almanacco
VIVICENTRO
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Banner Gori

Home » ONU contro Putin per azioni in Siria: l’Europa dica la sua

ONU contro Putin per azioni in Siria: l’Europa dica la sua

di Redazione
4 anni fa
in Opinioni
A A
FacebookTwitterWhatsappTelegram
PUBBLICITA

Per Stefano Stefanini, il fatto che il Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla guerra in Siria si sia trasformato in un processo a Vladimir Putin, si tratta di una spaccatura senza precedenti dalla fine della Guerra Fredda che impone all’Europa “di dire come la pensa”.

Ora l’Europa deve dire ciò che pensa 

Leggianche

Zingaretti si è dimesso da segretario del Pd e lo fa via FB

La strategia dell’Europa sui vaccini è un fiasco – VIDEO

La spaccatura fra Washington e Mosca che si sta consumando sulla Siria è senza precedenti dalla Guerra fredda.  

La Russia di Putin mostra di aver scelto Assad e la prova di forza sulle incertezze di un tortuoso percorso diplomatico per cui si era spesa fino all’ultimo l’amministrazione Obama. Allo schiaffo gli americani hanno dato ieri una risposta infuocata in Consiglio di Sicurezza, spalleggiati da Boris Johnson a Londra.

Difficile adesso tornare indietro: in Siria, la battaglia per Aleppo annuncia una nuova tragedia umanitaria che rischia di superare tutte quelle che, da più di cinque anni, stanno martoriando lo sventurato Paese; i rapporti fra Russia e America che precipitano vertiginosamente. Europei e italiani, nel chiuso dell’eurocentrismo in cui continuiamo a ragionare e muoverci, faticano a rendersi conto che uno scontro sul teatro mediorientale è più grave e più dirompente che non la crisi ucraina, annessione della Crimea compresa.

A maggior ragione in quanto la Siria poteva essere un terreno di collaborazione russo-americana, grazie al collante dello Stato Islamico e della lotta al terrorismo.

LEGGI ANCHE: Nella Damasco che pregusta la vittoria: “Niente tregua, schiacceremo Aleppo” (Giordano Stabile)

Le accuse anglo-americane alla Russia sono pesanti. Sono, purtroppo, credibili. Forse le azioni militari intraprese dai russi e dalle forze di Assad non si configurano come «crimini di guerra». Ma mettono definitivamente la pietra tombale sopra tre cose: la tregua; il fragile filo negoziale; qualsiasi prospettiva di collaborazione russo-americana in Siria e contro Isis. Nel giro di una settimana Putin e Assad hanno capovolto lo scenario faticosamente costruito per mesi dalla paziente diplomazia di Staffan de Mistura e dal dialogo fra i due ministri degli Esteri, Kerry e Lavrov. Non a caso, su queste pagine, l’inviato speciale dell’Onu faceva appello al ritorno ai termini del cessate il fuoco concordato fra i due, come unica via d’uscita dalla guerra senza quartiere in Siria. Invano.

Putin ha optato per tener banco a Assad, di fatto smentendo il suo stesso ministro. Da diplomatico doc, Lavrov lo negherà ma di fatto egli si è trovato con l’erba tagliata sotto i piedi, e non è la prima volta. La decisione russa di andare a una prova di forza in Siria segna il fallimento del canale di dialogo bilaterale e dell’iniziativa diplomatica delle Nazioni Unite. Può darsi che quest’ultima non avrebbe comunque avuto successo per incapacità di controllare le disparate forze in campo e di trovare un minimo comun denominatore fra i loro contrastanti interessi. Mosca ha però tagliato la testa al toro senza dare «una chance alla pace».

Lo scenario è chiaro. Damasco, con l’appoggio dei russi, punta a riconquistare Aleppo. Non sarà il bagno di sangue a trattenere Assad. Di trattare se ne parlerà dopo, eventualmente (l’appetito vien mangiando, il regime non ha sottoscritto la rinuncia a re-imporre il potere su tutto il territorio); soprattutto, da una posizione di forza.

Resta l’interrogativo del perchè Putin abbia scelto la via di Damasco, dopo essersi avvicinato alla collaborazione americana, al punto di mettere in cantiere interventi militari congiunti contro Stato islamico (subordinati a un cessate in fuoco che tenesse in Siria). Per saperlo con certezza bisognerebbe leggere nella mente del Presidente russo, ma non è difficile immaginare motivazioni specularmente identiche a quelle dell’alleato siriano: trovarsi in una posizione di forza in Siria con la prossima amministrazione Usa.

