Il debito pubblico è salito di 33 miliardi nel 2015

Alla fine di dicembre si è attestato a 2.169 miliardi, con una discesa rispetto al...

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Alla fine di dicembre si è attestato a 2.169 miliardi, con una discesa rispetto al mese precedente ma in espansione rispetto all’anno prima. Enti locali virtuosi, la crescita si spiega con l’amministrazione centrale. Gli aiuti agli altri Paesi sfiorano 60 miliardi. Balzo delle tasse.

MILANO – Il debito pubblico chiude il 2015 con una crescita di 33 miliardi e 800 milioni, attestandosi il 31 dicembre a quota 2.169,9 miliardi. A fine 2014, svelano i dati comunicati da Bankitalia, il debito ammontava a 2.136 miliardi (132,4 per cento del Pil), mentre alla fine di novembre era sopra 2.200 miliardi.

Via Nazionale spiega che l’aumento del debito nel 2015 (33,8 miliardi) “è stato inferiore al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (49,3 miliardi), per effetto della diminuzione di 10,7 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (collocatesi a fine anno a 35,7 miliardi) e degli scarti e dei premi di emissione che hanno contenuto il debito per 5,1 miliardi”. Significa che il Mef ha svuotato in parte il suo conto corrente, mentre la dinamica dei titoli di Stato ha favorito il contenimento del debito. “Di contro”, precisa la nota di Bankitalia, “le variazioni dei cambi hanno aumentato il debito di 0,3 miliardi”.

Se si guarda ai luoghi dove il debito è aumentato, la “ripartizione per sottosettori” che sottolinea la nota di Palazzo Koch, si vede un comportamento virtuoso delle amministrazioni locali, mentre nel cuore dello Stato cresce l’indebitamento: “Il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 40,5 miliardi, a 2.077,5, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 6,6 miliardi, a 92,3; il debito degli Enti di previdenza si è ridotto di 0,1 miliardi”.

Bankitalia fa anche il punto sul ruolo dell’Italia nel panorama degli aiuti internazionali: “Al 31 dicembre 2015 il contributo italiano al sostegno finanziario ai paesi” dell’Unione economica monetaria “ammontava a 58,2 miliardi (60,3 alla fine del 2014): 10 miliardi di prestiti bilaterali alla Grecia, 33,9 miliardi erogati per il tramite dell’European Financial Stability Facility (EFSF) e 14,3 miliardi di contributo al capitale dello European Stability Mechanism”, il nuovo fondo salva-Stati.

Sul fronte entrate, via Nazionale registra un deciso aumento delle tasse durante l’anno scorso. A fine dicembre scorso, le entrate tributarie sono state infatti pari a 433.483 milioni di euro, con un incremento del 6,4% rispetto ai 407.579 milioni dello stesso mese del 2014. Nel solo mese di dicembre le entrate tributarie si sono attestate a 80.144 milioni di euro, contro i 68.525 di dicembre 2014.

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