Fare ricordo storico non dovrebbe far male e invece amareggia e….

Tutto è partito dalla diffusione che abbiamo inteso dare ad un video fatto circolare dal...

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Tutto è partito dalla diffusione che abbiamo inteso dare ad un video fatto circolare dal notissimo attore Tullio Solenghi per fare ricordo storico e che ci è stato inviato in redazione per cui, avendo trovato interessanti tema e amari, ma inconfutabili, riflessioni, l’abbiamo inserito nel nostro archivio multimedia annotando che lo si faceva ritenendo che il pensiero di Solenghi, potessse essere anche il pensiero della stragrande maggioranza degli italiani. E le visualizzazioni, giunte a superare subito le 10.000 unità, ce ne hanno dato immediata conferma rafforzata anche dagli innumerevoli commenti che ha suscitato e che, al netto dei soliti salviscisti adoratori del Caporale Salvini o magari di fede Melonara, hanno mostrato di apprezzare il pensiero e le parole di Solenghi che qui vi riportiamo unitamente al video che seguirà:

Oggi non mi va di essere ironico.

Oggi sono incazzato e basta, e vi spiego anche perché.

Ieri sera la comunità europea, l’eurogruppo, non è riuscita a varare gli eurobond ribattezzati, visto il periodo drammatico che stiamo attraversando, Corona Bond, che sarebbe una sorta di finanziamento, di prestito, nei confronti dei paesi che più ne hanno bisogno.

Un prestito però garantito da tutti i paesi della Comunità Europea, anche per dare un senso alla parola comunità. No?

Bene! A dire di no sono stati, (tra l’altro gli eurobond erano stati auspicati recentemente anche dal nostro – e questo è un nostro orgoglio Nazionale – genio Mario Draghi, nei confronti del quale la Lagarde è una, come dire, è una, una, una, una, vabbè non faccio paragoni per bontà, per compassione nei suoi confronti), dicevo: hanno detto di no alcuni paesi del nord dell’Europa della comunità europea e dell’est, non c’è da stupirsi, ma anche e soprattutto, i tedeschi.

Ed allora io vorrei un attimo ricordare come hanno inciso i tedeschi sulla storia degli ultimi 100 anni.

      • I tedeschi hanno provocato la Prima Guerra Mondiale;
      • i tedeschi hanno provocato la Seconda Guerra Mondiale;
      • i tedeschi hanno sterminato sei milioni di ebrei nelle camere a gas

e i tedeschi, ancora oggi, hanno questa loro arroganza, spietata, oggi in termini economici, ma sempre quello che considera, quella di considerarsi una ragazza superiore, quel, quel criminale coi baffetti diceva ariano.

Ancora oggi si sentono superiori, non possono cedere al prestito nei confronti dei poveracci. Per carità, No.

Allora oltretutto, se poi si considera il fatto che, come pare ormai accertato, il paziente Zero di questo maledetto coronavirus è un tedesco, e lì veramente i coglioni girano proprio in maniera vorticosa.

Allora, io vorrei ricordare ai tedeschi una cosa:

appena finita la Seconda Guerra Mondiale, la comunità internazionale, se avesse ragionato, con questa loro incredibile e ciclica arroganza, e non invece con la pietas umana con la quale ragionò, e avesse richiesto gli effettivi danni di guerra ai tedeschi, oggi i tedeschi vivrebbero tutti nelle bidonville.

Riflettiamo su questa cosa.

Quindi grazie a Dio sono italiano. Si saremo cialtroni come dicono i tedeschi, ma siamo empatici, siamo umani, quindi grazie, grazie, di essere italiani e non tedeschi.

