I favolosi anni ’60-’70: gli anni della mia fanciullezza e gioventù (VIDEO)

Oggi mi è giunto, via WA, un video che mi ha riportato molto indietro nel...

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Oggi mi è giunto, via WA, un video che mi ha riportato molto indietro nel tempo: agli anni ’60-’70, gli anni della mia fanciullezza e gioventù alimentando in me tanti ricordi, ed i sogni di allora! Sogni mei ma anche di tanti coscritti che in quel periodo, come me, si aprivano alla vita ed al futuro! L’Italia cominciava ad entrare nel pieno della crescita economica e noi, con tutto il futuro dalla nostra parte, eravamo i veri protagonisti di quel favoloso decennio marcato da anni mitici in tutti i sensi.

Erano gli anni del boom economico. Gli anni di un radicale cambiamento in tutti i settori.  Tutto era splendido, bello. La vita stessa era bella da vivere in quegli anni. La spensieratezza dominava. L’Italia cominciava ad entrare nel pieno della crescita economica. I giovani diventavano i veri protagonisti di quegli anni e avevano tutto il futuro dalla loro parte. Noi ragazzi li abbiamo vissuti intensamente e il solo ricordo ci riempie di gioia e anche di nostalgia!

Questo video è una testimonianza ddi quanto ha marcato e segnato quegli anni.I protagonisti sono gli oggetti, le pubblicazioni, le monete ed i “personaggi” del tempo.

Le prime cucine a gas, i grandi magazzini che all’epoca erano “La Standa”, il “Geloso” che non era quello che pensate ma un Registratore, un oggetto che ci aprì a un mondo nuovo anche di fantasia e creatività. Poi il Flipper, mitico compagno di interminabili sfide d’abilità. Ed ancora: Carosello, un mito con i suoi “spot” che nula avevano a che vedere con l’odierna mera pubblicità. Erano veri e propri Cammei frutto di fantasia ed arte anche grafica con, ad esempio, l’omino con i baffi della “Bialetti” e l’indimenticabile Calimero, e che dire di Joe Condor. Tuti miti dei ragazzi/giovani dell’epoca come anche i fumetti con, ad esempio, Capitan Miki..

E poi … poi le mitiche Lambretta e Vespa, i Beatles, Lascia o Raddoppia. Ed ancora: lo Zeccino d’oro con Mago Zurlì, la moneta da 500 Lire con l’errore nel vessillo controvento ed il “fazzoletto” delle Diecimila Lire, il mitico giornale per i bambini: Il Corriere dei Piccoli e poi l’Intrepido, Tex e tant’altri “eroi” che attirano e piacciono ancora oggi e, per finire questo minimo elenco, come non ricordare Buzz Aldrin, il primo uomo sulla luna nel 1969.

Tante piccole e grandi cose, tutte però significative, che hanno segnato un’epoca e la vita di chi oggi non è più ometto, men che meno fanciullo, e non solo la loro. Sono state le pietre miliari sulle quali si è costruito il mondo che conosciamo oggi. Una vera e propria porta verso il futuro con il trionfo e l’affermazione di un sentimento immortale: l’amicizia. Un sentimento che ancora oggi, pur se quei sogni e quelle speranze sono mutati, sono cresciuti, e per alcuni sono morti (ma la vita è così), resta immutato dandoti sempre tanto ma togliendoti altrettanto,

Tutto può cambiare nelle nostre vite, scriveva Camilla Fois, ma i sentimenti ci martellano continuamente e ci ricordano che siamo vivi, che dopo di noi resteranno le nostre gesta, le nostre avventure, il nostro amore. E come darle torto.

Abbandonatevi ai ricordi incitava Camilla, ed io mi associo a lei nel ricordare che gli anni passano in fretta e noi continuiamo a ripeterci che c’è tempo. C’è ancora tempo. Ma questo è errato, è una convinzione comune e molti di noi hanno imparato, a loro spese, che non è così.”

«Troppo spesso ci dimentichiamo di una cosa molto importante, c’è qualcosa di più profondo e intimamente più valido della ricerca delle “cose” : i ricordi in esse racchiusi. Ricordi che possono essere legati agli anni passati, a oggetti, a una dimora, alla vita. Foto, maglie, video, tutto può suscitare in noi dei ricordi. Vi sono i ricordi incorporei, quelli che scaturiscono direttamente dal nostro subconscio, e poi vi è la memoria materiale, quella che scaturisce dalle cose.

Questa è la memoria più travolgente che coinvolge tutti i nostri sensi (basti pensare agli odori o ai suoni che ci possono portare alla mente immagini che spesso pensiamo di aver seppellito) e ci rammenta il tempo che ci scorre davanti, ci sorpassa e infine ci doppia. Molti di noi hanno perso dei cari, e dopo questi avvenimenti tutto prende una luce nuova. Iniziamo ad attaccarci ad ogni cosa materiale che abbia a che vedere col nostro caro estinto e a volte sembra che solo la ricerca di tali cose abbia importanza.

Le persone che non ci sono più hanno lasciato un segno indelebile nella nostra mente, nella nostra vita, nel continuum del nostro tempo. Le loro azioni continuano a parlare e ad esistere. Basta guardarsi attorno e lasciarsi avvolgere dal magico etere delle epoche. La memoria materiale c’è,e ci sarà sempre, porterà per noi il fardello del dolore e della gioia, ma sta a noi riconoscerla e amarla, servirci di lei»

Abbandonatevi ai ricordi incitava Camilla, ed io mi associo a lei sperando che anche i giovani di oggi – che purtroppo sembrano nascere già vecchi perché non vedono rosee aspettative davanti a loro – possano comunque crearsene senza abbandonare i propri sogni che non sono altro che il propellente che consente a quella meravigliosa macchina che siamo noi stessi di percorrere tutto il tracciato della nostra vita con i suoi rettilinei, le curve, i dossi ed anche tortuosi e magari bui viottoli al termine dei quali, se sapremo ben guidare, comunque si ritroverà una luce.

A tutti buon viaggio con occhi ben aperti verso il futuro ma anche con la mente ben ancorata anche nel passato e nei suoi sogni per non perdere la corretta strada che tutti dobbiamo percorrere, ciascuno con la sua meta.

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