venerdì, Febbraio 26, 2021
  • Chi Siamo
  • Il Giornale
  • Normativa
  • Collabora Con Noi
  • Privacy
    • Informativa Estesa
    • Disattivazione Notifiche
    • Cookie
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
14 °c
Castellammare di Stabia
11 ° Ven
12 ° Sab
10 ° Dom
11 ° Lun
VIVICENTRO
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Ultime Notizie
  • Cronaca
    • Cronaca Sicilia
    • Cronaca Campania
  • Politica
  • Juve Stabia
  • Calcio Napoli
  • SPORT
    • Basket
  • Spettacoli
  • Cucina
  • Webradio
  • Accadde oggi
  • Ultime Notizie
  • Cronaca
    • Cronaca Sicilia
    • Cronaca Campania
  • Politica
  • Juve Stabia
  • Calcio Napoli
  • SPORT
    • Basket
  • Spettacoli
  • Cucina
  • Webradio
  • Accadde oggi
VIVICENTRO
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
Banner Gori

Home » Cacace e Calonego: perché erano lì da soli in un paese senza legge?

Cacace e Calonego: perché erano lì da soli in un paese senza legge?

di Redazione
20 Settembre 2016
in Editoriali
A A
italiani_sequestrati_libia

Bruno Cacace e Danilo Calonego

FacebookTwitterWhatsappTelegram
PUBBLICITA

Due tecnici italiani sono stati rapiti da un commando armato a Ghat, nel Sud della Libia, un paese ormai senza legge, in una zona controllata da tribù alleate del governo e infestata dai predoni. Si tratta di Bruno Cacace, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e di Danilo Calonego di Sedico, in provincia di Belluno. Il premier Renzi ha annullato ieri gli impegni all’Onu, chiudendosi nel proprio hotel di New York per seguire la crisi.

Le riflessioni di Domenico Quirico nel suo editoriale di oggi

Leggianche

Testata ideale per la Destra: Il Giornale Libero da La Verità

Oggi nascerà il Governo Draghi: 8 tecnici e 15 politici a manuale Cencelli

Il pericolo in un Paese senza legge

Il sequestro di due lavoratori italiani in Libia impone alcune scomode domande.  

Perché erano lì? Come è possibile che qualcuno li abbia mandati a far manutenzione in un aeroporto del Fezzan come se fosse un normale appalto in Calabria o in Svizzera, mentre erano in uno dei posti al mondo in cui il caos ha sostituito qualsiasi forma di ordine e la guerra è diventata la normalità quotidiana; in cui centinaia di formazioni armate sbandierando pretestuose bandiere politiche in realtà si scannano per il possesso di un pozzo petrolifero, per un frammento di oleodotto, per la gestione lucrosa di qualche attività parassitaria o criminale? E dove gli unici che hanno, purtroppo, uno scopo politico definito sono proprio i jihadisti che sognano la palingenesi sanguinaria del califfato sirtico.

E gli altri, i cosiddetti «governi»? I sedicenti governi di Tripoli di Bengasi di Misurata con cui fingiamo di avere fitti e normali rapporti diplomatici come con la Svizzera o la Bolivia altro non sono che formazioni banditesche di dimensioni maggiori di quelle tribali e con appetiti più smisurati.

Sapevano, le due vittime del sequestro, tutto questo? E i loro datori di lavoro? C’è purtroppo quando si parla della Libia, soprattutto a livello di governi compreso quello italiano, una evidente stonatura: per paura di ammettere il fallimento colossale delle politiche applicate in quel paese dalla caduta di Gheddafi si fa finta di credere che siamo di fronte a un Paese più o meno «normale», in cui la diplomazia fa passi avanti, ci sono interlocutori affidabili, si finirà prima o poi per mettere attorno a un tavolo come scolari po’ renitenti tutti i protagonisti della tragedia. Una volta che da Sirte verranno eliminati i feroci sgherri del Califfato. Purtroppo non è così e governi e cancellerie tra cui anche il nostro lo sanno benissimo. La Libia è una di quelle zone del mondo dove sono definitivamente scomparse cose come la diplomazia e la politica, e la guerra alimenta la guerra in un infernale gorgo di loschi interessi, fanatismi e bugie. Ammettiamolo: ci sono luoghi al mondo in cui gli occidentali non possono più andare. Sono loro vietati. L’unico loro valore è di essere ostaggi da riscattare a caro prezzo o soggetti da sacrificare a feroci strategie comunicative.

