Sequestrati, in Campania, 7 opifici per la produzione di articoli contraffatti

Sequestrati 7 opifici per la produzione di articoli contraffatti, nonché scoperti kg. 5.100 di rifiuti...

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Sequestrati 7 opifici per la produzione di articoli contraffatti, nonché scoperti kg. 5.100 di rifiuti speciali e 11 lavoratori clandestini

In attuazione di uno specifico Piano d’Azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti adottato con un protocollo d’intesa firmato lo scorso 18 novembre a Caserta tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Ambiente del territorio e del mare, il Ministro dell’Interno, il Ministro dello Sviluppo Economico, il Ministro della Difesa, il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, il Ministro della Giustizia Ministro del Sud, e il Presidente della Giunta della Regione Campania, i Comandi Provinciali della Guardia di Finanza della Campania e i locali Ispettorati Territoriali del Lavoro, con il coordinamento del Comando Generale del Corpo e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro nonché sotto l’egida del Ministero dello Sviluppo Economico / Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione-Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, hanno pianificato una serie d’interventi congiunti. Le attività hanno avuto ad oggetto, in particolare, i negozi, i depositi, gli opifici di aziende operanti nel settore manifatturiero, selezionati sulla base di apprezzabili indici di rischio connessi all’utilizzo di manodopera irregolare, di fabbricazione di capi di abbigliamento con marchi contraffatti, di abusivismo commerciale. I controlli sono stati finalizzati, oltre che al contrasto degli illeciti menzionati, anche alla verifica del rispetto delle norme ambientali, con particolare riguardo al corretto smaltimento degli scarti di lavorazione. Sono stati condotti, complessivamente, 61 controlli congiunti in tutto il territorio campano, con particolare intensificazione nelle province di Napoli e Caserta, 49 dei quali si sono conclusi con la constatazione di irregolarità, pari ad oltre l’80 per cento delle imprese controllate. In particolare, in tema di contrasto alla contraffazione, sono stati sequestrati 4 opifici, oltre 343.000 articoli di vario genere contraffatti e/o non conformi alle normative sulla sicurezza e sono stati denunciati 4 soggetti. Nel corso degli accessi congiunti, sono state verificate 728 posizioni lavorative ed individuati 162 lavoratori irregolari, di cui 128 in nero ed 11 lavoratori privi del permesso di soggiorno. Inoltre, sono stati denunciati a piede libero 16 soggetti per violazioni connesse all’immigrazione clandestina, adottati 24 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (19 dei quali revocati a seguito di regolarizzazione e pagamento della somma aggiuntiva) ed emesse sanzioni amministrative relative alle irregolarità lavoristiche per 362.970,34 euro.

Tra le operazioni condotte, si segnala, in particolare, quella effettuata dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Torre Annunziata congiuntamente all’Ispettorato territoriale del lavoro di Napoli che ha permesso, a seguito di un accesso presso un’azienda del settore tessile, di individuare operai privi di regolare inquadramento contrattuale, intenti alla lavorazione di capi contraffatti. L’intervento ha consentito, inoltre, di riscontrare che la predetta attività era condotta in assenza delle previste autorizzazioni, in violazione della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Pertanto, i militari hanno proceduto al sequestro di 11 macchinari industriali e di oltre 6 mila articoli contraffatti, nonché alla denuncia del responsabile alla competente Autorità Giudiziaria, per violazioni in materia di contraffazione marchi e sicurezza sui luoghi di lavoro, mentre gli ispettori del lavoro hanno proceduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale per la presenza di manodopera “in nero”, applicando le sanzioni amministrative previste dalla legge.
Durante un altro intervento, le Fiamme Gialle della Compagnia di Casalnuovo di Napoli, congiuntamente all’Ispettorato territoriale di Napoli, hanno ispezionato un opificio sito in Acerra (NA), luogo d’esercizio di una ditta operante nel settore della lavorazione di pellame. In questo caso è stata riscontrata la presenza di un lavoratore privo di regolare inquadramento contrattuale e contributivo. Inoltre, all’interno dell’opificio, è stato scoperto un locale in cui erano stoccati oltre kg. 500 di rifiuti e scarti della lavorazione, detenuti in quantità superiore ai limiti previsti dal “Codice dell’ambiente” e in maniera non conforme alle vigenti disposizioni. Pertanto, avendo rilevato una gestione illecita dei rifiuti, i militari hanno provveduto al sequestro del locale e dei materiali di risulta, nonché alla segnalazione del responsabile alla Procura della Repubblica di Nola.
Infine, a Saviano (NA), i Finanzieri del Gruppo di Nola unitamente ai funzionari ispettivi dell’Ispettorato territoriale di Napoli hanno individuato un’attività manifatturiera dedita alla produzione di capi d’abbigliamento recanti marchi contraffatti di noti brand della moda, avvalendosi anche di forza lavoro irregolare. Al termine delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro un opificio di circa 250 mq., 37 macchinari ed attrezzature complementari, nonché circa 45 mila prodotti contraffatti. Nel corso dell’intervento sono stati, altresì, individuati alcuni lavoratori extraUE “in nero”, circostanza oggetto di apposita segnalazione anche ai fini dell’irrogazione della sanzione della sospensione dell’esercizio dell’attività commerciale. Il responsabile è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
La complessiva azione di servizio, svolta dalla Guardia di Finanza in sinergica collaborazione con gli Ispettorati Territoriali del Lavoro, testimonia l’attenzione e il costante presidio delle Istituzioni a contrasto del fenomeno della contraffazione e degli illeciti ad essa connessi, quali il lavoro sommerso e l’immigrazione clandestina, l’illecito smaltimento di rifiuti provenienti dalla filiera clandestina del falso, tutte condotte che alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti. Anche in questo caso gli appartenenti al Corpo e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro hanno dimostrato concretamente sia la capacità di fare sistema sia il valore aggiunto di un intervento integrato tra Amministrazioni.

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