Interrogato dal gip del tribunale uno dei ragazzi accusato di aver aggredito Arturo il 18 dicembre

Si è svolto questa mattina davanti al gip del tribunale dei minori l’interrogatorio di garanzia...

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Si è svolto questa mattina davanti al gip del tribunale dei minori l’interrogatorio di garanzia del 15enne fermato il 24 dicembre con l’accusa di aver fatto parte del commando che ha ferito gravemente a coltellate un ragazzo di 17 anni lunedì 18 dicembre in via Foria, nel centro di Napoli. Il quindicennee, difeso dall’avvocato Emireno Valteroni, ha respinto le accuse sostenendo di trovarsi a casa, con la madre e altri parenti, il pomeriggio in cui è avvenuta l’aggressione.

I familiari del minorenne saranno sentiti nei prossimi giorni. A sostegno del proprio alibi, il 15enne – appartenente a una famiglia di incensurati che non ha alcun legame con il mondo della malavita – ha raccontato anche di essere stato attivo su Facebook mentre la vittima veniva brutalmente aggredita.

ll 15enne frequenta la scuola superiore e ha recitato nel film di prossima uscita “La paranza dei bambini”, diretto da Claudio Giovannesi: una coproduzione italo-francese realizzata dalla Palomar di Carlo Degli Esposti (la stessa del Commissario Montalbano) tratta dal libro di Roberto Saviano che racconta il mondo dei baby boss napoletani.

A suo carico il riconoscimento da parte della vittima e di un altro ragazzino, che in precedenza era stato circondato dai giovanissimi aggressori riuscendo però a fuggire. Nei confronti del 15enne la polizia ha eseguito, la vigilia di Natale, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale dei minori.

Inanto Arturo, il 17enne vittima della violenta aggressione, avrebbe riconosciuto un altro dei componenti del gruppo che due settimane fa l’ha ridotto in fin vita con trenta coltellate. Si tratta del secondo sospetto individuato dal minorenne dopo il 15enne già interrogato dai magistrati.

Questo è quanto trapela dal nuovo interrogatorio del primo indagato che si è svolto questa mattina. Il giovane, assistito dall’avvocato Emireno Valteroni, si è presentato per una seconda volta dinanzi al gip presso il tribunale dei minorenni di Napoli dopo essere stato ascoltato già sabato scorso. L’altro ragazzo, che Arturo avrebbe riconosciuto con certezza essere uno dei suoi carnefici, sarebbe tuttavia in possesso di un alibi di ferro.

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