Fondi europei: scarso successo nell’adesione dalle regioni italiane

Fondi europei: sono solo tre le regioni che hanno chiesto alla Commissione Europea la riduzione...

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Fondi europei: sono solo tre le regioni che hanno chiesto alla Commissione Europea la riduzione del cofinanziamento nazionale dei programmi operativi 2014-2020 aderendo alla pressante proposta del Governo italiano. A Sicilia, Molise e Basilicata, si aggiungono 5 programmi nazionali per un totale di 966.000.000 di euro che saranno parcheggiati nei POC (programmi operativi complementari).

I 5 programmi nazionali sono Città Metropolitane e Governance, Pon Ricerca e Pon scuola gestiti dal Ministero dell’Istruzione, Pon inclusione che fa capo al Ministero del Lavoro.

L’adesione delle regioni è stata molto inferiore alle attese del governo per il timore che, stornare i fondi nazionali dalla programmazione Europea, in prospettiva possa trasformarsi in uno scippo, come ha detto qualche governatore, di risorse destinate in prevalenza al mezzogiorno per destinarli a programmi nazionali legati dal territorio: timore legittimo, visto che è già accaduto in passato.

Hanno aderito alla proposta del governo solo le regioni più in ritardo con la spesa nel tentativo di evitare, a fine anno, il disimpegno automatico dei fondi europei non spesi. In pratica, tagliando la quota Nazionale, hanno ridotto la dote complessiva da spendere entro il 2018 per avvicinare il traguardo ed evitare di perdere i soldi europei.

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