Il Vicepremier: riduzione delle tasse, pagamento del 50% dei debiti della P.A. e altro

Una lettera pubblicata stamani dal Ilsole24orea del Vicepremier Di Maio inviata a tutti gli imprenditori...

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Una lettera pubblicata stamani dal Ilsole24orea del Vicepremier Di Maio inviata a tutti gli imprenditori italiani chiedendo “una cosa: lavoriamo insieme”.

La lettera è stata pubblicata anche in serata sulla pagina Fb del Vicepremier.

Quello che vorrei stabilire – scrive il Vipremier Di Maio – è un metodo di confronto continuo con i rappresentanti delle associazioni d’impresa orientato verso due fronti: da un lato il conseguimento di risultati concreti nel minor tempo possibile, dall’altro la definizione di un modello di sviluppo che guardi al futuro. Quindi risolvere nell’immediato annosi problemi delle imprese per permettervi di respirare e di fare gli Imprenditori, non i compilatori di scartoffie. Ma anche capire insieme qual è la direzione che deve prendere lo sviluppo dell’Italia e parlare quindi di investimenti, di export, di infrastrutture. Agire sulle emergenze e pensare al futuro”.

“… con un emendamento al Senato in Legge di Bilancio definiamo che pagheremo, in azione congiunta con Cdp (Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. è una rilevante istituzione finanziaria italiana. È una società per azioni, controllata per circa l’83% da parte Ministero dell’economia e delle finanze e per circa il 16% circa da diverse fondazioni bancarie), il 50% dei debiti della Pa con le imprese entro il 2019. Si tratta di circa 30 miliardi …”.

Iniziamo ad abbassare le tasse. Abbiamo cominciato dai più piccoli mettendo un’aliquota fissa del 15% per le partite Iva e le piccole imprese fino a 65.000 euro. Parliamo di un milione di persone che lavorano ogni giorno e che finalmente avranno più soldi in tasca e meno burocrazia. Dal 2020 introduciamo anche l’aliquota al 20% per piccole imprese e autonomi con redditi compresi tra i 65mila e i 100mila euro. Questa imposta sostituirà Irpef e Irap, abbassando la pressione fiscale ed eliminando sia la ritenuta d’acconto che l’Iva”.

Abbassiamo sensibilmente l’Ires (L’imposta sul reddito delle società, è proporzionale e personale, si ottiene tramite applicazione di un’aliquota unica, la cui entità, variata nel corso degli anni, è fissata al 24%, dalla Legge di stabilità del 2016). La riduciamo di 9 punti, dal 24% al 15%, ed estendiamo questa aliquota al 15% anche ai soggetti Irpef che investono utili in beni strumentali. I contratti di lavoro che rientrano nell’agevolazione sono quelli a tempo indeterminato e determinato. Raddoppiamo la deducibilità dell’Imu (è l’acronimo di Imposta Municipale Unica. Ha sostituito la vecchia Ici, l’Irpef e le relative addizionali regionali e comunali calcolate sui redditi fondiari riferiti ad immobili non locati) sui capannoni, portandola dal 20% al 40%. Spero di portarla al 50% tra circa dieci giorni, quando la manovra sarà in discussione al Senato …”.

“… Abbiamo garantito continuità agli incentivi per l’innovazione tecnologica (Impresa 4.0) prorogando al 2019 l’iper-ammortamento (è una super agevolazione inserita nella Legge di Stabilità 2017 riservata a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI – Imposta sul Reddito Imprenditoriale – con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano. Si tratta di interventi volti nello specifico all’innovazione tecnologica in aree specifiche  quali ad esempio: Meccatronica, Robotica, Big Data, Sicurezza informatica, Sistemi Informativi, Nanotecnologie, Sviluppo di materiali intelligenti, Stampa 3D, Internet sugli investimenti). Proroghiamo per il prossimo anno anche il super-ammortamento per software digitali specifici, nella misura del 40%. È confermato anche Formazione 4.0 e abbiamo previsto inoltre un voucher fino a 40mila euro a favore delle Pmi per avvalersi di un digital transformation manager (una figura professionale strategica per le aziende)”.

