Seconda giornata Olimpiadi di Rio: grande flop del nuoto ma, ad ora, non male: 7 medaglie

La seconda giornata Olimpiadi di Rio regala all’Italia una pioggia di medaglie ed euro: gli...

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La seconda giornata Olimpiadi di Rio regala all’Italia una pioggia di medaglie ed euro: gli azzurri conquistano due ori nel judo e nel fioretto, con Fabio Basile e Daniele Garozzo (300.000 euro). Si tratta delle vittorie numero 200 e 201 dell’Italia olimpica. Odette Giuffrida è argento nel judo 52 kg, Tania Cagnotto e Francesca Dallapé conquistano l’argento nei tuffi sincro da 3 metri (225.000 euro), Elisa Longo Borghini è medaglia di bronzo nella prova in linea del ciclismo femminile e Gabriele Detti – 400 sl maschile – (100.000 euro) e, tutti insieme, portano a casa 625.000 meritati euro.

Ma vediamo ora come ha vissuto e sintetizzata la giornata la Stampa di oggi:

Olimpiadi, secondo giorno – Due ori da judo e fioretto: Basile e Garozzo campioni. Argento Cagnotto-Dallapé

Pioggia di medaglie per l’italia: argento per la Giuffrida sul tatami, bronzo nel ciclismo per Longo Borghini. Delusione per Jessica Rossi (tiro a volo). Djokovic eliminato al primo turno

La prima giornata delle Olimpiadi ha regalato all’Italia una medaglia d’argento (con Rossella Fiamingo nella spada) e un bronzo (con Gabriele Detti nei 400 stile di nuoto). Oggi è stata una giornata memorabile: è arrivato l’oro numero 200 con Basile (judo). Nel fioretto, poi, Garozzo ha vinto la finale portando a 201 i successi azzurri nella storia delle Olimpiadi.

Tennis, Djokovic in lacrime eliminato da Del Potro  

Nole Djokovic, uno degli uomini simbolo di Rio 2016, in lacrime saluta già i Giochi. Il big dei big inciampa in un big ritrovato all’improvviso, che gioca la partita della (nuova) vita: Juan Martin Del Potro. L’ex predestinato argentino, diventato “gigante d’argilla” per la marea di infortuni che ne hanno segnato la carriera, compreso l’ultimo anno con due manciate di tornei giocati. Ma che all’Olimpiade brasiliana ha trovato subito la gara perfetta. In una bolgia, sorta di Maracanà tennistico in cui i verdeoro sono tutti per il serbo ma gli albicelesti si fanno sentire stile Bombonera, Del Potro firma la sua impresa. Miracoli delle Olimpiadi.

 DelPo finisce per conquistare con questa prodezza anche fette di pubblico prima ostile. Mentre il grande Djokovic, uno dei campioni più acclamati finora a Rio de Janeiro, esce mestamente dal campo. Aveva provato a riprendere il match, con la sua classe e la sua sfrontatezza. Ma l’avversario era in serata da dei dell’Olimpo: doppio 7-6 a favore del sudamericano. Nole non regge e lascia il campo, ma anche il torneo olimpico, in un pianto a dirotto.

L’ascensore di Del Potro è tornato a salire in cielo. E all’Olimpiade gli tocca partire dal piano più alto, sfidando Djokovic. C’è di peggio? Ad esempio, avvicinarsi al match rimanendo bloccato per 40’ in un ascensore del Villaggio Olimpico, a causa di un blackout elettrico. Il vincitore degli Us Open 2009 è stato liberato dai suoi connazionali della Seleccion di pallamano, soprannominati i “Gladiatori”, e Delpo è andato nell’arena a sfidare il numero 1 del mondo. Ritrovandosi magicamente fenomeno, giocando un tennis osè. Facendo piangere anche Nole. (Mauro Casaccia)

 Boxe, il breve viaggio di Manfredonia nel Paese in cui è nato  

Rio de Janeiro. Dove è nato, non è sembrato lui. Destino beffardo per Valentino Manfredonia, il mediomassimo che aveva grandi sogni di gloria all’Olimpiade brasiliana, lui nato a Recife 24 anni fa ma dopo pochi mesi adottato da una famiglia di Napoli. Sconfitto già all’esordio dal tutt’altro che irresistibile bielorusso Dauhliavets. Il viaggio alle origini, in Brasile dove non era mai tornato, non poteva essere più breve e deludente.

