Il Ministro dell’Istruzione Fioramonti invita i dirigenti scolastici a considerare la partecipazione alla manifestazione una assenza giustificata
Il 27 settembre manifestazione nazionale per salvare il mondo
Castellammare di Stabia – Diffondere il più possibile e con qualsiasi mezzo la circolare del Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e che riportiamo di seguito, crediamo sia un atto importante se non proprio indispensabile e doveroso.
Venerdì 27 settembre prossimo, è in programma una manifestazione pacifica, promossa su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla sensibilizzazione sul tema dei cambiamenti climatici.
Iniziativa all’interno del 3° Global Strike For Future organizzato dal Movimento Fridays For Future che ha appunto promosso una settimana di eventi, dal 20 al 27 settembre, con azioni mirate a chiedere la tutela del clima e dunque fare in modo di limitare al massimo, tutti gli effetti negativi delle attività dell’uomo.
L’auspicio è dunque di una grande mobilitazione anche nella nostra comunità, che ragazze e ragazzi di scuole di ogni ordine e grado scendano in piazza per rivendicare un futuro per un mondo diverso, per un veloce cambiamento dei modelli socio – economici diffusi.
E proprio con tale auspicio che il ministro dell’Istruzione, ha emanato una circolare attraverso la quale invita le scuole e dunque i suoi dirigenti “nella propria autonomia, possano considerare l’assenza degli studenti per la giornata del 27 motivata dalla partecipazione alla manifestazione, utilizzando le ordinarie modalità di giustificazione delle assenze adottate dalle stesse scuole”.
Ulteriore invito del Ministro ai “Collegi dei docenti sono dunque invitati a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti, stante il valore civico che la partecipazione riveste”
Una giornata dunque di protesta e formativa che deve avere momenti di discussioni e di approfondimenti futuri a tutti i livelli per tentare di salvare questo nostro pianeta.
Giovanni Mura
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