Colpo di stato in Turchia. AGGIORNAMENTO alle ore 02.20: golpe rientrato

Colpo di stato in Turchia. Immagine tratta da Twitter l’esercito turco mentre chiude l’accesso a...

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Colpo di stato in Turchia. Immagine tratta da Twitter l’esercito turco mentre chiude l’accesso a due ponti sul Bosforo a Istanbul

Carri armati a Istanbul e all’aeroporto. Il premier Binali Yildirim comunica che è in corso un tentativo illegale di assumere il potere da parte di alcun militari e dice: «Pagheranno un prezzo molto alto, un Paese democratico non permetterà azioni del genere». Chiusi due ponti sul Bosforo. Spari nella capitale turca. Spenta la tv di Stato. Aerei da guerra ed elicotteri sorvolano la città. Erdogan in salvo

Ankara – In Turchia e’ in corso un tentativo “illegale” di assumere il potere da parte di alcun militari. Lo ha denunciato il premier Binali Yildirim.

Media locali riferiscono di colpi d’arma da fuoco ascoltati ad Ankara e di aerei da guerra ed elicotteri che starebbero sorvolando la capitale turca.

Le stesse fonti riferiscono anche che sarebbero stati chiusi anche 2 ponti sul Bosforo a Istanbul.

Intanto, dal sito russo Sputnik, si apprende anche che un elicottero d’attacco dell’esercito ha aperto il fuoco contro la sede dell’intelligence ad Ankara e che i militari stanno disarmando le forze di polizia sia ad Ankara che a Istanbul.

La Cnn turca, invece, riferisce che i ponti sul Bosforo ad Istanbul sono chiusi in direzione dall’Anatolia verso l’Europa.

La Polizia di Ankara ha richiamato in servizio tutti i suoi agenti.

AGGIORNAMENTO:

ORE 23:00 – Il tentativo di golpe da parte di alcuni militari nelle file delle forze armate turche, denunciato del premier Binali Yildirim sta vedendo carri armati per le strade di Istanbul, oltre che ad Ankara, e fonti locali riferiscono che i social media Facebook e Twiter sono stati bloccati nella capitale turca. I militari, intanto, hanno occupato la tv di Stato e hanno letto un proclama in cui annunciavano che lo stato maggiore delle forze armate ha “preso il potere”.

Secondo la CNN, fonti della presidenza turca hanno comunicato che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan “è al sicuro” e confermato il golpe affermando che “E’ un attacco alla democrazia turca. Un gruppo all’interno delle forze armate ha tentato di rovesciare un governo eletto democraticamente”.

23:30 – Lo Stato maggiore dell’esercito turco annuncia: “E’ per ristabilire l’ordine democratico e la libertà”ed ha dichiarato che tutte le relazioni estere turche esistenti saranno mantenute e che lo stato di diritto rimarrà una priorità. Lo si legge su vari media, fra cui il Guardian, che aggiungono che i militari avrebbero inviato le dichiarazioni ai media turchi via email, la cui veridicità non può essere verificata per ora.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sta seguendo gli sviluppi della situazione in Turchia. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Il premier, affermano, è in contatto con la Farnesina e con le capitali europee.

Dai canali della tv statale Trt i golpisti dichiarano la legge marziale e il coprifuoco e istituiscono ‘Consiglio di Pace’ per la sicurezza della popolazione e che redigeranno una nuova Costituzione. Nel contempo la Russia invita a mantenere la calma ed evitare bagni di sangue e medesimo invito da parte del Segretario di Stato Kerry, che si è appellato alla ‘pace’ e alla ‘stabilità’.

Erdogan tramite l’applicazione Facetime fa arrivare un suo messaggio in cui incita i suoi sostenitori a resistere e scendere in piazza a combattere contro i militari golpisti. Dopo l’appello centinaia di turchi si sono riversati in alcune piazze di Istanbul e Ankara dove si registrano diversi scontri con gruppi che stanno sostenendo l’azione dei militari. Il presidente turco era diretto in Germania ma gli hanno rifiutato l’atterraggio, poi fonti USA hanno riportato che era diretto in Gran Bretagna, per la precisione a Londra.

Nel frattempo ad Istanbul durante la sfilata dei carri armati i cittadini hanno applaudito i militari. Scenario diverso invece sul Bosforo dove avvengono scontri da guerra civile tra i sostenitori del presidente deposto e i militari.

Alle 02:06 il Ministro degli Interni dichiara ufficialmente il golpe fallito e il premier Yildrim dichiara che la situazione è sotto controllo. Erdogan torna a Istanbul e si ha un primo bilancio del golpe con oltre 60 morti, oltre 130 feriti e 1563 militari arrestati; ma il bilancio è destinato a salire.

Erdogna, una volta rientrato, ha dichiarato che la mente dietro il golpe, è il suo ex alleato diventato nemico numero uno, l’imam e magnate auto-esiliatosi in Usa, Fethullah Gulen.

Fethullah Gulen pero’ ha subito smentito e, in un comunicato, ha condannato il tentativo di golpe, giurando di esserne estraneo: “Per qualcuno come me che ha sofferto sotto diversi colpi di stato militari nelle ultime cinque decadi, è particolarmente offensivo essere accusato di avere legami con un tentativo del genere”.

Alle prime luci dell’alba, la Turchia si è svegliata ancora in stato d’assedio. L’emittente statale Trt e la tv privata Cnn Turk, entrambe occupate e poi abbandonate nella notte dai putchisti, mostravano le immagini dei soldati che si arrendevano sul ponte del Bosforo, chiuso al traffico dalla scorsa notte. Vicino a loro, i sostenitori di Erdogan festeggiavano sopra i tank.

In mattinata, ancora scontri armati venivano segnalati in diverse zone della citta’.

CRONISTORIA (ora italiana= – 1):

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