Mancano sei settimane alle elezioni. Putin, mai «fan» di Obama, è giunto alla conclusione che non vale la pena di attraversare il ponte costruito da Kerry e Lavrov. Il suo interlocutore sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca. Se sarà Hillary c’è da aspettarsi una linea più dura e meno propensa al dialogo di quella del Presidente uscente. Se sarà Trump cosa aspettarsi è un mistero, ma certo rispetto per la forza. Occorre pertanto presentarsi con le carte in regola. Terribile fatalità che a farne le spese siano i civili di Aleppo.

Al di là della tragedia siriana, l’Europa deve capire che sta assistendo a un punto di svolta nel quadro internazionale. L’ha afferrato al volo, con l’entusiasmo del novizio, Boris Johnson; per Londra sulla via di Brexit questa è un’ottima occasione di resuscitare la relazione privilegiata con gli Stati Uniti.

Gli altri europei, specie quelli che vogliono disperatamente il dialogo con Mosca, sono in una posizione difficile. Giusto ascoltare anche la campana russa. Ma, anche senza giungere ad eccessi verbali, di fronte ad una scelta russa di appoggiare Assad nella presa di Aleppo l’Europa non può cavarsela solo con vuoti appelli alla pace o al dialogo. Deve dire quello che pensa.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati.

vivicentro.it/opinioni
vivicentro/ONU contro Putin per azioni in Siria: l’Europa dica la sua
lastampa/Ora l’Europa deve dire ciò che pensa STEFANO STEFANINI

Aiutaci a darti sempre di più

Notizia Precedente

EDITORIALE – Infinitamente Juve Stabia

Prossima Notizia

Assad convinto della vittoria su Aleppo: nessuna tregua!

Ti potrebbe Interessare

Testata ideale per la Destra
Editoriali

Testata ideale per la Destra: Il Giornale Libero da La Verità

di Stanislao Barretta
21 Febbraio 2021
Il governo neo-democristiano di Mario Draghi
Opinioni

Il governo neodemocristiano di Mario Draghi (Lucio Garofalo)

di Cristina Adriana Botis
15 Febbraio 2021
Mattarella e Draghi - Governo Draghi, Foto di Gruppo
Opinioni

Mattarella e Draghi artefici del nuovo governo tecnico e politico

di Carmelo Toscano
14 Febbraio 2021
Oggi nascerà il Governo Draghi
Editoriali

Oggi nascerà il Governo Draghi: 8 tecnici e 15 politici a manuale Cencelli

di Stanislao Barretta
13 Febbraio 2021
Al via il Governo Draghi, la composizione!
Editoriali

Al via il Governo Draghi, la composizione! Domani il giuramento – VIDEO

di Stanislao Barretta
12 Febbraio 2021
Prossima Notizia
siriani-al-mercato-fuori-dalla-grande-moschea

Assad convinto della vittoria su Aleppo: nessuna tregua!

La Curva ha dichiarato apertamente guerra a De Laurentiis

22-DIMARO-18 GIORNO GIACCHERINI-FOTOCUOMO-1-26-07-2016-11

Sarri ha in mente una rotazione di ben 21 giocatori

Cerca in Vivicentro


PUBBLICITA
Villa Catie300 Pubb

Seguici sui Social

ViViCentro.it
Registrazione Tribunale di Brescia n° 13/2009 del 20 Febbraio 2009
Direttore Generale del Network:
Dott. Mario VOLLONO
Dir. Resp. Testata:
Dott. Francesco CECORO


Paperblog

intopic.it

EDITORE
ViViCentro Network s.r.l.                                        

Sede Legale: Piazzetta Leone A Mergellina 2 – 80122 Napoli
Sede Operativa: Via Enrico De Nicola 12 – 80053 Castellammare di Stabia (Na)

CF/P.IVA: 08700261210

N. ROC 29856- N.REA: NA 978513

Amministratore Unico: Stanislao Barretta

Assistente Legale : Avv.to Luca Zuppelli,

Via Moretto 70 Brescia Tel. 030.3758858

 

Aiutaci a darti sempre di più

  • Chi Siamo
  • Il Giornale
  • Normativa
  • Collabora Con Noi
  • Privacy

Sviluppo e gestione a cura di SVWDesign© 2021

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Ultime Notizie
  • Cronaca
    • Cronaca Sicilia
    • Cronaca Campania
  • Politica
  • Juve Stabia
  • Calcio Napoli
  • SPORT
    • Basket
  • Spettacoli
  • Cucina
  • Webradio
  • Accadde oggi – Almanacco

Sviluppo e gestione a cura di SVWDesign© 2021