Renzi al Consiglio dei ministri: per il Referendum si voterà il 4 dicembre

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La data del voto per il referendum costituzionale è il 4 dicembre. Lo ha comunicato il presidente del Consiglio Matteo Renzi ai ministri riuniti per il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.

Renzi aprirà la campagna per il Sì al Referendum il prossimo 29 settembre a Firenze. Il capoluogo toscano rappresenta la prima di numerose tappe in vista del voto del 4 dicembre.

«Questa Italia deve cambiare, non può rimanere ostaggio dei soliti noti, della solita palude che ha bloccato la crescita dell’ultimo ventennio. Ecco perché il referendum costituzionale è fondamentale», afferma Renzi.

Matteo Renzi, nella sua e-news, scrive:  

“La partita e’ adesso e non tornera’. Non ci sara’ un’altra occasione. Sono certo che non la sprecheremo”.

Ed ancora:

“Il risultato del referendum non dipende tanto da me, ma da tutti voi”. “Nel merito – sottolinea il premier – la questione e’ semplice. Vogliamo superare il bicameralismo paritario si’ o no? Vogliamo ridurre il numero dei parlamentari si o no? Vogliamo contenere i costi delle istituzioni si o no? Vogliamo cancellare il Cnel si o no? Vogliamo cambiare i rapporti Stato Regioni che tanti conflitti di competenza hanno causato in questi 15 anni si o no?”. “

Questo – osserva il presidente del Consiglio – e’ il quesito referendario. Cosi’ stabilito dalla Legge, non dal marketing. Ma potremmo ridurlo a un concetto piu’ semplice.

“Vogliamo – si chiede Renzi – avere un Paese piu’ stabile e piu’ semplice o vogliamo tornare alle bicamerali D’Alema-Berlusconi o consegnarci a una strana forma di democrazia diretta in cui una srl di Milano controlla la democrazia interna di uno dei piu’ grandi partiti del Paese e si lega ai propri amministratori da contratti privati con tanto di penali da pagare?”.

Per Renzi “la partita e’ tutta qui. Qui e ora. Chi vuole cambiare, ci dia una mano. Dandoci – aggiunge il presidente del Consiglio – del tempo, chiamando un po’ di amici, facendo il volontario sulla rete o tra la gente. Oppure costituendo un comitato. Come fare e’ spiegato su www.bastaunsi.it Dove chi vuole puo’ anche dare un piccolo contributo economico, prezioso per la campagna di comunicazione, che abbiamo iniziato a far girare”, scrive Renzi. “Ogni sforzo e’ importante. Puo’ persino essere decisivo”, conclude.

L’opinione degli altri:

“Domenica 4 dicembre sara’ la volta buona per un’Italia piu’ semplice”, commenta il senatore Pd, Andrea Marcucci su twitter.

“Si vota il 4 dicembre. Per cambiare la Costituzione, per cambiare il Paese”, gli fa eco il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato.

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Per il no sono schierati anche, Forza Italia, Sinistra italiana e la minoranza di Speranza e Cuperlo che minaccia di votare no senza un impegno stringente del governo a modificare la legge elettorale e giudica troppo generico il testo della mozione di maggioranza approvata il 21 settembre alla Camera.

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IL PESO DEGLI INDECISI  

Ora che è nota la data del voto prende il via la sfida e un peso notevole possono averlo gli elettori indecisi. Il 27% del campione interrogato dall’istituto Ixè negli ultimi giorni dice di non sapere ancora cosa votare né se andrà a votare.

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