ESCLUSIVA – Sequino, Noi con Salvini: “Castellammare e gli stabiesi prima di tutto. Terme e Fincantieri, ci diano risposte…”

Biagio Sequino, coordinatore provinciale di Noi con Salvini, interviene commentando sulla nascita della realtà politica...

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Biagio Sequino, coordinatore provinciale di Noi con Salvini, interviene commentando sulla nascita della realtà politica ed altro

Qualche giorno fa, scorrendo i quotidiani locali l’attenzione di molti cittadini stabiesi si è spostata sulla notizia della nascita di una nuova realtà politica a Castellammare , ovvero la fondazione del movimento Noi con Salvini che continua a proliferarsi a macchia d’olio al sud . La guida del partito è affidata a Giovanni Tito, indicato dal gruppo degli iscritti stabiesi e  la cui nomina è stata confermata dinanzi al coordinatore provinciale Biagio Sequino. Quest’ultimo si è espresso in merito alla nascita di questa nuova realtà all’interno del contesto stabiese, nonché per chiarificare le posizione prese in merito alla situazione critica dei migranti, in particolare anche dopo la protesta tenutasi a Napoli ieri.

Noi con Salvini oggi nasce a Castellammare, pensi ci sia un’esigenza per la nostra città di un governo di destra?

L’esigenza di Stabia sono in assoluto prima gli stabiesi. Il coordinamento provinciale si occuperà di salvaguardare i diritti dei cittadini, insieme alla loro identità, come il loro patrimonio artistico ma anche culturale, ad esempio valorizzando i prodotti locali, simbolo della nostra terra. Inoltre, per quanto riguarda la tematica lavoro, molto sentita sul territorio è la critica situazione migranti, in occasione delle vicende che riguardano il protocollo d’intesa;  è nostro dovere, attraverso i coordinamenti locali, informarci se il Comune di Castellammare è tra i 230 che hanno firmato l’accordo con il Ministero per l’inserimento anche lavorativo di questi 9.000 migranti presso gli enti concernenti i beni culturali. La domanda che più preme rivolgere alle istituzioni è se è stata prestata la stessa attenzione anche per i lavoratori delle Terme e Fincantieri. 

Giovanni Tito rappresenta Noi con Salvini a Castellammare, qual è il programma per la città?

I membri di Noi con Salvini metteranno al centro della propria agenda, anche nel programma nazionale, la questione Fincantieri e la questione Terme di Agnano. Comunicheremo direttamente al nostro leader Matteo Salvini la critica situazione che affligge anche le Terme di Castellammare . Fondamentale è ricominciare dalle nostre risorse, cercare di ripartire incentivando i settori più prolifici e rafforzare quelli invece in difficoltà. Il nostro interesse è promuovere una politica che metta al centro dell’attenzione gli italiani e solo in seguito chi scappa dalla guerra; è fondamentale un confronto con il centrosinistra stabiese per comprendere quali siano le priorità e se come Noi con Salvini al centro della loro attenzione è stata posta la città. 

Una delle piaghe che più affligge l’Italia ,da quanto è emerso anche dalle dichiarazioni del leader Salvini, sarebbe l’arrivo massivo di rifugiati, in particolare al Sud, che sempre stando alle sue parole, è diventato troppo esposto agli sbarchi e per questo strumentalizzato. Le posizioni del leader hanno fatto discutere molti che hanno criticato e cercato di demistificare le sue idee utilizzando termini sprezzanti come ” Salvini razzista”. Alla luce di tutto questo quale sarebbe la soluzione di Noi con Salvini per i migranti che occupano il nostro territorio?

Guardando attualmente i dati a disposizione, per renderci conto, Giugliano attualmente spende solo per gli immigrati presenti in Italia circa 5 miliardi. L’idea è quella di aiutare solo coloro che scappano dagli stati in guerra e che hanno lo status di rifugiato politico; in Italia l’anno scorso su 180mila immigrati solo il 5% ha avuto il riconoscimento dell’asilo politico, il restante 30% ha sanato la situazione di clandestinità perché hanno avuto il permesso di soggiorno di lungo periodo; questo 30% ad oggi è all’interno di centri dove godere di vitto e alloggio, mentre per il restante 30%  non c’è stata chiarezza poiché non sono stati censiti e tantomeno identificati e sono cittadini fantasma sul territorio nazionale. Noi con Salvini dice no a questa situazione di ambiguità e poca chiarezza; gli italiani spendono soldi per chi non ha dritti di essere sul territorio, l’aiuto umanitario c’è e ci deve essere, ma per chi non vive le condizioni indicate precedentemente, l’ausilio arriverà nel proprio paese d’origine. Il problema dello sbarco è risolvibile costruendo una “barriera navale” nel Mediterraneo che serva a monitorare l’entrata dei clandestini: chi arriva verrà soccorso perché non si vedano più scene del terrore, come morti in mare, soprattutto se donne o bambini, ma per l’entrata in Italia verrà fatto un controllo per verificare se effettivamente c’è il diritto di asilo politico. Chi non ha il diritto torna nel proprio paese d’origine, senza alcuna mediazione o sconto; la legge va rispettata da tutti, ma come recita lo slogan efficace del partito, la nostra idea si traduce in”prima gli italiani” sempre, cautelare i loro diritti per noi è un dovere assoluto. 

a cura di Annalibera Di Martino

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