I Tribunali di Bologna e Pistoia si uniscono a quelli di Napoli, Torino e Milano: donne di famiglia arcobaleno sono entrambe madri

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Passi in avanti verso il riconoscimento delle famiglie arcobaleno: Tribunale di Pistoia e Bologna si uniscono a quelli di Napoli, Torino e Milano: sì a Stepchild adoption, donne di coppia omosessuale sono entrambe madri

Una vera e propria rivoluzione sta partendo dai tribunali di mezza Italia: dopo le prese di posizione dei comuni di Torino, Milano e Sesto Fiorentino e dopo la sentenza della Corte d’appello di Napoli che ha accolto la richiesta di stepchild adoption avanzata da una madre non biologica, ulteriore passo avanti per le famiglie arcobaleno: “Il diritto alla genitorialità, e ancor più alla bigenitorialità, è un diritto prima di tutto del minore ad instaurare relazioni affettive stabili con entrambi i genitori
Il figlio voluto dalla coppia omosessuale attraverso il ricorso alla procreazione medicalmente assistita deve trovare tutela anche sotto il profilo giuridico”. Con queste motivazioni il Tribunale di Pistoia ha stabilito che il comune toscano di Montale, nonostante il rifiuto iniziale, dovrà registrare il figlio di una coppia di donne unite civilmente. Si tratta del primo caso in Italia in cui un giudice riconosce l’applicabilità degli articoli 8 e 9 della legge 40/2004 (procreazione assistita) in coppia omogenitoriale: si afferma così che “la responsabilità genitoriale della madre non biologica sorge per effetto della prestazione del consenso alla procreazione assistita eterologa”. Il bambino, secondo quanto riferito da Il Fatto Quotidiano, avrà doppio cognome, sia quello della madre naturale che quello della madre non biologica. A poche ore dal deposito del decreto del Tribunale di Pistoia, anche quello di Bologna ha confermato la diretta applicabilità dell’articolo 8 della legge 40/2004 per un’altra coppia omogenitoriale a cui era stata negata la registrazione.
Entrambe le sentenze arrivano poco dopo la storica presa di posizione della Corte d’Appello di Napoli, che ha di fatto accolto la richiesta di stepchild adoption avanzata dalla mamma non biologica di un bimbo nato dalla compagna.
Una giornata davvero storica”, commenta Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno: “Dopo la sentenza della Corte d’appello di Napoli, il decreto del tribunale di Pistoia conferma senza possibilità di dubbio che l’azione amministrativa di sindaci e ufficiali di stato civile, da Torino in poi, era pienamente fondata e doverosa. Questa sentenza ribalta infatti il diniego opposto dall’ufficiale di stato civile e ordina la formazione di un atto di nascita totalmente nuovo, che indica sin dall’inizio l’esistenza di due mamme”.

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