L’azzurro è sembrato fin dalle prime battute del match spento psicologicamente, come se le troppe attese e i troppi desideri lo avessero infine scaricato. Lui che fa boxe di ballo e puntura, si è concesso invece alle legate e al pugilato di contatto di Dauhliavets, avversario decisamente sotto il livello di “O Taison do Vesuvio”. Il quale, però, è stato lento e impacciato, irriconoscibile. Almeno fino a metà del secondo round, quando l’italo-brasiliano si è scrollato di dosso i demoni e, nonostante una leggera ferita a un sopracciglio, ha cominciato a mettere in pratica la sua boxe di movimento. Tardi. L’ultima ripresa dominata, con buoni colpi portati, non è bastata per la rimonta. I giudici danno la vittoria per 2-1 a Dauhliavets (28-29, 29-28, 30-27).

Seconda eliminazione per l’ItalBoxe, dunque, dopo quella di Cappai. Finora l’unico a qualificarsi per il turno successivo è stato il pro Tommasone. Oggi l’esordio di Clemente Russo nei massimi, contro il tunisino Chektami. E sale sul ring anche un altro medagliato di Londra, Vincenzo Mangiacapre, che affronta il messicano Romero. (Mauro Casaccia)

 Garozzo, fioretto d’oro 

Daniele Garozzo ha vinto l’oro del fioretto individuale, battendo in finale lo statunitense Alexander Massalas. Per l’Italia è il secondo oro alle Olimpiadi di Rio 2016, dopo quello del judoka Fabio Basile vinto pochi minuti prima che il fiorettista azzurro scendesse in pedana

AFP

Judo, oro di Basile 

Nel judo Basile regala l’oro numero 200 nella storia olimpica italiana. L’azzurro ha battuto il coreano Baul An nella finale nella categoria 66 kg.

REUTERS

Judo, argento per la Giuffrida 

Odette Giuffrida è argento nel judo 52 kg. L’azzurra ha perso in finale per l’oro contro la kosovara Kelmendi Majlinda.

ANSA

Arco: niente bronzo per le azzurre 

Dopo l’occasione sprecata in extremis nella semifinale contro la Russia, l’Italia femminile del’arco perde anche la finalina contro Taipei: 5-3 e quarto posto. Che è comunque meglio di quel che hanno fatto ieri gli uomini, eliminati nei quarti.

Argento per Cagnotto-Dallapé  

Tania Cagnotto sfata la “maledizione olimpica”. In coppia con Francesca Dallapé ha conquistato la medaglia d’argento nei tuffi. La gara del sincro da 3 metri è stata vinta dalla coppia cinese Shi-Wu.

Judo, Basile per l’oro 

Fabio Basile è in finale per l’oro nel judo 66 chilogrammi. L’azzurro in semifinale ha battuto lo sloveno Adrian Gomboc e ora affronterà il coreano An Baul.

Arco: harakiri Italia, la finale sfuma all’ultimo set 

Peccato, azzurre dell’arco. Conducevano la semifinale contro la Russia per 3-1 ma hanno poi perso gli ultimi due set: 50-52 il terzo che ha portato sul 3-3 e con un 49-52 dai risvolti clamorosi il quarto del ko. Nel parziale decisivo le russe hanno tirato male le ultime tre frecce su sei, arrivando a 52, con l’Italia già a 28 dopo la prima volée. Sarebbero bastati 25 punti per volare in finale contro le terribile sudcoreane e invece Guendalina Sartori, la più esperta del gruppo completato da Boari e Mandia, ha fatto un incredibile 3, pregiudicando tutto. Resta la chance del bronzo, da giocarsi con Taipei.

Ciclismo, Longo Borghini di bronzo 

Elisa Longo Borghini ha conquistato il bronzo nella prova in linea del ciclismo femminile. Oro all’olandese Anna Van der Breggen, argento alla svedese Emma Johansson

AFP

Fioretto, Garozzo per l’oro  

Battendo il russo Timur Safin (15-8), Daniele Garozzo si è assicurato una medaglia nel fioretto. L’azzurro, alla prima Olimpiade, si giocherà l’oro nella finalissima.

AFP

Judo, Giuffrida in finale 

Odette Giuffrida è in finale nel judo 52 kg. L’italiana ha sconfitto in semifinale la cinese Yingnan Ma. Un’altra medaglia assicurata, dunque, per l’Italia. Per il titolo olimpico la judoka italiana sfiderà la kosovara Majlinda Kelmendi, che nell’altra semifinale ha eliminato la giapponese Misato Nakamura.

REUTERS

Beach volley: Nicolai-Lupo ko all’esordio 

Dopo la gran partenza di ieri per Ranghieri-Carambula, l’altra coppia azzurra del beach volley maschile ha cominciato male: 1-2 contro i messicani Virgen-Ontiveros, nonostante il primo set vinto con autorità.

 Arco: battuta la Cina, azzurre in semifinale

Battendo 5-3 la Cina nei quarti le azzurre del tiro con l’arco si sono qualificate per le semifinali. Affronteranno la Russia che, dopo il 4-4 dei set regolamentari, ha sconfitto allo spareggio l’India.

