Consiglio di Stato: legittimo obbligo vaccinazioni per accesso all’asilo

A schierarsi al fianco del Comune di Trieste per la radiazione del Dott. Roberto Gava è...

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A schierarsi al fianco del Comune di Trieste per la radiazione del Dott. Roberto Gava è il Consiglio di Stato, che oggi ha definito pienamente legittimo l’obbligo di vaccinazione previsto quale requisito per l’accesso ai nidi e alle scuole dell’infanzia comunali e convenzionate. E ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata da due famiglie contro la sentenza 20/2017 con cui il Tar Friuli Venezia Giulia aveva confermato la validità della delibera del Consiglio comunale che ha introdotto l’obbligo delle vaccinazioni per l’accesso ai servizi educativi comunali da 0 a 6 anni (nido, scuola materna, spazi gioco, servizi integrativi, sperimentali e ricreativi).

Ordinanza Cds 1662/2017

L’obbligo contestato da alcuni genitori
La legittimità dell’obbligo di vaccinazione – spiega una nota diffusa da Palazzo Spada – «era stata contestata da alcuni genitori sulla base del cosiddetto principio di precauzione, non avendo avuto dalle autorità sanitarie una completa informazione sul rapporto costi/benefici delle vaccinazioni (inclusa la possibilità di eseguire preventivi accertamenti sanitari per poter escludere il rischio di reazioni avverse). Con l’ordinanza 1662 il supremo organo della Giustizia amministrativa ha rigettato la domanda cautelare delle famiglie ricorrenti evidenziando come «l’obbligo di vaccinazione, oltre ad essere coerente con il sistema normativo generale in materia sanitaria e con le esigenze di profilassi imposte dai cambiamenti in atto (minore copertura vaccinale in Europa e aumento dell’esposizione al contatto con soggetti provenienti da Paesi in cui anche malattie debellate in Europa sono ancora presenti), non si ponga in conflitto con i principi di precauzione e proporzionalità».

«In questo caso principio di precauzione opera a tutela della salute pubblica»
In particolare, nell’ordinanza, pronunciata in sede cautelare, si rileva come nel caso specifico il principio di precauzione – «secondo cui in presenza di un’alternativa che presenti un rischio per la salute umana non dimostrato ma neppure smentito dal sapere scientifico, il decisore pubblico deve optare per la soluzione che neutralizzi o minimizzi il rischio – opera «a tutela della salute pubblica ed in particolare della comunità in età prescolare, prevalendo sulle prerogative sottese alla responsabilità genitoriale».

ilsole24ore/Consiglio di Stato: legittimo obbligo per accesso all’asilo (Vittorio Nuti)

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