Questa la trascrizione di quanto detto da Solenghi nel suo video ed è quanto ha, immediatamente, generato commenti a non finire segno evidente che l’argomento da lui posto è cosa molto sentita e, a leggerli, anche apprezzato e condiviso fatta salva una fetta di Salvscisti, magari anche di Melonari, che ovviamente, apprezzando il loro Caporale non possono non sentirsi vicino anche all’altro Caporale e quindi ai tedeschi per cui, ligi alla consegna di gregge, hanno cominciato a sparare le loro …zzate convinti del fatto che quando più grossa la dici più diventa credibile e, comunque, si sente. Bah.

NOTA: nel tempo intercorso per scrivere e pubblicare queste righe (ore 20:08) le visioni sono salite a 20.161, 91 commenti e 728 mi piace

Non sto qui a riportarvi ora anche tutti i commenti degli uni, men che meno degli altri ma chi volesse può trovarli nella pagina del video stesso.

Qui mi preme, piuttosto, riprendere ancora un’altra cosa che, guarda caso, o forse no, rafforza la valutazione da noi fatta in merito all’importanza e all’interesse vuoi delle parole di Solenghi che, ancor più, del tema da lui posto in campo scavando nel campo della memoria e dei ricordi dove, purtroppo, l’erbaccia dell’ignoranza da un lato, l’interesse di far dimenticare dall’altra, hanno creato una prateria che diventa sempre più vuota ed arida di cultura e rimembranze.

Mi riferisco all’articolo apparso mica su una pagina FB di chissà chi (o anche magari noto), o blog di attivista, ma su Il Sole 24 ore e che, ripeto, guarda caso, titola proprio:

La Germania ha dimenticato quando gli furono dimezzati i debiti di guerra.

Ed allora come possiamo non riportarlo a corredo di quanto sopra con buona pace dei “commentatori” salviscsti e melonari di cui sopra?

Eccovi quindi anche questo testo:

“L’ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora) pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino.

Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto.

L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l’eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell’ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni”.

E questo è.

E questo è quanto basta anche per spingerci, spingermi, a ringraziare il cielo e quel mojto di troppo che ci hanno evitato di ritrovarci, in una situazione davvero pesante e seria come quella causata dall’epidemia in corso, ad essere guidati da un Caporale, magarri affiancato dall’attendente Meloni aspirante commodore.

Non basta ancora? Ed allora, a chiusura, richiamo e ricordo anche la preghiera del Papa e la sua:

E questo è proprio tutto ma, per quanti tra i nostri lettori sono anche fedeli e cattolici, riportiamo anche la trascrizione della preghiera letta dal pontefice.

Ascolto della Parola di Dio

Il Santo Padre:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.

Orazione

Il Santo Padre:

Preghiamo.
Dio onnipotente e misericordioso, guarda la nostra dolorosa condizione: conforta i tuoi figli e apri i nostri cuori alla speranza, perché sentiamo in mezzo a noi la tua presenza di Padre.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

R. Amen.

Vangelo

Il lettore:
Ascoltate la Parola del Signore dal Vangelo secondo Marco 4, 35-41
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!».
Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

Meditazione del Santo Padre
Raccoglimento dinanzi alla Salus Populi Romani (canto “Sub tuum praesidium”).
Raccoglimento dinanzi al Crocifisso di San Marcello (antifona alla Croce).

Esposizione, adorazione e benedizione eucaristica
Esposizione Santissimo Sacramento.
Adorazione Santissimo Sacramento (canto “Adoro Te devote”).
Supplica litanica

TI ADORIAMO, O SIGNORE.
Vero Dio e vero uomo, realmente presente in questo Santo Sacramento
Ti adoriamo, Signore
Nostro Salvatore, Dio-con-noi, fedele e ricco di misericordia
Ti adoriamo, Signore
Re e Signore del creato e della storia
Ti adoriamo, Signore
Vincitore del peccato e della morte
Ti adoriamo, Signore
Amico dell’uomo, risorto e vivo alla destra del Padre
Ti adoriamo, Signore

