Napoli, gli chiedono il pizzo dopo l’inaugurazione: arrestati

Dopo quasi dodici ore dall’apertura la richiesta del pizzo Appena il tempo di inaugurare un...

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Dopo quasi dodici ore dall’apertura la richiesta del pizzo

Appena il tempo di inaugurare un negozio di prodotti da forno, nemmeno dodici ore, e il proprietario si è visto imporre da due camorristi una pesantissima rata del racket da pagare agli amici di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, nella canonica sequenza di Natale, Pasqua e Ferragosto.

Tre ore dopo, visto che la vittima non si era presentata davanti a nessun amico, questi due delinquenti hanno fatto irruzione nel negozio. E armati di pistola, incuranti dei terrorizzati clienti, hanno ribadito il concetto sventolando l’arma. Che invece si è precipitato dai carabinieri per denunciare quanto accaduto, per altro ripreso in HD dalle nuove telecamere di sorveglianza del negozio. E questa volta oltre alla denuncia della vittima, hanno testimoniato anche alcuni clienti presenti al momento dell’irruzione a mano a armata.
Ieri la coppia di estorsori è finita in manette. I carabinieri della caserma di Frattamaggiore, diretta dal maresciallo Marcello Montinari, hanno arrestato presso le rispettive abitazioni, Antonio Capasso, 46 anni, e Francesco Liguori, 45 anni. I militari hanno eseguito un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria, disposto dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, per concorso in estorsione e porto e detenzione illegale di arma da sparo, aggravati da metodo e finalità mafiose, in quanto ritenuti dagli inquirenti più che vicini al clan Pezzella, la cosca che controlla gli affari illeciti a nord di Napoli. E da spavaldi che erano con una pistola in mano, ai due emissari del racket quasi scappava da piangere quando sono scattate le manette. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Poggioreale, in attesa di convalida. I magistrati anti camorra hanno deciso di sottoporre a fermo i due arrestati, perché ritenuti pericolosi e capaci di commettere violenza contro le vittime.
L’episodio risale a circa un mese fa, quando il titolare del negozio che vende pane e prodotti da forno, nemmeno dodici ore dopo l’apertura dell’esercizio in via Francesco Antonio Giordano, si è visto presentare nel negozio i due estorsori che hanno imposto alla vittima la tassa della camorra, a favore degli amici di Frattamaggiore. Il negoziante avrebbe dovuto presentarsi ahli amici. Cosa che si è guardato bene dal fare, sperando fosse solo un tentativo di sondare coraggio e la disponibilità del titolare. E invece qualche ora dopo, Antonio Capasso e Francesco Liguori, armati di pistola hanno fatto irruzione nel negozio, tra i terrorizzati clienti. L’arresto dei due è scattato nell’ambito di un piano di prevenzione e contrasto al racket predisposto dal capitano Andrea Coratza, comandante della compagnia di Giugliano.

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