Castellammare, Cimmino: “Se ci sono medici del San Leonardo contagiati, probabilmente qualcosa è andato storto”

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Castellammare, Cimmino: “Se ci sono medici del San Leonardo contagiati, probabilmente qualcosa è andato storto”

Ieri il Sindaco Gaetano Cimmino è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”, nella versione #IORESTOACASA. Il Primo Cittadino ha voluto ricordare un grande uomo, che ci ha lasciati pochi giorni fà, proprio a causa del coronavirus, Giovanni Tommasino:

“Giovanni ha dato tanto al nostro territorio ed è stata una persona che dal primo giorno si è interessato in prima linea all’emergenza che stiamo vivendo. E’ andato via un pezzo importante di Castellammare,  che ha dato tanto alla città anche a livello politico. Una persona stimata in tutti gli ambienti, ho grandi ricordi di lui; l’ho sentito pochi giorni prima che lo ricoverassero a Sorrento e sono in ottimi rapporti con la famiglia. Purtroppo facciamo i conti con questa emergenza e le persone dovrebbero capire che la difficoltà è reale. Inoltre quando Giovanni ha svolto il ruolo di Assessore presso il nostro Comune, ha messo sempre sul primo piano l’interesse dei cittadini, per non parlare della lotta alla camorra, e in cui ha perso anche un fratello, nel lontano 2008/ 2009.”

Non e mancata da parte del Sindaco di porre l’attenzione sulla vicenda che vede coinvolto l’Ospedale San Leonardo e che riguarda la positività al virus di diversi medici ed infemrieri:

“Dobbiamo capire e dire la verità su dove siamo partiti: le strutture sanitarie della campania facevano acqua da tutte le parti, poichè negli anni non sono stati fatti gli interventi dovuti, carenza di personale e macchinari. Se poi dobbiamo parlare dell’emergenza a cui hanno dovuto far fronte, senza le dovute precauzione, possiamo capire come mai le strutture sanitaria ad oggi sono al collasso. se parliamo nello specifico del nostro ospedale, parliamo di una struttura pubblica che accoglie la cittadinanza intera e anche limitrofa. Nasce l’emergenza quando gli operatori non si sottraggono e quindi si parte con il far fronte all’emergenza, c’è stata una sinergia iniziale tra tutte le Istituzioni, infatti è stato uno dei primi ospedali in cui è stato istituito il pre – triage. Poi sono arrivate sollecitazione da parte dei Sindacati, i quali lamentavano una situazione di forte emergenza, e unito a tutto quello che è successo all’interno dell’ospedale in una situazione non chiara, mi riferisco all’episodio all’interno del reparto di ginecologia, ha fatto crescere l’ansia e la tensione.. soprattutto se alcuni operatori sanitari tra medici e infermieri sono stati contagiati: le persone che vedono l’ospedale come un luogo di salvezza, iniziano a temere il peggio. In Via Salvador Allende, c’è più di due/tre persone infette e anche decedute. Oggi dare la colpa a qualcuno non è cosa giusta, il nostro ospedale vive un momento di difficoltà perchè se ci sono medici che sono stati contagiati, probabilmente c’è stato qualcosa che non va e nè il Dottore Muto deve diventare il capro espiatorio di questa condizione.”

 

 

 

 

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