Conte su Siri: proporrò la revoca della nomina a Sottosegretario di Siri (VIDEO)

Conte sul caso Siri: le dimissioni si danno o non si danno. Proporrò la revoca...

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Conte sul caso Siri: le dimissioni si danno o non si danno. Proporrò la revoca della nomina a Sottosegretario del senatore Siri.

Le dichiarazioni di Conte in conferenza stampa:

Buon pomeriggio a tutti, ho convocato questa conferenza stampa per il caso Siri

Sin da quando il caso Siri è sorto mi sono posto un interrogativo: come può il governo del cambiamento affrontare nel modo più giusto questo caso?

Sono partito proprio da questa formula. Il cambiamento per me non è mai stata una formula retorica. Governo del cambiamento significa governo che ha promesso, e si impegna a realizzare, buone pratiche di governo tutelando fino all’estremo, sempre e comunque, gli interessi dei cittadini senza fermarsi a interessi di parte, di potentati, di lobby economiche o anche interesse esclusivi a un singolo partito, a una singola formazione politica.

La fiducia è un elemento chiave di questa esperienza di governo. La fiducia è un elemento per proseguire una strategia di governo. Fiducia innanzitutto dei cittadini nelle istituzioni. Fiducia anche degli investitori e delle istituzioni finanziarie nella nostra realtà di mercato. Fiducia del Parlamento, del Governo, fiducia nei confronti del premier da parte degli stessi membri di governo, e fiducia del premier in ciascun componente del suo governo ministri e sottosegretari.

Questo è un approccio, tengo a precisarlo, che trovo completamente differente rispetto alle correnti semplificazioni che offrono una divisione manichea tra un appoggio giustizialista, secondo cui anche un semplice avviso di garanzia dovrebbe essere sufficiente a creare una macchia e impedisce a un politico di proseguire nel suo mandato, rispetto a un approccio garantista secondo cui dovrebbe valere il principio di presunzione di innocenza anche per chi ha e riveste funzioni pubbliche, con la conseguenza che addirittura solo una sentenza passata in giudicato potrebbe giustificare l’interruzione dell’incarico.

Io ritengo che la politica con la P maiuscola debba rifuggire questi opposti Ismi e debba rivendicare la capacità di discernere caso per caso assumendosi la responsabilità di valutare la singola situazione senza astratti apriorismi.

Deve farlo con coerenza e trasparenza Perché solo così la politica può preservare la sua nobile funzione che è quella di perseguire il comune Alimentando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni

Vengo al caso specifico. Queste sono le premesse che mi hanno portato alla soluzione del caso e ci tenevo a rappresentarli.

Io ho incontrato il Sottosegretario Armando Siri lunedì sera, ho avuto con lui in tarda sera un lungo colloquio un paio d’ore di colloquio nel corso del quale egli si è reso disponibile a fornirmi alcuni dettagli sulla vicenda giuridica che lo vede coinvolto.

Questo incontro, lo avevo preannunciato, l’ho ritenuto necessario anche al fine di prendere una decisione ponderata e mi è sembrato doveroso Innanzitutto confrontarmi con il diretto interessato, ascoltare le sue ragioni.

Vengo alla decisione.

Ho sempre rivendicato, per questo governo, un alto tasso di etica pubblica Che significa assicurare che la condotta dei singoli membri del governo sia sempre orientato al perseguimento del bene pubblico con piena trasparenza di operato

Nel caso di specie, il Sottosegretario Siri si è prestato a raccogliere l’istanza di un imprenditore che chiedeva l’approvazione di una norma che avrebbe favorito, per così dire, retroattivamente, alcune sue attività imprenditoriali che si erano già concluse

Questo passaggio lo voglio chiarire.

E’ normale ricevere, non mi meraviglio, suggerimenti per l’introduzione di nuove norme o di modifiche normative da parte di associazioni di categorie di vari stakeholders.

Come governo però abbiamo la responsabilità di discernere e valutare in particolare se queste proposte hanno, come prevedono le norme giuridiche, il carattere della generalità e astrattezza e quindi perseguono l’interesse generale, o se invece sono norme che avvantaggiano il tornaconto di singoli imprenditori.

In questo caso la norma non avrebbe introdotto incentivi per attività imprenditoriali future.
Voglio essere ancora più chiaro: non avrebbe offerto, rispetto agli imprenditori che si accingono a svolgere attività, una parità di chance. Avrebbe offerto invece vantaggi retroattivi. Una sorta di sanatoria per gli imprenditori che si fossero ritrovati nella condizione di avere svolto in passato alcune determinate attività, insomma, per dirla in breve, la norma non era generale ed astratta e non disponeva per il futuro. Ecco, per queste ragioni io ho valutato la necessità l’opportunità di dimissioni da parte del segretario Siri.

Ho letto una sua dichiarazione che è pervenuta poco fa in cui lui preannuncia che si dimetterà entro 15 giorni dal momento in cui incontrerà e verrà ascoltato dai magistrati, però io credo che la vicenda giudiziaria, il procedimento giudiziario, avrà un percorso. La vicenda politica ha delle altre connotazioni che ho riferito in premessa.
Noi dobbiamo essere credibili, responsabili in questi passaggi fondamentali. Le dimissioni o si danno o non si danno. Dimissioni future che vengono ricollegate ad iniziative collegate specificamente ad attività giurisdizionale, ad attività dei giudici, non credo abbiano molto senso.

Questo lo dobbiamo sia per la chiarezza dell’azione di governo, trasparenza dell’azione di governo, e per rispetto delle istituzioni.

Aggiungo, per altro, che come esperienza di avvocato è chiaro che eventuali dichiarazioni spontanee che l’interessato potrà rendere, ragionevolmente non potranno segnare una svolta rispetto a qua questa fase preliminare di indagini.

Ecco perché, per questa ragione, porrò, assumendo su di me tutta la responsabilità politica, all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri la mia proposta di revoca della nomina a Sottosegretario del senatore Siri

Questa proposta di revoca, attenzione, non comporta il fatto che mi voglia ergere a giudice del caso, questo compito spetta ai magistrati. Le mie valutazioni sono più ampiamente politiche e sono ricollegate alla responsabilità che mi spettano quale massima autorità di governo.

Attenzione, ancora questo non vuol dire che Armando Siri sia colpevole per il fatto di corruzione di cui attualmente indagato.

[…]

Questo il contenuto essenziale della conferenza di Conte. Comunque, nel video a seguire, potrete ascoltare l’intera conferenza:

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