Scafati, chiesta l’attivazione di un ambulatorio di Terapia del Dolore e cure palliative

Scafati, chiesta l’attivazione di un ambulatorio di Terapia del Dolore e cure palliative, il sindaco...

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Scafati, chiesta l’attivazione di un ambulatorio di Terapia del Dolore e cure palliative, il sindaco Salvati: “L’obiettivo è garantire un agevole accesso ai farmaci ai tanti cittadini affetti da patologie dolorose, come i pazienti oncologici”

Nella giornata di ieri, il sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati, ha annunciato di aver chiesto al direttore generale dell’Asl Salerno Mario Iervolino l’attivazione di un ambulatorio di Terapia del dolore e cure palliative all’interno dell’Ospedale Mauro Scarlato, prevedendo un’estensione del servizio attualmente attivo presso il Dea di II Livello Pagani-Nocera: “Il nostro obiettivo – spiega il primo cittadino – è garantire a tanti cittadini scafatesi, affetti da patologie dolorose, specie ai pazienti oncologici, un agevole accesso ai farmaci e a tutte quelle prestazioni che possono migliorare la loro qualità della vita. Il servizio sarebbe particolarmente importante soprattutto per quelle persone che, proprio a causa delle loro precarie condizioni di salute, hanno difficoltà a spostarsi da Scafati per raggiungere i paesi limitrofi.

Secondo quanto riferito dal primo cittadino scafatese, la proposta sarebbe stata accolta molto positivamente sia dal direttore della Terapia del dolore e cure palliative del Dea di II Livello Pagani-Nocera, dott. Italo Fabris, sia dal manager Iervolino: “Il direttore generale ci ha garantito che avvierà a breve tutte le procedure amministrative necessarie per attivare il servizio presso il nostro ospedale. Dal suo canto, il dottor Maurizio Maria D’Ambrosio, dirigente responsabile per l’ospedale di Scafati, si è reso disponibile ad individuare all’interno del presidio, nel più breve tempo possibile, un locale idoneo ad ospitare l’ambulatorio. Il riconoscimento del dolore e l’accesso ad un’adeguata terapia antalgica sono diritti fondamentali del paziente, riconosciuti da diversi interventi legislativi, in particolare la legge 38 del 15 marzo 2010. Al direttore generale dell’Asl abbiamo illustrato anche le criticità del nostro distrettosanitario, che necessita soprattutto di un intervento di ristrutturazione. Anche su tale aspetto il manager ci ha garantito la massima disponibilità.”

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