Salute, sindrome dell’ occhio secco: un aiuto dalla luce pulsata

Il 13 gennaio a Milano, in occasione del congresso scientifico sulla sindrome dell’ occhio secco,  il...

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Il 13 gennaio a Milano, in occasione del congresso scientifico sulla sindrome dell’ occhio secco,  il dottor Edoardo Ligabue del CDI, presenta dati attività clinica.

Bruciore, sensazione della presenza di un corpo estraneo, senso di secchezza, difficoltà ad aprire gli occhi appena svegli e, talvolta, appannamento, riduzione dell’acutezza visiva e importante fastidio alla luce. Sono i sintomi più comuni della sindrome da occhio secco, un’alterazione qualitativa o quantitativa del film lacrimale che causa danni alla superficie oculare, di cui soffre circa il 20% della popolazione mondiale.

Quando l’utilizzo del collirio non è sufficiente a causa di un’alterazione dello stato lipidico, generalmente dovuto all’invecchiamento, l’aiuto arriva dalla terapia con luce pulsata. Il 13 gennaio a Milano, in occasione del congresso scientifico ‘Film lacrimale: nuovi trend diagnostici e terapeutici’ il dottor Edoardo Ligabue, coordinatore del team oculistico al Centro Diagnostico Italiano, presenterà i dati dell’attività clinica svolta in circa 18 mesi di attività presso il CDI dove sono stati effettuati oltre 300 trattamenti con l’utilizzo della luce pulsata: l’88% dei pazienti ha ottenuto un miglioramento soggettivo e, nel 48% dei casi, i pazienti sono rientrati nei parametri di normalità e spesso non richiedono più l’utilizzo di lacrime artificiali.

L’utilizzo prolungato di smartphone, pc e tablet, lo stare in spazi chiusi e con aria condizionata, l’invecchiamento, l’assunzione di farmaci ed alcune patologie sistemiche sono alcune delle cause più probabili di questa sindrome. La diagnosi – spiega il CDI – si avvale della valutazione clinica e di alcuni test specifici indicatori della presenza di uno stato di alterazione dell’omeostasi lacrimale, come ad esempio l’Osmolarità lacrimale e il Non Invasive Break Up Time (NiBUT). In generale la secchezza oculare è associata a un’affezione del film lacrimale derivante da una produzione insufficiente di lacrime o da un eccesso di evaporazione di queste ultime (forma evaporativa). Per garantire un migliore comfort al paziente e ridare sollievo all’occhio si ricorre spesso, su consiglio medico, all’utilizzo dell’acido ialuronico cross linkato, un collirio capace di irrobustire e strutturare la lacrima generando sollievo all’occhio di 4/6 volte superiore ai tradizionali colliri in uso.

La terapia con luce pulsata, – prosegue il CDI – utilizzata quando l’uso del collirio non è sufficiente, cerca di rimettere correttamente in funzione le ghiandole di Meibomio, responsabili della produzione del film lacrimale, lavorando a monte del problema, quindi ripristinandone una corretta qualità e quantità. Grazie all’apparecchio E-EYE, generatore di luce pulsata policromatica, vengono prodotte sequenze di impulsi luminosi perfettamente calibrate e omogenee, applicate nell’area della palpebra inferiore e laterale. Il trattamento a luce pulsata non ha alcun effetto collaterale. L’efficacia – conclude il Centro – è molto elevata su tutte le forme di disfunzione delle ghiandole di Meibomio responsabili dell’occhio secco evaporativo.

vivicenyto.it/Salute

 askanews

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