Il comitato QUARTIERI UNITI stabiesi ci scrive e denuncia: amianto in Via Schito

L’amianto, iIn natura è un materiale molto comune e la sua resistenza al calore unita...

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L’amianto, iIn natura è un materiale molto comune e la sua resistenza al calore unita alla sua struttura fibrosa lo hanno reso adatto come materiale per indumenti e tessuti da arredamento a prova di fuoco: Purtroppo poi è stata accertata anche la sua nocività per la salute e questo ha portato a vietarne l’uso in molti paesi dove si è quindi creato anche il grave e delicato problema della bonifica. Delicato perché si è accertato che l’amianto tende a rilasciare piccole particelle di polveri che, se respirate, possono causare gravi patologie, l’asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura (ovvero il mesotelioma pleurico), e il carcinoma polmonare.

E’ per questo che il ritrovamento di “sverisamenti”, o comunque di abbandono, di materiali in qualsiasi forma o formato che sia composto di amianto, crea subito allarme nei cittadini e costituisce reato per chi ne effettua lo scarico e l’abbandono.

Uno di questi “scarichi di materiale d’amianto” illeciti è stato notato e denunciato da tempo, gennaio 2017, alle autorità competenti ma, ad oggi, sembra che in via Schito permangano ancora sacchi anonimi contenenti il pericoloso materiale e lì scaricati (abbandonati) ormai da mesi.

Questo è il quanto torna a denunciare il Comitato stabiese “Quartieri Uniti” che, nel farlo, scrive anche a noi quanto, a seguire, pubblichiamo

Lettera al Direttore

Come ormai è già noto, l’amianto depositato mesi e mesi fa da ignoti in via Schito continua a giacere sul lato della carreggiata, minacciando la salute dei passanti e degli abitanti della zona.

Dopo numerosissime segnalazioni agli Uffici competenti, puntualmente inascoltate, abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica competente nel quale abbiamo chiesto di individuare i responsabili che, depositando il materiale cancerogeno, hanno messo in grave pericolo un intero quartiere.

Non solo: poiché appare ovvio l’imminente pericolo per la salute dei cittadini, abbiamo richiesto all’Autorità inquirente di individuare altresì gli eventuali responsabili della mancata rimozione dell’amianto dal ciglio stradale, che tuttora versa in uno stato tale da rendere nocivamente agevole il contatto tra lo stesso e i passanti.

Abbiamo atteso invano per troppi mesi l’intervento degli Uffici cittadini e troppe sono state le segnalazioni all’Amministrazione comunale, senza mai ottenere quanto richiesto: desso vogliamo i nomi dei responsabili di tale scempio, che da mesi offende e stupra la dignità di tutti gli stabiesi.

Ovviamente, il problema in questione costituisce solo un piccolo tassello rispetto al generale stato di abbandono della periferia nord di Castellammare di Stabia; condizione che non sembra preoccupare l’Amministrazione comunale né tantomeno coloro i quali rappresentano sia le Istituzioni cittadine sia i quartieri nei quali vivono.

Le promesse sono state tante e tante sono state le richieste da parte del nostro Comitato, ma le condizioni della nostra zona restano tristemente immutate, degenerando addirittura sotto alcuni aspetti.

Tutto ciò va gravemente a rimarcare le storiche differenze di trattamento tra il centro e la periferia; differenze che da circa un anno paiono sempre più marcate. La netta e tangibile disparità, sta inevitabilmente generando un comprensibile stato di malessere sociale tra una parte della città che, alla pari delle altre zone, contribuisce senza sconti alle casse comunali.

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