Terra dei Fuochi, blitz delle forze dell’ordine: sequestrate due aziende

Operazione congiunta tra Esercito, Polizia, Reparto Aeronavale, Guardia di Finanza e Forestale, Carabinieri le Polizie...

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Operazione congiunta tra Esercito, Polizia, Reparto Aeronavale, Guardia di Finanza e Forestale, Carabinieri le Polizie Locali

Un’operazione interforze nell’ambito di uno straordinario controllo ambientale disposto dalla cabina di regia presieduta dall’ ‘Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi nella regione Campania’, è stata effettuata nella cosiddetta area della Terra dei Fuochi tra le province di Napoli e Caserta. Nel corso dell’operazione, le forze dell’ordine si sono avvalse anche di particolari droni che hanno sorvolato sulle zone ritenute a rischio. Obiettivo, le piccole attività imprenditoriali ritenute tra le più inquinanti: due le aziende sequestrate.

I controlli sono stati disposti in attuazione del Piano d’azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti firmato il 19 novembre 2018 dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dai Ministri competenti e dal Presidente della Regione Campania. In campo sono scesi 35 equipaggi per un totale di 83 unità appartenenti al Raggruppamento “Campania” dell’Esercito, al Commissariato Polizia di Stato di Aversa, al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, alla Guardia di Finanza di Aversa, ai Carabinieri di Teverola, ai Carabinieri del Nucleo Forestale di Marcianise, alle Polizie Locali dei Comuni interessati, nonché all’Arpac di Caserta. I controlli hanno riguardato sia i comuni ricadenti in provincia di Caserta (Teverola, Carinaro, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere, Castelvolturno, San Nicola la Strada) sia quelli in provincia di Napoli (Mugnano, Qualiano, Calvizzano, Marano di Napoli e Giugliano in Campania).
In particolare, a Santa Maria Capua Vetere, sono state individuate e sanzionate due persone mentre con i propri autocarri trasportavano illecitamente e sversavano all’interno di campi coltivati materiale di risulta edile. A Carinaro, invece, è stato sequestrato un calzaturificio per smaltmento illecito di rifiuti. All’interno della struttura sono stati rinvenute anche quantità di rifiuti ritenuti pericolosi, provenienti dall’attività di lavorazione, privi di tracciabilità. A Teverola, a seguito dei controlli effettuati presso un complesso infrastrutturale, che ospita diverse attività commerciali, è stato sequestrato un autolavaggio per smaltimento illecito di acque reflue nella rete fognaria.

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