Napoli, il Consiglio Comunale rinvia l’istituzione di una commissione di tutela della salute

Napoli, il Consiglio Comunale rinvia l’istituzione di una commissione di tutela della salute Dopo la...

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Napoli, il Consiglio Comunale rinvia l’istituzione di una commissione di tutela della salute

Dopo la sospensione dei lavori, la seduta del Consiglio è ricominciata, presenti 23 consiglieri, per poi essere nuovamente sospesa per definire le modalità di svolgimento dei lavori.

Il consigliere Lanzotti (Forza Italia) è intervenuto sull’ordine dei lavori, per segnalare l’ulteriore slittamento, senza comunicazioni ufficiali, dello scorrimento delle graduatorie e delle assunzioni degli idonei al concorso Ripam.

Sull’ordine dei lavori la discussione è continuata con interventi di Moretto (Prima Napoli), Palmieri (Napoli Popolare), Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) e Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) sui punti da trattare prioritariamente, a seguito della riformulazione dell’ordine dei lavori avvenuta dopo lo scioglimento della seduta dello scorso 20 dicembre.

Il consigliere Rinaldi (Napoli in Comune a Sinistra) ha spiegato la proposta dei gruppi di maggioranza di discutere innanzitutto dei due ordini del giorno all’ordine dei lavori, poi delle delibere di proposta al Consiglio seguite da quelle di ratifica e, infine, la delibera sui debiti fuori bilancio.

Il consigliere Moretto (Prima Napoli) ha invitato a non stravolgere le decisioni della Conferenza dei Capigruppo, dichiarando, pur nelle differenze di partenza, di voler condividere la proposta per rispetto a quanti lavorano allo svolgimento della seduta e nell’interesse della città.

Il Sindaco de Magistris ha proposto che, affinché la discussione sulla verifica programmatica sia la più ampia possibile, il Consiglio dedichi ad essa un’intera giornata.

La proposta inoltrata dal consigliere Rinaldi è stata approvata all’unanimità e l’Aula ha iniziato all’esame del primo dei due ordini del giorno in elenco, a firma dei consiglieri Cecere e Bismuto (Dema) e sottoscritto da diversi gruppi consiliari. Oggetto della propostoa è l’istituzione di una commissione popolare di tutela della salute, vigilanza e verifica dei risultati della programmazione sanitaria distrettuale e  regionale in ambito cittadino e dell’area metropolitana. Il documento è stato illustrato dalla consigliera Bismuto, che ha ricordato come la proposta segue ad una visita all’ospedale Maresca e nasca dalla constatazione che i cittadini napoletani e quelli di tutta la Regione soffrono più di altri le lacune della sanità pubblica e, per questo, devono poter diventare protagonisti attivi delle scelte.

Il consigliere Cecere ha sottolineato la chiusura di tanti ospedali cittadini e la ricerca spasmodica di personale attraverso la mobilità regionale di personale per colmare i vuoti di organico.

E’ intervenuto il consigliere Arienzo (Partito Democratico) ricordando che il titolo V della Costituzione stabilisce che la competenza esclusiva in materia di sanità è della Regione. Si è detto contrario all’istituzione di tribunali del popolo, perchè esistono istituzioni preposte alla gestione della sanità e che devono rendere conto ai cittadini del proprio operato. Per questo il suo partito non voterà favorevolmente per l’odg, e chiede il voto per appello nominale.

Santoro (Misto – Fratelli d’Italia), pur condividendo lo spirito dell’ odg,  ha espresso perplessità rispetto ai poteri che dovrebbe avere questa commissione, senza correre il rischio di andare oltre le competenze comunali in materia e configurarsi come una commissione di indagine: su questo è necessario forse un ulteriore approfondimento in commissione.

Menna (Movimento 5 Stelle) ha ricordato che, in tema di salute, è necessario un ragionamento condiviso di tutte le parti politiche. Serve quindi una consulta che dia forza alle azioni dell’assessorato e raccogliere dati per poter lavorare, essendo il Comune un ente di prossimità che è più vicino ai bisogni dei cittadini.

