Sfida all’OK Parlament e le consultazioni al Quirinale (VIDEO)

Passata la pausa pasquale con i suoi riti, i riflettori tornano a puntarsi sulle vicende...

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Passata la pausa pasquale con i suoi riti, i riflettori tornano a puntarsi sulle vicende romane che vedono in scena la pierce firmata Salvini e Di Maio che, da un mese esatto, continua a seguire lo stesso copione con la stessa litania e liturgia: Tocca a me. No, a me!
Ogni tanto, per qualche ora, c’è anche la variante: Va avanti tu. No tu!
Ma poi subito si torna alla versione O.K. Corral e a quella del Padrino, la preferita da Di Maio.
Ed infatti, eccolo oggi a mettere in chiaro che ha già preparato un suo codice di circolazione, ed una sua segnaletica, per ben regolare il traffico nel viaggio verso il Governo:

Segnaletica M5S

A differenza delle tante italiche leggi, e di un corposo codice della strada, lui ha sintetizzato il tutto in una sola

formula che recita: “Scelgano fra Cav-Renzi e il cambiamento”

Di Maio comincia con il dar mostra di ritenersi ambidestro per cui che, per lui, Destra o Sinistra pari sono o meglio, sono il suo possibile Supermercato dove spendere i suoi Buoni Pasto e far la spesa.

E, per dar peso alle sue riflessioni, offerte, parole, comincia a mostrare i suoi Buoni Pasto (acquisto) alla Lega affermando che

“è la forza politica che ha preso più voti all’interno di una coalizione di centrodestra che di fatto non esiste e che alle elezioni si è presentata con tre programmi e tre candidati premier differenti”

per cui,  è:

“La Lega che deve decidere da che parte stare: se contribuire al cambiamento che il M5s vuole realizzare per il Paese o se invece rimanere ancorata al passato e a Silvio Berlusconi, un uomo che ha già avuto la possibilità di cambiare l’Italia e che non lo ha fatto.
La scelta è tra cambiare o lasciare tutto com’è, tra spostare le lancette dell’orologio avanti oppure indietro come farebbe inevitabilmente Berlusconi”.

Ciò detto, per dar maggior corpo e peso ad un’offerta che, secondo lui, “no si può rifiutare”, men che meno discutere,  si allarga e passa all’altra svolta prevista nella sua segnaletica stradale ed afferma:

Anche il Pd è chiamato a scegliere.
Scegliere se seguire la linea di Renzi, che per fare un dispetto al Movimento 5 stelle vuole lavarsene le mani dei problemi del Paese o la linea di chi invece vuole contribuire a lavorare per i cittadini.
Il Pd ha l’opportunità di non ignorare il messaggio arrivato dagli elettori, che hanno chiaramente bocciato le loro politiche e la legge elettorale che porta la loro firma”.

E con questo ritiene di aver preparato un terreno fertile per un’alleanza di ferro con Salvini, minacciandone una con il PD.

Epperò, il Terreno che lui vuole, deve essere fertile per cui, a prescindere se sarà quello a cui porterebbe la svolta a Sinistra o quella a Destra, lo vuole ben concimato con le ceneri di quello che resta di Renzi o di Berlusconi rendendo così vuoi il PD, o vuoi La Lega con Fi, più digeribile per tutti i grillini, a partire da quelli della base.

Ovviamente sul proscenio non può mancare Matteo Salvini.

Un Salvini che, a chi gli ha cjoesto delle condizioni poste dai 5 stelle in vista della formazione del governo, ha risposto:

“Qualcuno alla fine dovrà cedere perché se tutti rimangono sulle loro posizioni si va a votare o a giugno o a ottobre”.

“Tutti devono cedere, non solo M5s, anche Pd e Forza Italia”, ha proseguito il segretario leghista, a Milano per i 22 anni di ‘Affaritaliani.it’.

“Certo che non è meglio andare a votare – ha ragionato -. Ma se tra due mesi siamo ancora qua a dirci le stesse cose e tutti sono sulle stesse posizioni, basta”.

E questo è!

Domani, dopo il giro di Consultazione con Mattarella è già previsto che i due si incroceranno e fisseranno un incontro forse già per questo fine settimana.

Intanto Oggi Mattarella ha portato a termine il primo turno di incontro con le delegazioni previste per oggi che erano:

10,30 Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati
11,30 Presidente della Camera dei deputati, On. Roberto Fico
12,30 Presidente emerito, senatore di diritto e a vita, Giorgio Napolitano

16,00 Gruppo “Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)” del Senato della Repubblica
16,45 Gruppo Misto del Senato della Repubblica
17,30 Gruppo Misto della Camera dei deputati
18,30 Gruppi “Fratelli d’Italia” del Senato della Repubblica e della Camera

A seguire vi riportiamo il video con le dichiarazioni dei singoli Gruppi. Buon ascolto quindi e a domani sempre con la speranza del: io speriamo che me la cavo.

Stanislao Barretta

vivicentro.it/POLITICA

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