Voglia di studiare, saltagli addosso

  Castellammare di Stabia.  Sfumato, questa mattina, il tentativo di occupare il Liceo Scientifico Severi....

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finta occupazione

 

Castellammare di Stabia.  Sfumato, questa mattina, il tentativo di occupare il Liceo Scientifico Severi. Da giorni alcuni rappresentanti di istituto stavano cercando di portare avanti questa forma di protesta, nata senza un motivo ben preciso. Il presunto motivo era “appigliarsi” al decreto “La Buona Scuola” del Governo Renzi. 

 

Un po’ troppo tardi, considerata che la riforma  è stato approvata nel 2015. Già è stata superata e non di poco.  L’istituto superiore è uno dei più grandi della città, conta quasi 1600 studenti e non tutti la pensano allo stesso modo.  Non molti hanno intenzione di occupare l’edificio, infatti le classi quinte, che affronteranno la maturità, non sono assolutamente favorevoli e  questa mattina hanno preferito svolgere regolarmente le lezioni. Solo una parte minoritaria vorrebbe occupare. L’altra preferisce un compromesso con la preside la quale vuole proporre una sorta di autogestione seppur non continua. Solo duecento circa  i ragazzi che sono restati fermi ai cancelli senza entrare. Successivamente si sono recati in auditorium ove hanno avuto un lungo confronto con il DS Marcella Sannoner ad essi si sono aggiunte anche altre classi. 

 

“ Posso sapere le motivazioni di questo, abbiate pazienza io non ho capito il perché state facendo questo. Che volete? Io ho fatto una proposta mi dite “no”, “si” , perché no, perché si e che cosa volete fare e cosa volete.  Perchè io non l’ho capito.”

 

Queste alcune parole della Preside che cercava di comprendere le intenzioni degli studenti. Auditorium pieno e animi surriscaldati che hanno portato anche  alle dimissioni della Rappresentante Clotilde Di Maio (almeno a voce ndr). ”Preside io mi dimetto dal ruolo di rappresentante!“, questo è quello che ha esclamato. Stava per scendere dal palco ma è stata fermata dai suoi colleghi.  E’ stata data la parola agli studenti che hanno cercato di esprimere il proprio pensiero. Quelli più sensati preferiscono scendere a patti con la preside, la quale, vista la scuola appena ristrutturata, sta cercando di non far occupare l’edificio. Molti vorrebbero occupare, pur senza un motivo valido. Il dirigente ha proposto di concedere l’assemblee di istituto dalla prima ora, un’ autogestione “dilazionata” (giorni separati ndr), e la non sospensione dei viaggi di istituzione. Tutto il triennio è orientato in tal direzione. Ad alzare la voce e fare confusione sono i ragazzini di prima e seconda con parte delle terze. 

 

Sulla questione, nei giorni precedenti, sono intervenuti anche ex studenti che hanno cercato di dare qualche consiglio su come affrontare la situazione (avranno notato qualche difficoltà ndr).

 

Al Liceo Severi non si è mai occupato. Nella sua storia la struttura è stata “presa” solo tre anni fa. Correva l’anno scolastico 2012/13 e in parlamento si stava discutendo del Disegno di Legge Aprea. In quel frangente molte scuole d’Italia si mobilitarono contro il DDL.  Anche nella Città delle Acque furono occupate le scuole. Il Liceo Severi fu interessato da tale manifestazione dal 23 al 25 Novembre del 2012, sotto la guida dei rappresentanti Francesco Maria Villani, Gennaro de Risi, Bruno Langellotto, Emilio D’Averio e Giovanni Foti. Tanta era la voglia di dire la propria, associandosi alla protesta di rilievo nazionale, visto il motivo importante. Durò pochi giorni ma molti parlano di un  gesto di notevole  importanza storica per la scuola.  Si sono occupate scuole, nella storia d’Italia, per motivi validi. Tante sono state le lotte per i diritti degli studenti che si sono ottenuti con gesti estremi. 

 

Dopo quasi due ore di “chiacchierata” in auditorium, si è trovato il compromesso con il Dirigente: cinque giorni di autogestione dilazionati e tutte le assemblee dalle ore 8.

 

 

Costanzo Federico

 

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