L’ombra della corruzione sul sisma

Gli investigatori che si occupano dei crolli di Amatrice e Accumoli sospettano episodi di corruzione dietro...

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Gli investigatori che si occupano dei crolli di Amatrice e Accumoli sospettano episodi di corruzione dietro ad alcuni appalti che avrebbero dovuto garantire la ristrutturazione degli edifici pubblici.

Crolli di caserme e scuole, ora si indaga per corruzione

Il vicesindaco di Amatrice ha gestito, come geometra, un cantiere ad Accumoli

ROMA – Ipotesi di corruzione. È questo il nuovo approdo degli investigatori che si stanno occupando dei crolli di Amatrice e Accumoli, un fronte investigativo che comprende ben tre diverse inchieste. Una condotta dal Nucleo Speciale Anticorruzione della Gdf che fa capo all’Autorità Nazionale guidata da Raffaele Cantone, un’altra coordinata dalla Procura di Rieti e una infine dalla Procura di Ascoli Piceno.

Non ci sono ancora indagati ufficialmente e, nel caso di Ascoli, siamo ancora ai preliminari del cosiddetto “modello 45”, un fascicolo cioè esplorativo. Ma che alcuni personaggi interessati negli anni agli appalti dell’Alto Lazio scaturiti dal post terremoto del ’97 siano entrati nel mirino degli inquirenti, è un dato di fatto.

Gli investigatori avrebbero già fatto passi avanti individuando presunte corruzioni e scambi di favori nella distribuzione di appalti non sempre limpidi. Particolare attenzione è riservata ad esempio alla ristrutturazione della caserma dei Carabinieri di Accumoli, lavoro gestito dal vicesindaco di Amatrice, il geometra Gianluca Carloni, e da suo fratello Ivo, ingegnere, in un intreccio di controllori e controllati non semplicissimo da districare.

D’accordo con i magistrati di Rieti e di Ascoli e con l’Autorità Anticorruzione, la Guardia di Finanza ha dunque allargato il raggio di azione. Sono partiti dalla scuola della vergogna di Amatrice, quella di cui il Comune vantava, con i suoi cartelli esplicativi la «massiccia opera di ristrutturazione dell’intero edificio, consistente soprattutto nell’adeguamento della vulnerabilità sismica» e che poi è miseramente crollata.

Il Nucleo Speciale Anticorruzione, comandato dal generale Gaetano Scazzeri, in un rapporto per l’Anac evidenzia alcune anomalie: il Comune di Amatrice, ente attuatore per «lavori di ristrutturazione» e «miglioramento sismico», ha effettuato una gara nel 2011 per 511mila euro. «L’esame del bando di gara – scrive la Gdf – non ha evidenziato il richiamo a lavori di miglioramento/adeguamento sismico».

Vince l’appalto la ditta Consorzio Stabile Valori, riconducibile agli imprenditori siciliani Francesco e Filippa Mollica, che però fa effettuare i lavori alla ditta Edilqualità di Gianfranco e Marco Truffarelli. La stessa ditta viene poi incaricata con procedura negoziata di un secondo appalto, questo finalmente per «miglioramento sismico», per altri 157mila euro (e la Gdf annota: «Desta perplessità la procedura», essendo la procedura negoziata ammessa per appalti fino a 100mila euro). Il secondo contratto di appalto è datato 25 settembre 2012. La scuola, però, era stata inaugurata da dodici giorni, il 13 settembre. «Non è chiaro se anche dopo l’inaugurazione della scuola siano stati riavviati i lavori».

Ci sono ora molti edifici sotto indagine. Di Accumoli, oltre la stazione dei carabinieri di cui si è detto, s’indaga anche sul municipio, sulla Torre Civica e il Palazzo del Guasto, su due chiese e due scuole. Ad Arquata, il municipio, la stazione dei carabinieri, tre chiese, due scuole, più la Rocca medievale. Ad Amatrice, oltre il municipio e la stazione dell’Arma, il museo civico, l’ufficio postale, due chiese, tre scuole, la Torre civica e Porta Carbonara. Gli accertamenti si estendono anche a Montereale (Aquila), dove sono inagibili il Comune, la stazione dei carabinieri, tre chiese, la scuola.

Nell’estendere il perimetro delle verifiche, si allarga anche lo spettro dell’analisi: sulla regolarità delle procedure di appalto, sulla congruità dei capitolati, e sui collaudi.

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