Napoli, drone trasporta sei telefonini all’interno del Carcere di Secondigliano

Napoli, drone trasporta sei telefonini all’interno del Carcere di Secondigliano: il quadricottero è stato intercettato...

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Napoli, drone trasporta sei telefonini all’interno del Carcere di Secondigliano: il quadricottero è stato intercettato prima che i cellulari finissero nelle disponibilità dei detenuti.

Nella serata di ieri, 27 aprile, un drone con a bordo sei telefoni cellulari, varie sim e caricabatterie è atterrato nel cortile del carcere di Secondigliano di Napoli, dove vi sono molti detenuti in alta sicurezza e legati ai clan di camorra.
L’avaria del velivolo ha permesso agli agenti della Penitenziaria di accorgersi di ciò che stava avvenendo ed il drone è stato sequestrato.

A commentare quanto avvenuto è stato il Consigliere Regionale del sole che ride Francesco Emilio Borrelli:“Dato che i colloqui all’interno delle carceri sono stati sospesi come provvedimento per evitare il diffondersi del contagio, le menti criminali si sono ingegnate per introdurre dei telefoni cellullari all’interno delle celle per poter parlare con il mondo esterno. Si tratta sicuramente di attività illecite visto che all’interno dei carceri da quando c’è l’emergenza ai detenuti vengono forniti cellulari e tablet per dialogare con i familiari.
Abbiamo assistito nei mesi scorsi a scene di violente proteste in cui alcuni detenuti e le loro famiglie hanno gridato al mondo le loro difficoltà economiche e poi invece ora dimostrano di possedere mezzi per acquistare droni e cellulari.

Dato che utilizzano questi telefoni per motivi illeciti si tratta sicuramente di colloqui che hanno finalità criminali e quindi vanno presi subito dei provvedimenti e far in modo che non vengano introdotti altri cellulari nelle carceri, i detenuti non possano avere contatti con l’esterno, soprattutto i camorristi che potrebbero impartire degli ordini ai loro sottoposti. In questo periodo storico già è gravissimo che i boss di mafia e camorra stiano andando a casa figuriamoci se possiamo tollerare che nei carceri atterrino i droni della criminalità.”

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