“… abbiamo introdotto per tutto il 2019 un super bonus sotto forma di sgravio contributivo fino a 8mila euro annui per i datori di lavoro che assumeranno con contratti a tempo indeterminato giovani laureati o dottori di ricerca il massimo dei voti. Chi vuole premiare il merito sarà premiato a sua volta … Il decreto semplificazioni, che sarà approvato definitivamente la settimana prossima, elimina alcuni vincoli burocratici assurdi, buoni solo a far ingrossare il fegato a chi doveva rispettarli. Per esempio, tagliamo dei balzelli esistenti dal dopoguerra come il registro del burro e dello zucchero. Via il sistema Sistri (acronimo per indicare il metodo informativo per la tracciabilità dei rifiuti voluto dal Ministero dell’Ambiente italiano al fine di monitorare quelli pericolosi) che era stato introdotto con un onere anche economico a carico delle imprese, ma non ha mai funzionato”.

“… Per l’innovazione creiamo il primo fondo italiano per il sostegno al Venture Capital (finanziamento di un investimento con prospettive di reddito e rischio elevati, operato da finanziarie in aziende sulla base delle loro elevate prospettive di crescita) prevediamo di investire in questo un miliardo all’anno. L’obiettivo immediato è favorire gli investimenti in VC, quello mediato è di favorire la crescita dimensionale delle startup italiane, le più meritevoli, in modo da farle competere nello scenario globale …”.

“… ci darà una grossa mano Cassa depositi e prestiti. Di concerto con il governo, con il suo nuovo piano industriale, ha pronto un vero e proprio bazooka: oltre 200 miliardi di euro di risorse per i prossimi 3 anni per sostenere i piani di rilancio del Paese. Sono soldi che serviranno a rilanciare il tessuto industriale, con una forte attenzione alla crescita e allo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane, cuore pulsante della nostra economia …”.

A partire dalle infrastrutture digitali che sono le autostrade del futuro e che sono strategiche per l’Italia così come lo furono le autostrade negli anni 60 per lo sviluppo economico. Sono necessarie centinaia di nuove infrastrutture in tutto il Paese e sulle quali siamo pronti a investire, come vi ho raccontato. Sono opportunità immediate per le aziende e occasioni per il futuro che non si possono perdere. A bloccarle spesso è l’astrusa complessità del Codice per gli appalti. Stiamo per intervenire anche su questo per semplificarlo in maniera importante tramite una legge delega, far partire cantieri e sbloccare miliardi di euro di investimenti. Questo possiamo permetterci di farlo perché entro Natale sarà approvata in Parlamento la legge anticorruzione che contiene anche il Daspo (acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni sportive, una misura prevista dalla legge italiana al fine di impedire aggressioni violente nei luoghi degli avvenimenti sportivi). Ai corrotti quindi impediamo a monte ai furbetti di partecipare agli appalti. Chi è condannato in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione è fuori da tutto. Lasciamo spazio solo agli imprenditori onesti che non saranno più costretti a rinunciare agli appalti spaventati da codici troppo complicati …”

Martedì 11 avvierò al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) il tavolo permanente per le piccole e medie imprese. Quella sarà la sede per confrontarci su tutte le esigenze e richieste degli imprenditori. Penso che i nostri obiettivi siano comuni e dobbiamo trovare la strategia migliore per ottenerli. L’Italia è come una maestosa aquila che si è spezzata le zampe. Prima che torni a volare è necessario che si rimetta in piedi e ricominci innanzitutto a camminare per potersi dare lo slancio. Dopo di che potrà nuovamente spiccare il volo e raggiungere nuove vette. Se lavoriamo insieme consci delle difficoltà presto potremmo nuovamente spiccare il volo”.

L’opinione.

Come ieri abbiamo riportato il bilancio del Presidente della Regione siciliana dopo un anno di Governo, oggi si coglie l’occasione di questa lettera del Vicepremier piena di impegni per tutta la Nazione. Non si può tuttavia non evidenziare come per il Sud e la Sicilia occorre anche un’attenzione particolare sotto altri aspetti, seppure quelli economici rimangono primari e urgenti. Un modesto contributo nel nostro piccolo lo abbiamo sintetizzato nell’opinione espressa in un altro articolo (“… Vuole darci questo neoGoverno 5stelle-lega una mano concreta ai siciliani per uscire dal tunnel ? Brevemente da comune siciliano e in linea di massima …”).

Rimaniamo pertanto attendisti sperando che ogni azione venga compiuta per il raggiungimento di fini ed interessi comuni, senza più assistere, come negli ultimi decenni con le precedenti trasversali nomenclature, a certe arroganti, sprezzanti, pubblicane e misantrope politiche, istituzioni e burocrazia.

L’immagine è tratta dalla pagina del Vicepremier.

Adduso Sebastiano

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