Castellammare, Di Martino chiama a raccolta i sostenitori: “Credere in una Castellammare solidale”

Andrea di Martino sui problemi che affliggono la città: “Credere in una Castellammare solidale. Sono...

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Andrea di Martino sui problemi che affliggono la città: “Credere in una Castellammare solidale. Sono temi importanti perchè toccano la vita delle persone”

Nella mia squadra ci sono tante persone quotidianamente impegnate in associazioni operanti nel terzo settore e nelle parrocchie. Il volontariato e le associazioni di Castellammare sono soggetti fondamentali per gestire il Sociale ed è mia ferma intenzione valorizzare questa risorsa. La cosa che ritengo importante è il riuscire a mettere in rete le associazioni con l’Amministrazione perché il loro contributo sia il più efficace possibile.” Così – tramite una nota diffusa alla stampa – ha dichiarato Andrea di Martino, uno dei due candidati passati al secondo turno delle elezioni Amministrative a Castellammare di Stabia. 
“Voglio che ognuno possa svolgere il proprio servizio nella condizione migliore e in un’azione coordinata per essere il più utili possibili alla comunità. Le attività che svolgono sono preziose da sempre e nel corso degli anni il mondo del volontariato della nostra città ha acquisito enorme esperienza e competenza. La mia idea è quella di fare rete su temi specifici quali i servizi ai disabili, agli anziani, interventi socio – sanitari, il sostegno per le politiche ai migranti, la carità, le famiglie in difficoltà, la violenza sulle donne, le dipendenze, il disagio giovanile. Sono temi importanti perché toccano la vita delle persone. Il lavoro delle parrocchie e delle associazioni del terzo settore è un volontariato di valore, reale e visibile a tutti, e rappresenta oggi un tessuto importante che dà significative risposte ai diversi bisogni della popolazione. Cooperare e lavorare in rete per il bene comune può dare risposte concrete ai disagi quotidiani di tante famiglie, anche quelle considerate “normali” e di cui nessuno si fa carico, migliorando la qualità della vita del nucleo in difficoltà, valorizzandone le potenzialità e contrastando “l’anonimia dell’abitare” che, purtroppo, riguarda molte famiglie e diverse categorie di cittadini “fragili”. Dialogando con le associazioni e le parrocchie ho ascoltato proposte meravigliose e sono convinto che insieme possiamo favorire uno stile di vita “solidale”, che costituisce per il futuro il fondamento della nostra società chiamata a confrontarsi con vari problemi, a livello sociale, economico, culturale, religioso, razziale, considerandola come occasione di solidarietà e condivisione. Insieme è possibile
”.

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