Emergenza Coronavirus: De Luca chiarisce su attività pasticceria

Emergenza Coronavirus: De Luca chiarisce, con un comunicato rilasciato nella serata di ieri, sulla questione...

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Emergenza Coronavirus: De Luca chiarisce, con un comunicato rilasciato nella serata di ieri, sulla questione delle attività di pasticceria.

Emergenza Coronavirus: De Luca chiarisce su attività pasticceria

Emergenza Coronavirus: De Luca chiarisce, con un comunicato rilasciato nella serata di ieri, sulla questione delle attività di pasticceria.

Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a seguito delle continue segnalazioni di attività dei laboratori di pasticceria e prodotti dolciari, ha ritenuto opportuno rilasciare un comunicato con ulteriori specifiche.

Considerando che continuano a verificarsi assembramenti di persone e mobilità incontrollata, si rende necessario chiarire ulteriormente che sono sospese le attività e i servizi di ristorazione, fra cui i pub, i bar, le gastronomie, i ristoranti, le pizzerie, le gelaterie, le pasticcerie anche con riferimento a consegne a domicilio.

La sospensione riguarda anche le vendite online e le attività dei laboratori di pasticceria, che quindi non possono rimanere aperti.

Il Presidente della Regione De Luca durante il rilascio di alcune dichiarazioni, ha invitato i cittadini a cimentarsi in cucina, rimanendo nelle proprie case… Tralasciando le prove di assaggio ai primi tentativi, per poi tentare la fortuna con i successivi, all’insegna del principio “sbagliando si impara”…

Al di là del sorriso che queste battute possono strappare, è grave dover ricordare che è necessario vietare il prosieguo delle attività suddette.

Non bisogna dimenticare, che siamo ancora in fase delicata, ci sono stati morti, il personale sanitario e le Forze Armate certo non trascorrono le loro giornate alle macchinette del caffè per “prendersi una pausa”.

E’ da egoisti pretendere di voler soddisfare le papille gustative ad ogni costo.

Per gli esercenti delle suddette attività, certo è un duro colpo.

E’ molto importante però tenere a mente che non si può rischiare di diventare diffusori di virus, il sacrificio dei titolari è senz’altro enorme, si può immaginare che chiudere queste attività, per molti significa non avere i soldi per la spesa, per mangiare, per vivere.

Fortunatamente, i comuni stanno provvedendo ad elargire fondi per colmare questo “vuoto”.

Speriamo che la burocrazia non soffochi in tempistiche millenarie.

 

Stéphanie Esposito

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