L’altra domanda è: chi sono in Libia coloro che sono con noi e contro di noi? Non i buoni o i cattivi che sarebbe domanda ingenua, e urterebbe contro al costatazione realistica che forse non ci sono buoni. Semplicemente bisogna definire chi potrebbe essere per noi un alleato affidabile e utile: il governo di Tripoli che non controlla nulla? Quello di Bengasi con il suo aspirante napoleone? La banda di Misurata? E ancora: chi ha il compito e il potere di definire questa lista, chi sceglie? Il governo italiano? Il Parlamento? L’Unione europea? L’Eni? Gli interessi petroliferi sono un elemento importante, di cui bisogna tenere conto. Ma costituiscono davvero una buona strada per scegliere una politica in questo luogo del mondo e delegarla?

Perché in Libia ci sono duecento paracadutisti che difendono un ospedale da campo? E i due sequestrati nel Fezzan chi li difendeva?

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

Vivicentro.it/editoriale
vivicentro.it/Cacace e Calonego: perché erano lì da soli in un paese senza legge?
lastampa/Il pericolo in un Paese senza legge DOMENICO QUIRICO



Aiutaci a darti sempre di più

Notizia Precedente

De Maggio: “ADL proiettato verso il futuro, si pensa di quotare il Napoli in borsa

Prossima Notizia

Pistocchi: “Belle le parole di Juric per Sarri”

Ti potrebbe Interessare

Al via il Governo Draghi, la composizione!
Editoriali

Al via il Governo Draghi, la composizione! Domani il giuramento – VIDEO

di Stanislao Barretta
12 Febbraio 2021
Vladmir Putin vs il leader dell'opposizione russa Navalny
Cronaca

Il leader dell’opposizione russa Navalny condannato a 32 mesi

di Stanislao Barretta
2 Febbraio 2021
I millennians e l'Olocausto - Holocaust
Editoriali

I millennials e l’Olocausto: l’erosione del tempo in cervelli incolti – VIDEO

di Stanislao Barretta
27 Gennaio 2021
Renzi ha ritirato il suo tris, ma anche NO
Editoriali

Renzi ha ritirato il suo tris, ma anche NO: serio è solo il caos creato

di Stanislao Barretta
16 Gennaio 2021
Renzi fa dimettere i suoi tre rappresentanti al Governo
Editoriali

Renzi fa dimettere i suoi tre rappresentanti al Governo: è la crisi

di Stanislao Barretta
13 Gennaio 2021
Prossima Notizia
Dimaro quinto giorno

Pistocchi: "Belle le parole di Juric per Sarri"

NAZIONALE - Quattro gli azzurri convocati per le qualificazioni ai mondiali 2018

Renzi è pronto a modifiche su Italicum

Renzi è pronto a modifiche su Italicum e dice: "aspetto proposte Fi-Salvini"

Cerca in Vivicentro

PUBBLICITA
Villa Catie300 Pubb
Podio Azzurro

Il Podio Azzurro di Napoli-Granada

25 Febbraio 2021
Rino Gattuso

Gattuso: “I ragazzi devono stare tranquilli. Sono io il responsabile”

25 Febbraio 2021
Koulibaly

Koulibaly: “Potevamo fare di più. Obiettivo quarto posto”

25 Febbraio 2021

Seguici sui Social

ViViCentro.it
Registrazione Tribunale di Brescia n° 13/2009 del 20 Febbraio 2009
Direttore Generale del Network:
Dott. Mario VOLLONO
Dir. Resp. Testata:
Dott. Francesco CECORO


Paperblog

intopic.it

EDITORE
ViViCentro Network s.r.l.                                        

Sede Legale: Piazzetta Leone A Mergellina 2 – 80122 Napoli
Sede Operativa: Via Enrico De Nicola 12 – 80053 Castellammare di Stabia (Na)

CF/P.IVA: 08700261210

N. ROC 29856- N.REA: NA 978513

Amministratore Unico: Stanislao Barretta

Assistente Legale : Avv.to Luca Zuppelli,

Via Moretto 70 Brescia Tel. 030.3758858

 

Aiutaci a darti sempre di più

  • Chi Siamo
  • Il Giornale
  • Normativa
  • Collabora Con Noi
  • Privacy

Sviluppo e gestione a cura di SVWDesign© 2021

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Ultime Notizie
  • Cronaca
    • Cronaca Sicilia
    • Cronaca Campania
  • Politica
  • Juve Stabia
  • Calcio Napoli
  • SPORT
    • Basket
  • Spettacoli
  • Cucina
  • Webradio
  • Accadde oggi

Sviluppo e gestione a cura di SVWDesign© 2021