 Tiro a volo, delusione Rossi 

Svanisce il sogno di Jessica Rossi di replicare l’oro di Londra 2012. L’emiliana è stata eliminata nella semifinale del tiro al volo femminile ai Giochi di Rio concludendo con il sesto punteggio. Nella finale a sei l’azzurra ha mancato cinque piattelli su quindici non riuscendo così ad accedere ad una delle due finali, quella per l’oro e l’argento e quella per il bronzo.

Arco: le azzurre nei quarti 

Tutto facile per le azzurre dell’arco nell’ottavo contro il Brasile. Sartori, Boari e Mandia hanno battuto 6-0 le padrone di casa e nei quarti sfideranno la ben più tosta Cina. (r.c.)

Tiro a volo: Jessica Rossi difende il titolo dalle ore 20 

Comincia alle 20 italiane la finale a sei del trap del tiro a volo, tutta diversa da quella che abbiamo visto in occasione dell’oro di Londra dell’emiliana. I punteggi ottenuti nei 75 piattelli delle qualifiche vengono azzerati e bisogna colpirne altri 15. Le prime due disputeranno poi la finale per l’oro, terza e quarta quella per il bronzo. Così nella prima fase, molto condizionata del vento: 70 Scanlan (Australia); 69 Rossi e Galvez (Spagna); 68 Cogdell (Usa), Rooney (N. Zelanda); 67 Skinner (Australia), dopo spareggio con la canadese Meyer. (r.c.)

 Judo, Basile e Giuffrida in semifinale 

E’ grande Italia nel judo. Sia Fabio Basile (66kg uomini) che Odette Giuffrida (52kg) si qualificano per le semifinali. Il primo batte il moongolo Davaadorj per “ippon” mentre la seconda ha la meglio sulla rumena Chitu per yuko.

AFP

Tiro a volo, finale a 6 per Jessica Rossi  

L’azzurra Jessica Rossi, campionessa olimpica in carica, si è qualificata per la finale a sei della gara di Fossa donne. Con il punteggio di 69/75, ha chiuso al secondo posto le serie di qualificazione, preceduta soltanto dall’australiana Laetisha Scanlan (70/75). Ora le tiratrici ripartiranno da zero, a eliminazione diretta, fino al “medal match” per l’oro e l’argento.

Scherma e judo cominciano bene 

Parte bene la giornata azzurra nelle arene carioca, fra scherma e judo. Nel girone dei 32 del fioretto individuale avanzano tutti e tre gli italiani: Avola è implacabile con il messicano Gomez (15-5), Daniele Garozzo fatica poco di più con l’egiziano Tarek, mentre il match più difficile è quello di Cassarà con Cadot: teso, sul filo, fino al 14-14. La stoccata decisiva è azzurra, dopo snervante attesa del consulto video. Cassarà consola il francese, disperato, e approda ai quarti con gli altri.

All’Arena Carioca 2 c’è il judo, con Basile protagonista di un bell’ippon per liberarsi del tedesco Seidl e prosegue nella sua avventura nella categoria 66 chilogrammi.

Nuoto, Mack the knife, il vendicatore del doping 

È nato un nuovo super eroe in piscina, ma è di quelli contemporanei, difficili da interpretare e impossibili da prevedere. Mack Horton, oro nei 400 stile libero e temerario paladino dell’antidoping. Ha battutto Sun Yang nella gara in cui Paltrinieri è arrivato terzo e gli ha stretto la mano sul podio, con una morsa formale che ha bloccato il più amichevole scambio cestistico accennato dal cinese. Poi si è aggiustato gli occhiali a montatura gigante, “very melbournian”, si è presentato in conferenza stampa e ha risposto alle tante domande degli asiatici che ancora oggi gli twittano rappresaglia.

Yang nel 2014 ha scontato tre mesi di squalifica retroattiva senza che nessuno ne sapesse nulla. Positività che lui ha motivato con un medicinale, ma i suoi spostamenti non sono mai molto chiari. Qui, prima della sfida nei 400 Yang e Horton si sono provocati in allenamento. Yang ha schizzato Horton: la Cina dice per gioco, l’Australia dice per beffa. Horton ha accelerato, Yang gli è andato sotto e via: ad alzare acqua per aprire la contesa. In gara uguale, ma Yang, campione in carica, ha perso e si è sciolto in lacrime. I pianti olimpici fanno sempre presa, solo che lui ne ha commossi pochi. Horton lo ha superato, gli ha strappato l’oro con gusto, poi, seduto proprio vicino a lui, senza guardarlo, ha detto: “Niente di personale, ma non mi piacciono gli ex dopati”. Chiaro, diretto, aperto. L’aria è cambiata, se gli atleti iniziano a muoversi così sarà difficile per il Cio nascondersi dietro la demagogia. (Giulia Zonca)

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva / lastampa

foto combi da afp/lapresse/

 

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