Cosa c’è dopo la morte? Cosa ci aspetta dopo la morte?

Sono due domande molto ricorrenti nella vita di ognuno di noi. Sappiamo molto su come si giunge...

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Sono due domande molto ricorrenti nella vita di ognuno di noi. Sappiamo molto su come si giunge alla morte, ma sono molte le questioni insolute che riguardano il momento del decesso e l’esperienza conosciuta delle persone dichiarate ‘Clinicamente morte’.

Complice una caviglia rotta dopo una brutta caduta sulla neve, costretto ad un riposo forzato, mi sono dato alla lettura del celebre libro di Raymod Moody ‘La vita oltre la vita e nuove ipotesi’.

L’autore ha studiato Filosofia all’Università della Virginia dove si è laureato nel 1967 e ha pubblicato testi e raccolto informazioni e testimonianze sulle esperienze ai confini della morte note anche come ”NDE” (acronimo  dell’espressione inglese ”Near Death Experience”).

Il testo, del 1975, pubblicato in Italia nel 1977, ha venduto 20 milioni di copie in tutto il mondo ed è un lavoro di analisi che dimostrerebbe l’esistenza una vita oltre la morte. La ricerca è stata condotta su circa 150 persone che hanno raccontato la propria esperienza pre-morte.

Secondo l’autore, quindici sono gli elementi comuni che permetterebbero di tracciare la ricostruzione teorica dell’esperienza della morte:

Ineffabilità: l’esperienza vissuta risulta così diversa dalle esperienze comunemente vissute che esiste una difficoltà linguistica nell’esprimerla

Ascolto della notizia: molte persone hanno detto di aver sentito qualcun altro dichiararle morte

Senso di pace e di quiete: molti descrivono sensazioni estremamente piacevoli durante lo stato di pre-morte

Il suono: in molti casi si parla di inconsuete sensazioni uditive al momento della morte, non necessariamente piacevoli

La galleria buia: spesso si parla della sensazione di percorrere uno spazio buio e angusto

L’abbandono del corpo: il morente si troverebbe ad osservare il proprio corpo essendone fuori

L’incontro con altri: molti hanno detto che mentre morivano hanno avvertito la presenza di altri esseri conosciuti e già morti

L’essere di luce: tutti parlano, in modi differenti, della presenza di una luce chiarissima

L’esame della propria vita: spesso si presenta al morente una panoramica veloce di tutti i momenti più salienti della vita

Il confine: tutti parlano di una linea di confine come un corso d’acqua, una siepe o una porta da attraversare

Il ritorno: ovviamente tutti parlano di un ritorno al corpo e alla vita conosciuta

Il racconto dell’esperienza: tutti parlano di un’esperienza molte reale e definita nei dettagli

Conseguenze: nessuno ha ritenuto opportuno fare proseliti e tentare di convincere gli altri della realtà conosciuta o di condividerla con altri

Nuovi modi di concepire la morte: l’esperienza di pre-morte influenza profondamente l’atteggiamento nei confronti della morte fisica

Testimonianze: esisterebbero prove della realtà pre-morte desumibile dalle testimonianze di chi ha raccontato queste esperienze che collimano per molti aspetti.

Sono molto emotivamente legato a questo libro sia per il tema che tratta e sia perché è l’ultimo che è stato letto da una persona a me molto cara che è improvvisamente passata a miglior vita leggendo questo libro.

  • Raccomando di approfondire questi argomenti a tutte le persone che hanno una mente molto aperta e hanno il coraggio di avvicinarsi ad argomenti delicati che comunque ci riguardano molto da vicino.

Luigi Barbetta

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