Serietà e fatti concreti mai? Solo supercazzole e minghiate!

Una semplice domanda ai Politici ed ai giornalisti di parte: Serietà e fatti concreti mai?...

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Una semplice domanda ai Politici ed ai giornalisti di parte: Serietà e fatti concreti mai? Quando la si smetterà di sparare supercazzole e minghiate varie rimestandole e condendole con abbondante contorni di altrismo ed altrovismo?

Serietà e fatti concreti mai? Solo supercazzole e minghiate!

Ormai ci vuole una buona dose di volontà per ascoltare, sperando in qualche info, ancora la valanga di parole senza senso e senz’altro scopo che quello di farsi sentire, notare e vedere, sparate a raffica dai nostri politici ed anche scritte da alcuni giornalisti di indubbia fede e parte.

Questi “signori” sono H24 sempre lì a ripetere le stesse cose e ben attenti a notare qualsiasi cosa possa far loro comodo per un uso casinesco e fa niente se per farlo poi sparano solo supercazzole e minghiate condite con il solito ed abbondante italico contorno dell’altrismo e dell’altrovismo.

Ieri sera, ad esempio, ho avuto la (s)ventura di dovermi subire diverse trasmissioni in TV con interviste di “politici” (meglio forse sarebbe dire: politicanti e affabulatori) tra i quali svetta sempre, ad esempio e per non far nomi: il solito Savini che, da quando ha perso i suoi passatempo (battaglia navale ed il piccolo demolitore) è sempre più Caporale. Poi ho avuto la (s)ventura di dover ascoltare, sempre nella speranza di apprendere e capire qualcosa, anche Calenda. Macchè. Se il primo ha propinato il solito pane ed acqua questo ha propinato, tanto per distinguersi, acqua e pane, ma sempre supercazzole e minghiate, condite di altrismo ed altrovismo, sono e restano. E non parliamo poi dei soliti direttori di giornali che ormai sembrano, ed anzi sono, solo megafoni e riproduzioni in HD soprattutto del Caporale ed affini.

Non c’è un punto, una iniziativa, una proposta posta in campo da una parte che non veda, immediatamete, montare un’ondata di parole tra le avverse e, se va bene, del: sì, magari è anche cosa giusta MA …..

Eccolo. Eccolo sempre li presente ed attivo il malefico tarlo del MA che spalanca la porta all’altrismo e all’altrovismo.

Abbassiamo ……: certo, bene MA. Ma io (noi) avrei fatto diversamente perché c’è quell’altro ….
Eliminiamo ……. certo, bene MA. Ma io (noi) avrei fatto diversamente perché c’è quell’altro ….
Regolamentiamo …… certo, bene MA. Ma io (noi) avrei fatto diversamente perché c’è quell’altro ….

e questo è l’andazzo in questa sempre più folle Italia. Mai però qualcosa di veramente concreto e dimostratamente e documentabilmente fattibile. Solo chiacchiere e basta.

Due per tutte tra le ultime fatte esplodere.

I crocefissi nelle aule. Ma è mai possibile accapigliarsi e perdere tanto tempo a discutere di questa cosa distraendosi e distraendo così da altre cose veramente serie ed importanti? E che diamine, lascire il tutto allo status quo sarebbe cosa così difficile da farsi? Se ci sono ci sono e se non ci sono non cis sono. Punto. E che diamine. Non capisco nemmeno come si possa anche solo aver avanzato questa discussione. Un minimo di serietà, per favore altrimenti si ariva anche alla barzelletta dei tortellini puntualmente messi a cuocere dallo Chef Caporale, noto buongustaio e somellier.

Il Caporale infatti, fra le varie amenità dell’ultima ora, ha aggiunto anche la Polemica sui Tortellini di pollo proposti, a Bologna, per la festa del patrono della città, San Petronio. dall’arcivescono Matteo Maria Zuppi e da lui battezzati: “tortellino dell’accoglienza”.
Un tortellino, insomma, senza carne di maiale, per andare incontro alle diverse sensibilità religiose, e farcito quindi con carne di pollo.
Apriti cielo. Immediatamente il Caporale, leader del Carroccio, al secolo Matteo Salvini, si è fatto sentire sbraitando, nel corso di un appuntamento elettorale ad Attigliano.:

“Per il rispetto, il vescovo di Bologna, manco un passante, ha lanciato i tortellini senza carne di maiale. E’ come dire il vino rosso in Umbria senza uva, per rispetto. Vi rendete conto che stanno cercando di cancellare la nostra storia, la nostra cultura?”.

E certo. Ma si può togliere il maiale? Che gusto avrebbe la vita, ed un tortello, senza una maialata? E se lo dice lui che di queste se ne intende, magari c’è financo da credergli come, a cascata, magari si potrebbe credere alle altre sue, e collaterali, genialate e soluzioni per ogni settore ed ogni italico male. O forse no! Forse più logico sarebbe il dire alla Totò, a lui e agli altri: ma mi facia il piacere!

Ciò premesso e annotato, a questo punto mi sorge spontaneo il chiedere e chiedermi:

ma è mai possibile che tutte queste persone diventano “geni” SOLO quando sono all’opposizione? Possibile che hanno soluzioni magiche solo quando non possono usarle?

Sembra incredibile ma così appare sia ed allora, visto che si sta parlando anche di nuovo sistema elettorale mi verrebbe di seguire la loro genialità ed annotare una domanda:

ma, vista tanta saggezza e capacità che si scopre in chi è all’opposizione, perché non si stabilisce che al governo ci va chi ha perso, ovvero l’opposizione? Se credibilità e verità si atribuisce al loro straparlare, se capacità e genialità si manifestano solo quando si perde, allora procedere all’inverso sarebbe la genialata del secolo che tutto risolverebbe.

O forse no!

Già, perché poi gli altri, a loro volta, diventerebbero opposizione e si riscoprirebbero altrettanto geniali per cui …. si riprenderebbe con le supercazzole, le minghiate ed altri altrismo ed altrovismi per cui, a ben riflettere, non resta che aprire gli occhi provando a ragionare di testa propria partendo dalla consapevolezza che quanto gli altri dicono, o scrivono, e massimalmente sempre e solo “pubblicità” per cui da prendersi unicamente come indicazione di quanto c’è in giro e poi fare la propria scelta in base a propria valutazione ben sapendo che, pubblicitariamente, ci sarà sempre un detersivo che laverà meglio dell’altro, o un amaro più amaro, o un checchessia più di qualcos’altro per cui: pcchi e mente aperta, cervello in funzione eprovate a ragionare e ad analizzare fatti, promesse ed azioni da soli e siate certi che il vostro giudizio non sarà di certo inferiore a quello di questi signori, anzi: essendo vostro sarà anche superiore e comunque certamente vi appagherà.

Dopo di che non resta altro che i soliti: “Io speriamo che me la cavo” e “Povera Patria” il tutto senza mai dimenticare anche Aldo Giuffrè nel suo ‘Strunz’, e che diamine: QUANNO CE VÒ, CE VÒ!

 

 

 

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