CREDIAMO IN TE, O SIGNORE.
Figlio unigenito del Padre, disceso dal Cielo per la nostra salvezza
Crediamo in te, o Signore
Medico celeste, che ti chini sulla nostra miseria
Crediamo in te, o Signore
Agnello immolato, che ti offri per riscattarci dal male
Crediamo in te, o Signore
Buon Pastore, che doni la vita per il gregge che ami
Crediamo in te, o Signore
Pane vivo e farmaco di immortalità, che ci doni la Vita eterna
Crediamo in te, o Signore

LIBERACI, O SIGNORE.
Dal potere di Satana e dalle seduzioni del mondo
Liberaci, o Signore
Dall’orgoglio e dalla presunzione di poter fare a meno di te
Liberaci, o Signore
Dagli inganni della paura e dell’angoscia
Liberaci, o Signore
Dall’incredulità e dalla disperazione
Liberaci, o Signore
Dalla durezza di cuore e dall’incapacità di amare
Liberaci, o Signore

SALVACI, O SIGNORE.
Da tutti i mali che affliggono l’umanità
Salvaci, o Signore
Dalla fame, dalla carestia e dall’egoismo
Salvaci, o Signore
Dalle malattie, dalle epidemie e dalla paura del fratello
Salvaci, o Signore
Dalla follia devastatrice, dagli interessi spietati e dalla violenza
Salvaci, o Signore
Dagli inganni, dalla cattiva informazione e dalla manipolazione delle coscienze
Salvaci, o Signore

CONSOLACI, O SIGNORE.
Guarda la tua Chiesa, che attraversa il deserto
Consolaci, o Signore
Guarda l’umanità, atterrita dalla paura e dall’angoscia
Consolaci, o Signore
Guarda gli ammalati e i moribondi, oppressi dalla solitudine
Consolaci, o Signore
Guarda i medici e gli operatori sanitari, stremati dalla fatica
Consolaci, o Signore
Guarda i politici e gli amministratori, che portano il peso delle scelte
Consolaci, o Signore

DONACI IL TUO SPIRITO, O SIGNORE.
Nell’ora della prova e dello smarrimento
Donaci il tuo Spirito, Signore
Nella tentazione e nella fragilità
Donaci il tuo Spirito, Signore
Nel combattimento contro il male e il peccato
Donaci il tuo Spirito, Signore
Nella ricerca del vero bene e dalla vera gioia
Donaci il tuo Spirito, Signore
Nella decisione di rimanere in Te e nella tua amicizia
Donaci il tuo Spirito, Signore

APRICI ALLA SPERANZA, O SIGNORE.
Se il peccato ci opprime
Aprici alla speranza, Signore
Se l’odio ci chiude il cuore
Aprici alla speranza, Signore
Se il dolore ci visita
Aprici alla speranza, Signore
Se l’indifferenza ci angoscia
Aprici alla speranza, Signore
Se la morte ci annienta
Aprici alla speranza, Signore

Orazione

Il Santo Padre:

Preghiamo.
Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa’ che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R/. Amen.

Il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro, annuncia la Benedizione “urbi et orbi”, con annessa indulgenza plenaria mediante apposita monizione:

Il Santo Padre Francesco a tutti quelli che ricevono la benedizione eucaristica anche a mezzo della radio, della televisione e delle- altre tecnologie di comunicazione, concede l’indulgenza plenaria nella forma stabilita dalla Chiesa.

Il Santo Padre dà la benedizione con il Santissimo Sacramento.

Acclamazioni
– Dio sia benedetto.
– Benedetto il suo santo nome.
– Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
– Benedetto il nome di Gesù.
– Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
– Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
– Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell’altare.
– Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
– Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.
– Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
– Benedetta la sua gloriosa assunzione.
– Benedetto il nome di Maria, vergine e madre.
– Benedetto san Giuseppe, suo castissimo sposo.
– Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

Fare ricordo storico non dovrebbe far male e invece amareggia e. / …Stanislao Barretta

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