Fiume Sarno, scontro tra sindaci della zona:”Servono sforzi congiunti per estirpare il “cancro” delle nostre città”

Scontro tra i primi cittadini di Pompei e Torre Annunziata. Pietro Amitrano appoggia il progetto...

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Scontro tra i primi cittadini di Pompei e Torre Annunziata. Pietro Amitrano appoggia il progetto del Governatore De Luca sulla seconda foce del Sarno

Dopo la bella storia del progetto scritto dai bambini del Panzini “Chi ha ucciso il fiume Sarno?” raccontata ieri, scendono in campo i “grandi”; e lo fanno litigando.

Pietro Amitrano, sindaco di Pompei, nella diatriba tra il collega di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, e il Governatore, si propone come mediatore. Amitrano chiede un faccia a faccia con il collega torrese per «convincerlo» a rivedere la sua posizione contraria per poi, insieme, incontrare il presidente della Regione.

«Le guerre – dice Amitrano – non portano a nulla di buono». Con la delibera numero 144 del 13 marzo scorso emanata dalla Giunta regionale della Campania, è stata apportata una modifica sostanziale al «Grande Progetto Sarno» (che contempla anche la realizzazione di una seconda foce) accogliendo molte delle istanze portate avanti, da quasi un decennio, da associazioni, forze politiche e amministrazioni comunali.

«In particolare – spiega Paolo Persico, della “Rete Faro del Sarno” – si riducono le vasche di laminazione, si ripensa all’idea della seconda foce a Torre Annunziata, alla luce di una sistemazione e funzionalizzazione del sistema idraulico risalente ai Borbone, con il risanamento e la bonifica delle vasche a monte del Vesuvio e il ripristino dei canali, dando priorità alle azioni di dragaggio del fiume, al monitoraggio e all’accelerazione degli interventi di costruzione di fogne e collettori».

Ma il sindaco di Torre Annunziata, non ci sta: «È un grave errore parlare della seconda foce del Sarno – ha tuonato il primo cittadino oplontino – senza prima aver agito nell’ottica della depurazione del fiume. Il Comune ha lavorato di concerto con associazioni del territorio e professionisti accreditati per presentare una proposta alternativa che non prevede la seconda foce. Per quanto ci riguarda, ci opporremo con tutti i mezzi legali a nostra disposizione se tale progetto fosse portato avanti senza il nostro coinvolgimento». Amitrano invita tutti a non rinunciare al dialogo tra le parti interessate e di stabilire un programma di interventi che dia priorità alla depurazione del fiume.

«Il Sarno è il cancro delle nostre terre – sottolinea il sindaco di Pompei – un problema gigantesco, enorme, terrificante, con il quale dobbiamo fare i conti. Tutti. Magari evitando il muro contro muro e continuando a tenere aperto e vivo il confronto. La vicenda della seconda foce rischia di far deflagrare proprio quest’ultimo. Il confronto tra le parti. Istituzioni, politica, cittadini. Capiamo perfettamente la posizione del sindaco di Torre Annunziata. La seconda foce potrebbe essere anche evitabile se si riuscisse ad intervenire con adeguate vasche di espansione e un’attenta e studiata opera di dragaggio. Ma non si può negare che il progetto della Giunta Regionale è stato pensato alla luce di una sistemazione e funzionalizzazione del sistema idraulico risalente ai Borbone, con il risanamento e la bonifica delle vasche a monte del Vesuvio e il ripristino dei canali, dando priorità alle azioni di dragaggio del fiume, al monitoraggio e all’accelerazione degli interventi di costruzione di fogne e collettori. Il problema, quindi, è avere assicurazioni su questo tipo di interventi, che devono essere rigorosamente prioritari. E dopo, solo dopo, si potrà affrontare l’eventualità di una seconda foce».

L’incontro tra i due sindaci è previsto per i prossimi giorni e dall’esito si deciderà se organizzare un confronto anche con il governatore De Luca. 

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