Per Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) il rischio di questo odg è di compiere iniziative costituzionalmente sbagliate, prendendo impegni su temi non di competenza del Sindaco, pur riconoscendo la grande sensibilità dei due proponenti su un tema importantissimo. Bisognerebbe invece potenziare e recuperare il ruolo dell’osservatorio sulla salute mentale, che potrebbe diventare un osservatorio sulla salute. L’istituzione della commissione richiesta nell’odg, ha spiegato Coppeto, esporrebbe il Sindaco e la Giunta ad una iniziativa politicistica sulla quale è necessario un ulteriore approfondimento in commissione ed in riunioni ad hoc, altrimenti si sconfina in ambiti non di competenza comunale.

Sul punto è intervenuto il Sindaco, invitando a far sì che l’odg abbia effetti positivi, essendo un tema sul quale non si può non essere d’accordo. Il parere politico è favorevole, ha confermato il Sindaco, pur ravvisando alcune imperfezioni che vanno riviste. E’ un odg condiviso dall’amministrazione, ma bisogna essere chiari su cosa deve essere questa commissione, quali funzioni deve svolgere, quali contributi deve fornire al Sindaco nella sua qualità di garante della saluta pubblica. In pochi giorni, è l’impegno del Sindaco,  si dovrà far collimare il lavoro già in corso da parte della giunta, aprendosi al mondo dei protagonisti della prima linea in tema di sanità, configurando un grande osservatorio, evitando divisioni politiche e invitando tutti a ridiscuterlo nel prossimo consiglio. Va costruito insieme, e dovrà essere votato in aula da una maggioranza ampia, un segnale di non voler più essere osservatori passivi ma maggiormente partecipi.

La consigliera Bismuto ha quindi accettato di ritirare l’odg, ricordando tuttavia che sono sei mesi che questo documento aspetta di essere discusso, e ha precisato che è importante che al prossimo consiglio se ne discuta. Sulla discussione in commissione, la presidente Caniglia è intervenuta per precisare che l’odg era in calendario nella commissione Welfare lo scorso 19 dicembre,  ma non c’era il numero legale necessario alla discussione.

Si è passati quindi, con la presidenza del vice presidente Frezza, all’esame dell’ordine del giorno a firma del consigliere Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) avente ad oggetto l’assegnazione dei manufatti cimiteriali acquisiti al patrimonio comunale, con bandi di assegnazione e secondo le linee guide approvate dal Consiglio comunale. Il documento, illustrato dal suo proponente, chiede all’Amministrazione comunale di procedere nel percorso di legalità intrapreso e di mettere a bando i loculi seguendo le linee guida già approvate dal Consiglio, vigilando affinché le illegalità, che in questo ambito purtroppo si verificano spesso, non accadano più.

L’assessora al ramo Sardu ha ringraziato il consigliere Santoro per l’attenzione al tema, e ha detto di condividere il principio generale del rispetto della legalità, condividendo la proposta di dare la precedenza nei bandi a chi non ha altri loculi, mentre non condivisibile è il limite alla partecipazione al bando di familiari di imputati in processi penali legati all’illecita compravendita di manufatti cimiteriali e il riconoscimento del diritto di prelazione dei partecipanti al bando di chi abbia parenti di primo grado defunti e i cui resti mortali siano ospitati presso le strutture messe a bando, previsioni che la legge non consente, ferma restando la disponibilità già prevista di non procedere alla rimozione in attesa che che venga trovata altra collocazione ai resti mortali ospitati nei manufatti. Disponibilità, quindi, ad accogliere il documento apportando però le modifiche non condivisibili perché in contrasto con le norme vigenti. Il consigliere Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) ha invitato il consigliere Santoro a ritirare il documento per consentirne una più ampia condivisione in commissione. Il consigliere Santoro ha accolto l’invito ad ulteriori approfondimenti, chiedendo però che il documento, riformulato secondo le indicazioni dell’amministrazione, sia votato. L’odg è stato quindi approvato a maggioranza con l’astensione dei consiglieri Coccia e Coppeto. La seduta prosegue con l’esame delle delibere di proposta al Consiglio.

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