«Fake news» Russe? Per Berlusconi (ovviamente) è una «fake news»: Putin è un amico

Berlusconi, in una intervista al Corriere, dice che, su Putin, circolano solo «pettegolezzi non dimostrati»...

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Berlusconi, in una intervista al Corriere, dice che, su Putin, circolano solo «pettegolezzi non dimostrati» e continua affermando: “Le accuse di Joe Biden contro Mosca, contro le manipolazioni delle democrazie occidentali, compreso quella italiana, sinceramente mi hanno meravigliato”. Biden «Vuole candidarsi, penso che abbia scritto quell’articolo per ragioni di politica interna»

Berlusconi, nell’intervista concessa al Corriere sul quanto affermato da Biden su una interferenza russa nella politica italiana a favore di quella destra di cui lui fa parte, si fa forza del suo essere ed essere stato ed esordisce con un:

“Posso dire di essere uno dei maggiori esperti al mondo di fake news, nel senso che sono e ne sono stato vittima come forse nessun leader della storia dell’occidente democratico”.

L’affermazione di Biden secondo il quale la Russia abbia prodotto, e produca, fake news per interferire nella politica italiana è essa stessa, e quella sì, una «Fake news».

«Putin rispetta le scelte dell’Italia» afferma l’ex cavaliere ed ex premier «Putin è molto rispettoso delle libere scelte degli italiani, e vorrebbe — e io sono totalmente d’accordo su questo — che l’Italia fosse parte attiva in un migliore e più costrittivo rapporto fra la Russia e l’Occidente …… per Putin questo rapporto è fondamentale per gli equilibri strategici del mondo, in una stagione della politica internazionale così complicata e densa di pericoli per la pace e la sicurezza» e aggiunge:

“il popolo italiano è intelligente e consapevole, ha votato No al referendum per difendere la democrazia e impedire una deriva pericolosa”  “Il Pd sbaglia ad attaccarsi a questi argomenti, dovrebbe ricordare che furono i loro antenati del Pci a ricevere da Mosca non solo finanziamenti ma anche un diretto sostegno con le tecniche della ‘disinformatia'”.

Berlusconi poi, non dimentico di essere ormai in campagna elettorale e quindi anche in lotta per la supremazia nella destra in Italia, prosegue avanzando sul percorso che porta alla raccolta dei frutti del quanto  – eventualmente – seminato dall’amico Putin e riserva qualche parola e pensiero anche ai “compagni” di strada, Cinque Stelle e Lega, affermando:

«Credo che il “complottismo” sia un atteggiamento piuttosto ingenuo. Molto spesso sono proprio i Cinque Stelle a farvi ricorso, sulla Rete, per fare l’unica cosa nella quale sono davvero bravi: strumentalizzare il legittimo malcontento degli elettori, ed orientarlo a loro favore, rappresentando poteri politici ed economici italiani e internazionali che cospirano ai loro danni. L’idea di usare lo stesso metodo contro di loro — e contro la Lega — mi pare sbagliata, da un punto di vista etico e politico». 

Insomma, per quanto riguarda Biden e le sue affermazioni, Berlusconi la mette in questo modo:

«Joe Biden è un politico esperto: se l’Amministrazione Obama, della quale era vice presidente, fosse stata in possesso di queste notizie, avrebbe avuto il dovere di avvertire paesi amici e alleati. La mia impressione è che Biden abbia in animo di candidarsi nel 2020 per i democratici, ed abbia scritto questo articolo soprattutto per ragioni di politica interna, per attaccare la politica di Trump. In realtà la sua analisi, anche per quanto riguarda le presunte difficoltà interne di Putin, mi sembra imprecisa e superficiale».

Eppure non solo Washington, ma anche Berlino e Londra hanno più volte puntato l’indice contro l’agenzia di disinformazione digitale che le autorità russe sarebbero in grado di muovere in occasioni elettorali di Paesi occidentali. Ma per Berlusconi la «Fake news» è questa

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