Le scuse di Papa Francesco a ex prostituta

Papa Francesco non si smentisce ne cambia rotta ed ecco che allora, nella visita a...

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Papa Francesco non si smentisce ne cambia rotta ed ecco che allora, nella visita a sorpresa alla comunità “Papa Giovanni” di don Benzi ripercorre ancora la via delle scuse da porgere come già aveva fatto nel recente passato (26 giugno) quando ebbe a dire: “Chiediamo scusa per aver marginalizzato i gay. Martin Lutero era un riformatore. Benedetto è emerito ma il Pontefice è uno solo”. Questa volta lo fa con una donna della comunità e ce ne da nota un articolo di Cristina Nadotti pubblicato, oggi, su Repubblica e che qui vi proponiamo:

Ero una prostituta ma il Papa ha voluto chiedermi perdono (Cristina Nadotti)

Roma, visita a sorpresa nella comunità di don Benzi “Ho mostrato a Bergoglio le mie ferite, lui mi ha regalato un rosario”

ROMA – I responsabili della comunità “Papa Giovanni” di Don Benzi avevano detto alle ragazze che c’era una sorpresa, che sarebbe andato a trovarle un cantante famoso. Nel condominio anonimo alla periferia Nord di Roma nessuno si è accorto dell’arrivo di papa Francesco, l’auto si è infilata nel garage sotterraneo e lo hanno fatto passare dalle scale interne.

All’uscita, però, Francesco è passato dall’ingresso principale, lasciando attoniti i pochi passanti sullo stradone anonimo, tra un distributore e un supermercato. “Ma quello è il Papa!” dice una signora con le borse della spesa, un’altra le fa eco incredula “C’è il Papa buono!” e un bambino che segue la scorta del pontefice ripete: “Il Papa mi ha dato cinque bacini”.

Nell’appartamento che ospita le ex prostitute, alcune poco più che bambine, appena il Papa è uscito si fa festa. Nella piccola cucina ci sono due cartoni di pizza e qualche aranciata. Le volontarie e le ragazze si abbracciano, dall’altra stanza si sentono ancora dei battimani. Stefania, 22 anni, un nome fasullo usato per proteggerla, ha gli occhi lucidi e si tiene una mano sul cuore. Sul corpo ha i segni della sua storia: la coppia che l’ha adescata in Romania, con la promessa di un lavoro in Italia, le ha tagliato parte delle orecchie, strappato i capelli e lesionato le ginocchia per costringerla a prostituirsi.

Quando ha saputo che sarebbe venuto il Papa?
“I responsabili ci avevano soltanto avvertite che sarebbe venuta una persona importante, un cantante. Poi abbiamo visto il Papa, con il suo abito bianco! Non riesco a credere che oggi l’ho abbracciato e ho cantato con lui”.

Ha parlato con ciascuna di voi?
“Sì, ci ha abbracciate tutte e ci ha chiesto perdono, ha detto che si scusava al posto di tutti gli uomini che ci hanno fatto male. Ci ha ringraziato perché lo aiutiamo a bastonare chi di dovere”.

Le ha chiesto la sua storia?
“Gli ho raccontato come sono arrivata in Italia, gli ho detto che non volevo fare la prostituta, ho creduto a quella coppia perché era gente del mio paese, mi avevano assicurato che avrei lavorato come badante, o come baby sitter. Invece mi hanno picchiato per stare sulla strada”.

Come ha reagito il Papa al suo racconto?
“Mi ha ascoltato, gli ho anche fatto vedere le ferite che ho ancora, vedi come ho le orecchie? (si scosta i capelli che stanno ricrescendo e mostra i padiglioni auricolari mutilati, ndr) Poi mi ha abbracciato e mi ha regalato un rosario e una busta ”

Cosa c’è nella busta?
“Non l’abbiamo ancora aperta, non lo so, ma non lo voglio dire, perché è un regalo nostro, una cosa che ci ha dato il Papa, a ciascuna di noi”.

Come è arrivata nella comunità di Don Benzi?
“Mi hanno aiutato a denunciare gli sfruttatori e dopo che sono stata ricoverata in ospedale per un mese mi hanno chiesto se volevo stare in una delle loro case, perché avevo bisogno di un posto sicuro. Avevo molta paura, temevo che qualcuno facesse del male alla mia famiglia. Ora mi hanno anche trovato un lavoro, sono una persona rinata, ho ripreso a vivere, come se fossi una bambina”.

Ha detto proprio questo al Papa?
“Sì, e lui mi ha detto di avere fiducia, di andare avanti. Mi ha detto che sono stata brava e devo continuare”.

È credente? Va in chiesa?
“Non c’entra. Qui ci sono cristiane evangeliche, cattoliche e persone che non parlano della loro religione. Nelle comunità “Papa Giovanni XXIII” non ci chiedono se siamo credenti. Abbiamo avuto tutte la stessa emozione, perché questo Papa è una persona speciale. Quando ci ha abbracciato abbiamo pensato che finalmente eravamo tornate donne normali, ci siamo dimenticate perché siamo qui”.

Il viso di Stefania torna impenetrabile. Mentre parlava, nonostante qualche mezzo sorriso, gli occhi sono sempre stati bassi, le si sono illuminati solo quando ha parlato dell’arrivo nella casa di Don Benzi. “Scusa, scusa, sono troppo emozionata “, chiude, e torna a festeggiare con le altre”.

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/Le scuse di Papa Francesco ad una ex prostituta STANISLAO BARRETTA
repubblica/Ero una prostituta ma il Papa ha voluto chiedermi perdono (Cristina Nadotti)

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