Piano Ue contro le ingerenze russe con le Fake news

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La Commissione europea ha pronto un piano anti-fake news per i primi mesi del 2018. L’Europarlamento ha votato ieri la relazione annuale sulla politica estera in cui chiede agli Stati e alla Ue di “contrastare le notizie false e la disinformazione”. E stasera il tema finirà anche sul tavolo dei leader al Consiglio europeo e dove verrà distribuito un documento «altamente riservato» che, secondo le indiscrezioni raccolte, contiene un rapporto di intelligence sulle «ingerenze della Russia in Europa». Proprio sul ruolo del Cremlino Anders Rasmussen lancia l’allarme: «Putin non è vostro amico – dice l’ex segretario generale della Nato – vuole usare l’Italia per dividere l’Europa e liberarsi dalle sanzioni».

Fake news e ingerenze di Mosca. Il piano della Commissione Ue

A gennaio debutterà la task force. Il dossier stasera sul tavolo dei leader europei
BRUXELLES – La Commissione europea ha pronto un piano anti-fake news per i primi mesi del 2018. L’Europarlamento ha votato ieri la relazione annuale sulla politica estera in cui chiede agli Stati e alla Ue di “contrastare le notizie false e la disinformazione”. E stasera all’ora di cena il tema finirà anche sul tavolo dei leader al Consiglio europeo. Sarà inserito in una cornice ben definita, sotto la voce “relazioni con la Russia”.

«In teoria non è prevista una lunga discussione sulla questione – spiega un diplomatico -, ma con i capi di Stato e di governo non si può mai prevedere quello che succederà. Il tema è molto sensibile per diversi governi». L’occasione è la relazione sul (non) rispetto degli accordi di Minsk da parte della Russia, un passaggio richiesto dall’Italia: Merkel e Macron dovranno dire a che punto è la situazione in Ucraina. Constatato che non ci sono progressi, nelle prossime settimane arriverà il via libera al rinnovo delle sanzioni a Mosca. Visto che si parlerà di Cremlino, la presidenza del Consiglio europeo approfitterà del momento per distribuire un documento «altamente riservato» che, secondo le indiscrezioni raccolte, conterrebbe un rapporto di intelligence sulle «ingerenze della Russia in Europa», in particolare per quanto riguarda la disinformazione e le minacce ibride. Gli esperti avrebbero fatto una sorta di analisi della situazione nei 28 Paesi Ue e per meglio contrastare il fenomeno chiedono una maggiore collaborazione tra i Servizi

A livello politico gli allarmi si sono moltiplicati negli ultimi anni: dal voto sulla Brexit, alle elezioni in Francia e Germania, con il presunto sostegno russo in ottica anti-Ue a partiti come il Front National e Afd. Ora toccherebbe all’Italia. Ma anche se la questione è uno dei punti di maggiore scontro della campagna elettorale, il premier Gentiloni non sembra intenzionato a spingere per alimentare la discussione durante la cena di stasera. Altri, però, potrebbero farlo. Magari quelli dell’Est, che da anni denunciano questo tipo di ingerenze. Ma anche la Spagna, ultimamente, è molto attiva su questo fronte. Il sospetto di Madrid è che i russi abbiano soffiato sul fuoco della rivolta catalana, attraverso campagne di disinformazione, per destabilizzare il Paese. E in vista delle elezioni regionali del 21 dicembre l’allarme è alto.

Anche la Commissione europea si sta muovendo da tempo. La task force anti-fake news sarà rafforzata e proprio nelle ultime settimane è stato deciso di portare a 5 milioni il contributo per il piano. Nel frattempo è stata lanciata una consultazione pubblica online sul tema della disinformazione (i cui risultati verranno diffusi a marzo) mentre a gennaio si insedierà un “Gruppo di alto livello”: gli esperti faranno una fotografia della situazione e in primavera produrranno un report sulle fake news. Sulla base di questo ci sarà una formale Comunicazione da parte dell’esecutivo Ue. Intanto lo scontro tutto italiano tra Pd e M5S ieri si è fatto sentire a Strasburgo. L’eurodeputato dem Nicola Danti ha accusato i colleghi pentastellati di aver votato contro un emendamento che invita l’Ue a contrastare la disinformazione. «Hanno reso esplicita la loro posizione sul tema. Oggi il M5S si è confessato votando».

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lastampa/Fake news e ingerenze di Mosca. Il piano della Commissione Ue. MARCO BRESOLIN – INVIATO A BRUXELLES

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